SABATO 16 A SONDRIO, SALA BOTTERINI DE PELOSI, CONVEGNO "LA MONTAGNA DI FRONTE ALLA CRISI:DALL'ASSISTENZIALISMO ALL'AUTOGOVERNO" 12.6.10.38

Promotori: Valtellina nel futuro, Ruralpini, Quaderni Valtellinesi, Incontri Tra/montani con Patrocinio del Comune

1. In Italia il 72 per cento del territorio è montagna o collina. Le terre alte sono dunque la regola, non l'eccezione. Pertanto riscoprirle come risorsa è conditio sine qua non per la ripresa generale dell'economia e della società del nostro Paese;

2. Per rinascere le terre alte hanno bisogno non di assistenza bensì di ricuperare il diritto alla gestione autonoma delle proprie risorse;

3. Le prime risorse sono l'identità culturale come patrimonio che ogni generazione deve riconquistare e aggiornare; sono la lingua, la memoria storica; sono l'eredità di esperienze e di valori ricevuti che ogni generazione deve conoscere per poter verificare e accogliere. Pertanto le terre alte hanno più che mai bisogno di autonomia scolastica e di libertà di insegnamento e di educazione;

4. Le terre alte hanno grandi risorse: dall'acqua e quindi alla produzione di energia pulita, al legno, al verde fertile, al paesaggio, alla possibilità di produrre alimenti di alto valore, alla qualità della vita come risorsa innanzitutto per chi vi risiede ma poi anche come servizio ai turisti. Per valorizzarle devono ricuperare la responsabilità e quindi il controllo di tali risorse, che è stato loro progressivamente sottratto;

5. Per tutto questo le terre alte non hanno bisogno di una legislazione speciale, ovvero di eccezione rispetto a una legislazione "normale" che sarebbe quella ispirata alle "normali" esigenze della pianura e delle aree metropolitane. Hanno piuttosto diritto a una legislazione specifica in ogni campo: da quello delle istituzioni a quello dell'economia e dei servizi. Questo implica in primo luogo una verifica minuta della normativa volta a rilevare tutte quelle prescrizioni tanto legislative quanto amministrative che si risolvono in svantaggi ingiustificati

PROGRAMMA

Ore 9.00 inizio lavori

Saluto del Presidente di Valtellina nel futuro Francesco Guicciardi.

Introduzione: Robi Ronza - Giornalista ed esperto di culture alpine e di problemi internazionali.

Prima parte

Comunità ecologiche e comunità umane: cercare soluzioni per un nuovo modello di società a partire dalle comunità alpine. Fausto Gusmeroli - Vice-presidente di Valtellina nel futuro.

L'esperienza della comunità di Corna Imagna: il dinamismo delle piccole comunità. Antonio Carminati - Centro Studi Valle Imagna - Sindaco di Costa Imagna (BG).

I nemici della montagna. Giancarlo Maculotti - Coordinatore Incontri Tramontani - Sindaco di Cerveno (BS).

Alpi, un luogo da vivere: riprendiamone possesso. Mariano Allocco- Primo firmatario del Patto delle Alpi Piemontesi

Pausa

Dibattito

Seconda parte

La crisi e le Alpi. Un nuovo modo di guardare all'uso del territorio. Dario Benetti - Direttore Quaderni Valtellinesi.

Sistemi elettorali e rappresentanza del territorio - Aldo Brandirali

Rompere la morsa tra stato e mercato. Le comunità alpine come laboratorio di un nuovo modello di autogestione. Michele Corti - www.ruralpini.

Il lavoro e la sua rappresentanza in ambiente montano.

Ivan Fassin - Valtellina nel futuro.

Dibattito

Pausa

Terza parte

Presentazione del Manifesto per l'autogoverno delle Terre alte

Dibattito e approvazione

Ore 16.30 chiusura lavori

Degno di nota