9 ottobre "Scargaámuut", giornata dedicata agli alpeggiatori e agli animali di rientro sul fondovalle
Circondato e preceduto da un fitto clima di attesa e curiosità, torna domenica 9 ottobre l’appuntamento con Scargaámuut, giornata dedicata agli alpeggiatori e agli animali di rientro sul fondovalle di Albosaggia e Caiolo dopo l’estate trascorsa negli alpeggi.
Una stagione, quella ormai agli sgoccioli, che porta con sè questa volta numerosi temi da approfondire a margine del programma festoso messo a punto per accogliere le mandrie ed i numerosi gruppi ospiti della giornata: dalle bizze del clima eccezionalmente siccitoso, alla convivenza di necessità diverse in territori già di per sè difficili, seppur ricchi e generosi.
Il rito si rinnoverà, come sempre, nella conca vocata alle attività agricole, al confine fra i due paesi orobici dove, alle 14,30 si svolgerà la tradizionale sfilata di vacche, capre, pecore, cavalli e asini accompagnati dai gruppi in costume tipico, le formazioni musicali, i trattori d’epoca, carrozze e gruppi musicali e folkloristici, dai quali emergerà inconfondibile il concerto dei campanacci.
Inoltre, per la prima volta - sicuramente accolti con grande entusiasmo soprattutto dai più piccoli - sfileranno anche i bovari del Bernese, cani molto amati dagli operatori del settore, proprio perchè grandi lavoratori, ma non solo; il bovaro, come noto, è un grande compagno di vita: attento, fedele, giocoso e protettivo nei confronti dei bambini e mai inutilmente aggressivo nonostante la grande mole.
In ogni dettaglio del programma è riassunto il senso dell’appuntamento: “L’obiettivo - ha spiegato durante la conferenza stampa di presentazione il sindaco di Albosaggia, Graziano Murada - è quello di porre l’accento sul lavoro in alta montagna ed in particolare sulla ricchezza e sulla vivacità di un comparto che non si arrende nonostante le difficoltà e gli ostacoli che ne minacciano la sopravvivenza”.
Ad interpretare il comune sentire rispetto all’enorme valore che questa realtà riveste - sia nella sua componente tradizionale che negli aspetti più innovativi - la partecipazione delle comunità locali a questo momento non solo celebrativo ma anche di sintesi.
“Un grosso plauso va ai volontari dei nostri paesi - ha sottolineato il sindaco di Caiolo, Primavera Farina - associazioni e singoli cittadini senza i quali questa grande festa collettiva non potrebbe svolgersi; il vero motore dell’evento è l’amore che tutti condividiamo per questo territorio e per le sue potenzialità”.
Il progetto di Scargaámuut, nato ormai quattro anni fa e cresciuto anche nel difficile biennio del Covid, vede come capofila insieme ai due Comuni di Albosaggia e Caiolo, la Fondazione Albosaggia, che opera insieme ad Associazione Culturale di Caiolo, Coldiretti e Ara Lombardia: “Grazie proprio alla grande collaborazione delle realtá associative del territorio - ha ricordato la Presidente di Fondazione Albosaggia, Ornella Forza - ogni edizione è sempre più ricca di contenuti, partecipazione, risultati e allori per chi torna a valle dopo mesi di fatiche in quota; noi, dal canto nostro, abbiamo coltivato e coltiveremo con impegno tutte le sinergie utili perchè questo progetto possa continuare germogliare anche in futuro”.
Al centro dell’attenzione, oltre al dibattito a tema che in mattinata aprirà il programma, ci saranno anche questa volta i prodotti giunti dalle terre alte, a cominciare naturalmente dal formaggio e dal pranzo tipico con l’immancabile polenta a cura dell’ASD Caiolo e del Gruppo Alpini Albosaggia.
Ad introdurre la sfilata tradizionale, accanto al breve saluto istituzionale che rende onore ai pastori sulla via del ritorno, l’affidamento di un nuovo progetto per la ricostruzione storica del costume tipico Albosaggia.
La cornice pensata per la giornata richiama tutti i significati dell’iniziativa: il pubblico potrà spaziare fra i diversi spaccati delle lavorazioni contadine, ammirare intagliatori e boscaioli con focus particolare quest’anno sui taglialegna e le sfide fra esperti di questa antica professione non priva di sistemi innovativi.
Fra le novità: i battitori di falce - categoria ormai in estinzione - in un inedito mix con la musica bandistica e l’esecuzione in prima assoluta di una sinfonia dedicata che porta una firma autorevole; ancora: la mostra delle porte parlanti e la mostra fotografica a tema; i giochi per i bambini a cura della Polisportiva Albosaggia; i laboratori e le dimostrazioni per la riscoperta dei vecchi mestieri.
L’evento si svolge con il sostegno, la collaborazione ed il contributo di un consolidato pool di soggetti pubblici e partner privati che fin dalla prima ora hanno creduto nell’iniziativa.
Per info, dettagli o prenotazioni visitare il sito web e le pagine social di Fondazione Albosaggia o prendere contatto in orari d’ufficio (www.fondazionealbosaggia.it info@fondazionealbosaggia.it tel. 392 9289046).