Sertori alla Conferenza della Montagna
Conferenza della Montagna. All’evento ha partecipato anche l’Assessore regionale Massimo Sertori che ha ringraziato Anci Lombardia per l’organizzazione della giornata e il ministro Gelmini per il lavoro che sta svolgendo. Anche l’Assessore Sertori si è soffermato sul tema delle province, che ha detto essere la casa di tutti i territori e che “oggi vediamo il disastro causato dalla riforma”. “La Costituzione – ha aggiunto Sertori - dice quali sono gli enti, Stato, Regioni, Province, Comuni, Città metropolitana, rafforzare questi enti ci permetterebbe di lavorare al meglio sui territori. Sulla necessita che i territori siano attori nell’amministrare sono d’accordo”. Per quanto riguarda il PNRR, per Sertori rappresenterà una criticità spenderle “per questo è necessario un patto forte tra tutti i livelli istituzionali e un confronto, altrimenti non saremo in grado di far atterrare le risorse sui territori. Per far ciò è necessario il coinvolgimento dei Comuni, ma pensare che i Comuni, specie i Piccoli Comuni, possano avere un ruolo attivo è impossibile. Se riusciamo, con attività legislative e amministrative, a metterli nelle possibilità di lavorare al meglio, abbiamo fatto metà dell’opera. In questo contesto Anci Lombardia confrontandosi con regione può avere un ruolo importante mettendo a fattor comune le esperienze e le competenze. Partiamo da quello che già c’è. Sertori ha ricordato le risorse messe a disposizione dei Comuni da Regione che hanno permesso di far partire 3000 cantieri. Si è inoltre soffermato sull’importanza di una legge quadro sulla montagna “bisogna metter in luce le criticità e scongiurare lo spopolamento e migliorare le condizioni di vita dei territori montani. Guardare alla montagna senza aver presente uno sviluppo sostenibile non aiuta i territori montani ma li danneggia. Intercettare lo spirito di comunità che esiste ancora nei comuni montani che spesso nelle grandi città si è perso, rappresenta un valore che non dobbiamo disperdere, montagna significa anche tradizione”. Sui segretari comunali, specie nei piccoli comuni, ha lanciato infine una proposta: “Per rispondere a un grido d’allarme dei Sindaci, credo che si possa consentire l’utilizzo di un professionista”.