La giornata internazionale della donne, detta anche Festa della donna 2017

Le 12 cose che differenziano le donne dagli uomini.

Il “giorno delle mimose”, o La Festa internazionale della Donna resta un tema di grande attualità. Finché le diseguaglianze tra uomo e donna esisteranno questa ricorrenza non avrà un significato. Bisogna ricordare che fu istituita non per commemorare le donne bruciate in una fabbrica a New York, ma durante un’assemblea. Di fatto, l’iniziativa di celebrare la giornata internazionale della donna fu presa per la prima volta nel febbraio del 1909 negli Stati Uniti su progetto del Partito socialista americano. L'anno seguente, nel 1910, il piano venne raccolto da Clara Zetkin a Copenaghen durante la Conferenza internazionale delle donne socialiste.

Dai documenti del congresso non risultano chiare le motivazioni che spinsero alla scelta proprio di quella data. In realtà fino al 1921 i singoli Paesi optarono giorni diversi per la celebrazione.
Durante la Seconda conferenza delle donne comuniste a Mosca (1921), viene confermata come unica data per le celebrazioni l’8 marzo in ricordo della manifestazione contro lo zarismo delle donne di San Pietroburgo nel 1917.  
La scelta della mimosa risale invece al 1946: le organizzatrici delle celebrazioni romane cercavano infatti un fiore che fosse di stagione e che costasse poco, e lo trovarono appunto nella mimosa.

Le 12 cose che differenziano le donne dagli uomini.
1)Il senso del bello è molto diverso tra uomini e donne. Così diverso che nei due sessi è associato all'attività cerebrale di due aree differenti. Lo confermano studi comportamentali, ma anche una ricerca sul cervello di un team internazionale di scienziati. La vista di opere d’arte, di paesaggi piacevoli e, più in generale, di “cose belle” attiva, in maschi e femmine, zone diverse del cervello: mentre nelle donne la vista di immagini "belle" avvia entrambe le aree parietali, nell’uomo infiamma solo il lato destro della corteccia. Questa differenza potrebbe essere una conseguenza dell’evoluzione e risale all’era in cui uomini e scimmie iniziarono a distinguersi.
2) La fisiologia cerebrale nei due sessi è diversa, in alcuni casi anche molto. E le cellule nervose femminili funzionano in maniera differente. Per esempio, nel cervello degli uomini il centro della parola si trova nell’emisfero sinistro, e quello dell’orientamento spaziale soprattutto nel destro. Nella donna questa separazione non esiste: anzi, gli emisferi sono collegati da un numero di cellule molto più alto.
Forse per questo le donne hanno miglior memoria verbale (ricordano bene le parole lette in un elenco) e un eloquio più fluente (riescono a dire un gran numero di parole che cominciano con la stessa lettera). 
I maschi, invece, balbettano più facilmente (i balbuzienti sono quattro volte più numerosi nel sesso forte), ma già a 4 anni sono più bravi delle coetanee a immaginare un solido che ruota nello spazio.
3) Le donne sono meno collaborative degli uomini. Uno studio dell'università di Harvard pubblicato su Current Biology ha passato al setaccio le collaborazioni in 50 istituzioni del mondo accademico tra Usa e Canada. 

Risultato: donne e uomini sono ugualmente cooperativi con colleghi dello stesso sesso se si considerano le collaborazioni fra pari grado, ma quando entra in gioco il fattore gerarchia la proverbiale solidarietà femminile sembra vacillare rispetto a quella maschile.
4)  I cinque i sensi non funzionano nello stesso modo in uomini e donne. 

Olfatto: la capacità di distinguere e ricordare gli odori è più sviluppata nelle donne, a causa della conformazione del corpo calloso (struttura nervosa che unisce i due emisferi cerebrali).

Vista: la memoria visiva è appannaggio femminile. Le donne ricordano meglio una fisionomia, la disposizione degli oggetti su un tavolo, e così via. 

Udito: sono invece gli uomini a concentrarsi di più, escludendo mentalmente ogni altro rumore, che potrebbe disturbarli. Inoltre sentono meglio i toni acuti. 

Gusto: i maschi hanno in bocca meno recettori per il “salato” delle donne. Anche la percezione femminile dell’amaro è migliore. 

Tatto: nella manipolazione di oggetti sottili riescono meglio le donne. Non solo perché hanno dita sottili, ma perché le terminazioni tattili sono più sensibili (soprattutto a metà del ciclo mestruale).
5) La capacità di perdonare è donna: gli uomini, in generale, hanno più difficoltà a scusare chi ha fatto loro un torto e si mostrano più vendicativi rispetto al gentil sesso. Questo atteggiamento sarebbe dovuto alla minore empatia dei maschi nei confronti del prossimo. La maggiore tolleranza delle donne dipende molto anche dal fatto che sono state abituate, fin dall'infanzia, a mettersi nei panni degli altri, sviluppando così una maggiore empatia. Ma quale sia il peso relativo dell'educazione rispetto alle caratteristiche innate è ancora tutto da valutare.
6) Le donne prestano più attenzione agli sguardi e alle facce delle persone di quanto non facciano gli uomini. Le donne infatti si soffermano a guardare le facce per riconoscerle, soprattutto se sono familiari. Mentre per gli uomini non c’è questa differenza. Precedenti studi avevano messo in luce che le zone del cervello coinvolte nel riconoscimento delle facce, sono influenzate dagli ormoni. Ma ancora non è chiaro in che modo. Lo studio più approfondito di queste differenze potrebbe aiutare a capire alcuni disturbi gravi come l’autismo, che colpisce in maggioranza gli uomini.
7)  Uomini e donne reagiscono allo stress in modo diverso, e i primi si abbandonano più facilmente alla bottiglia nelle situazioni che generano ansia. Secondo una ricerca, il glucosio presente nel sangue fornisce le energie necessarie ad affrontare i compiti stressanti. Ma esaurite queste "riserve" naturali, gli uomini non riescono a mantenere l'autocontrollo e si abbandonano all'alcol. 
Non accade altrettanto alle donne che sarebbero naturalmente meno inclini al bere.
8) Ma perché gli uomini non chiedono mai le indicazioni stradali e le donne sì? Forse dipende dalla loro "memoria vettoriale". 
Quando si giunge in un luogo nuovo (per esempio una città) le donne tendono a usano di più i punti di riferimento incontrati lungo il cammino. Gli uomini impiegano invece una strategia chiamata “memoria vettoriale”: ricordano cioè la direzione in cui si è mosso il proprio corpo e per quanto tempo si sono spostati. 
Dovendo guidare, per esempio, fino alla nuova casa di un amico, una donna arriverà davanti al panettiere, qui girerà a destra, poi all’edicola a sinistra. Un uomo andrà diritto per cinque minuti, poi girerà a destra e proseguirà per altri tre minuti, prima di svoltare a sinistra.
Le due strategie sono state verificate dai ricercatori dell’università di Rochester (Usa) chiedendo a studenti di entrambi i sessi di entrare in un labirinto. Quando il percorso era ricco di punti di riferimento le ragazze si dimostravano più abili dei loro compagni maschi a trovare l’uscita; ma se i ricercatori rendevano le pareti tutte uguali erano i ragazzi a orientarsi meglio.
9)  Una ricerca dell’Università di Newcastle (Gran Bretagna), ha provato come mai le donne amano il colore rosa più degli uomini. 
Il fenomeno ha origini ancestrali: la sussistenza dei nostri antenati infatti si basava sulla caccia, affidata agli uomini, e la raccolta, di cui si occupavano le donne. Questo avrebbe sviluppato in loro una maggiore sensibilità per le tinte rossastre, proprie delle bacche e dei frutti maturi. 
L’azzurro, invece, piace perché è il colore del cielo sereno e perché segnalava la presenza di fonti di acqua.
10) Per prudenza, responsabilità e sicurezza la donna ha un atteggiamento migliore nella guida rispetto all'uomo. Motivo? La maggiore quantità di estrogeni presenti nella donna che potrebbero influenzare positivamente l'attività neuronale dei lobi frontali, ovvero la zona preposta all'apprendimento delle regole, e al controllo dell'attenzione e dei riflessi. 
Il testosterone, invece, prevalente nell'organismo maschile, indurrebbe gli uomini alla guida a lasciarsi andare a comportamenti rischiosi, più impulsivi e quindi poco prudenti e alla conduzione del veicolo con un'andatura più veloce di quella delle donne.
11) Davanti a situazioni pericolose, gli uomini sono più propensi all’azione mentre le donne dedicano maggiore attenzione all'identificazione dei sentimenti suscitati dallo stimolo. Ovvero, le donna si lascia sopraffare dalle emozioni, l'uomo si prepara ad affrontare la situazione, o a darsela a gambe. Insomma, in caso di pericolo sono gli uomini i primi ad avere il "polso" della situazione.
12) Secondo una ricerca spagnola solo il 48% delle donne ricorre alle fantasie sessuali contro il 71% degli uomini. Differentemente, in alcune teorie, questa differenza è da spiegare con ragioni evolutive: le fantasie tenevano i maschi più pronti a cogliere al volo le occasioni di accoppiamento.

di :Maria de falco Marotta
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