Soccorso Alpino in forra. Formazione continua
Il soccorso in forra non riguarda solo chi pratica sport come canyoning o torrentismo ma include un ampio numero di casi: a volte si tratta di cercatori di funghi scivolati in un canale, escursionisti che si ritrovano per errore in un ambiente scosceso, reso ancora più ostico da superare per la presenza di corsi d’acqua e salti di roccia, oppure di altre tipologie di persone infortunate o in difficoltà. Non sempre l’eliambulanza può raggiungere il luogo dell’intervento, non solo per la presenza di condizioni meteorologiche avverse o perché non c’è abbastanza luce: a volte la conformazione del territorio impedisce l’avvicinamento del mezzo in sicurezza, perché la sua presenza può comportare cadute di rami o di altro materiale, che renderebbero ancora più complicate le operazioni. Ecco che allora intervengono i tecnici di soccorso in forra, formati dalla Scuola nazionale del CNSAS, che attraverso una combinazione di tecniche di tipo alpinistico e speleologico riescono ad affrontare contesti impervi in cui la presenza di acqua può variare di molto, in base alla stagione e alla portata dei torrenti. Per mezzo di manovre specifiche, mettono in sicurezza la persona ferita e la trasferiscono a valle, con una barella ideata proprio per questo genere di situazioni. Sabato 4 e domenica 5 luglio 2015 a Tignale (BS), sul Lago di Garda, nelle forre dei torrenti Baes e Vione, oltre trenta tecnici del CNSAS (Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico), provenienti da tutte e cinque le Delegazioni territoriali della Lombardia, hanno partecipato a un’esercitazione congiunta per mettere a punto le procedure, rendere più efficiente il coordinamento delle componenti impegnate nelle operazioni di soccorso e anche per creare occasioni di confronto fra i tecnici. L’esercitazione fa parte di un programma di formazione periodico, a cui gli iscritti al CNSAS sono tenuti a partecipare, per essere sempre in grado di effettuare un intervento garantendo al tempo stesso la sicurezza delle persone coinvolte e anche la propria.
Daniela Rossi