Vaccinarsi! Basta polemiche. E' grave non farlo per sè e per gli altri

Vaccini, l’ATS della Montagna sostiene la posizione degli Ordini dei Medici
“Condivido la posizione della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici rispetto all’obbligo
vaccinale”. Questa la dichiarazione del direttore generale dell’ATS della Montagna, Maria Beatrice
Stasi, anche in seguito alla presa di posizione del presidente dell’Ordine dei Medici di Sondrio,
Alessandro Innocenti che, in accordo con le direttive nazionali, si è espresso in merito al fatto che
vi saranno procedimenti disciplinari in caso di inadempienze. Da alcuni anni notizie prive di fondamento
scientifico - prosegue Stasi - e l’aumentato utilizzo di canali di informazione “diretta”
come internet hanno prodotto risultati pericolosi per la salute pubblica e per i nostri bambini.
L’obbligo vaccinale - conclude il direttore generale - è un caposaldo della sanità pubblica che ha
avuto il merito di debellare malattie pericolose, a volte letali. Ogni iniziativa tesa ad aumentare e
mantenere un ottimale quadro di copertura vaccinale è benemerito, e l’iniziativa dell’ordine dei
Medici, sicuramente forte e chiara, va in questa direzione”.
Anche nel territorio dell’ATS della Montagna in questi ultimi anni si è assistito ad un peggioramento
delle coperture vaccinali. Un dato purtroppo in linea con quello nazionale e regionale.
“Stiamo assistendo agli effetti di una campagna anti vaccinale che ha fatto leva su un errata correlazione
fra i vaccini e patologie quali l’autismo - spiega a tale proposito il direttore sanitario dell’ATS,
Lorella Cecconami. Più in generale potremmo dire che la vaccinazione paga lo scotto del
suo successo - prosegue Cecconami. Grazie ai vaccini, infatti, molte malattie sono scomparse
ed è quindi venuta meno la percezione del rischio. A conferma di ciò basta osservare l’inversione
di tendenza appena si registra, per esempio, un caso di meningite. Allora, e solo allora, c’è la corsa
al vaccino. Come è noto - aggiunge il direttore sanitario - la vaccinazione è e resta l’intervento
di prevenzione più efficace in assoluto che agisce sia sull’individuo sia sulla collettività, garantendo
la cosiddetta immunità di gregge con la conseguente riduzione del rischio di ammalarsi”.
 

Degno di nota