“Le cure dell'uva. Sondrio 1903” (dalla Treccani)
Fino ai primi decenni del XX° secolo, nel periodo autunnale Sondrio, era una meta ricercata dai turisti per eseguire la cura dell'uva. Nell'enciclopedia Treccani sotto questa voce nella bibliografia viene riportato il volume del medico, F. Melocchi, direttore della casa della salute della città ,intitolato “Le cure dell'uva. Sondrio 1903”.
Si può pensare che con il progresso della medicina questa, che veniva considerata come una vera propria terapia, come l'elioterapià, cioè la cura del sole per gli ammalati di tubercolosi per cui vennero costruiti i sanatori in luoghi soleggiati e in ambienti montani naturali ritenuti adeguati come ad esempio a Sondalo, sia passata nel dimenticatoio, priva di significato clinico,
In realtà l'ampeloterapia, nome scientifico della cura, che prevede un regime dietetico per alcuni giorni fatto unicamente di uva (il termine trae origine dal greco ampelos che significa vite) viene ai giorni nostri regolarmente praticata in Germania, Svizzera. Austria ed in Italia, in Val Venosta , in particolare, a Merano dove riscuote ancora molto successo.
L'uva possiede numerose proprietà salutari conosciute fin dai tempi antichi.
Mezzo chilo d'uva ha lo stesso effetto antiacido di tre cucchiaini di bicarbonato . è ricca di vitamine e di sali minerali, di glicidi, pectina, gallati, flavonoidi, polifenoli e antocianine, dotate di azione antiossidante e di resveratrolo, sostanza dotata di azione antiinfiammatoria e fluidificante del sangue.
La cura dell'uva è indicata nelle convalescenze, nella sindromi da stress, nell'artritismo, può esssere un coadiuvante negli stati febbrili. Può avere un effetto depurativo e disintossicante a livello epatico. In particolare l'uva nera, per la maggiore concentrazione di flavonoidi (circa 20 volte di più) favorisce un rallentamento dell'adesività delle piastrine con una possibile riduzione del rischio di trombosi vascolare.
Può contribuire anche alla lotta all'obesità in quanto 100 grammi di uva fresca contengono solo 61 Kcal con l'80% di acqua il 15,6% di carboidrati, in particolare glucosio e fruttosio, l'1,5% di fibre , lo 0,5% di proteine mentre in grassi sono contenuti in quantità irrilevante (0,1%)
Precauzione per chi soffre di diabete mellito e colite.
Il succo d'uva è stato paragonato al latte materno per il suo elevato potere nutritivo.
La cura dell' uva consiste nell'alimentarsi prevalentemente di uva in particolare quella nera abbondantemente lavata con acqua corrente per un minimo di 2-3 giorni e un massimo di 20 giorni. L'ampeloterapia può essere ritmica cioè praticata una volta alla settimana per 24 ore, parziale con la sostituzione di solo un pasto giornaliero e dovrebbe essere consumata a stomaco vuoto. Se si prolunga per più giorni meglio evitare l'ingestione delle bucce e dei semi per prevenire problemi intestinali.
Dei ricercatori americani hanno dimostrato che una dieta ricca d'uva può prevenire la sindrome metabolica che costituisce un fattore di rischio cardiovascolare.