IL VALTELLINESE PIETRO PEDEFERRI SCELTO COME FIGURA PRESTIGIOSA DELL’ANNO
ASSOCIAZIONE TECNOLOGI PER L’EDILIZIA E POLITECNICO DI MILANO (Dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica) organizzano “INCONTRO CON PIETRO PEDEFERRI- QUARANT’ANNI CON I COLORI DEL TITANIO” lunedì, 10 dicembre alle ore 16.00 presso il Politecnico, Aula Castigliano
Questa la presentazione
ATE, Associazione Tecnologi per l’Edilizia, é lieta di offrire ai Soci e Simpatizzanti, come è ormai sua buona consuetudine, L’INCONTRO DI FINE ANNO CON UNA FIGURA PRESTIGIOSA DEL MONDO UNIVERSITARIO E DEL LAVORO. Quest’anno avremo con noi il Prof. Pietro Pedeferri.
Pietro Pedeferri è ordinario di Corrosione e Protezione dei Materiali presso il Politecnico di Milano dove è stato Consigliere di Amministrazione, Direttore di Dipartimento e membro del Senato Accademico. La sua principale attività di ricerca si svolge attualmente nel campo della durabilità delle strutture in calcestruzzo armato e della protezione catodica. È socio corrispondente dell'Istituto Lombardo: Accademia di Scienze e Lettere. Nel 1989, a Parigi, ha vinto il premio "Science pour l'Art". E’ socio e probiviro di ATE fin dalla sua fondazione.
Noi aggiungiamo che è nato a Delebio, appena può si rifugia in una baita in un posto semisconosciuto della costiera dei Cek, e nel giugno scorso gli è stato conferito il “Lions d’Oro 2007”.
Quarant’anni con i colori del titanio.
Nell’incontro programmato per il 10 dicembre Pietro Pedeferri, ordinario al Politecnico, illustrerà alcuni risultati da lui ottenuti nei quarant’anni in cui ha operato nel campo della pittura su titanio.
Ha scritto Bruno Munari (1984): Non litografia, né xilografia, nè xerografia, ma ossidazione anodica è la tecnica che utilizza Pietro Pedeferri. Il tipo di tecnica non ha importanza. Quello che conta è il gioco, è il piacere di usare correttamente un mezzo per comunicare qualcosa. E il
piacere di fare si ritrova poi nell'oggetto della comunicazione.
Ha scritto Angelo Stella (1999): Il fascino della corrosione, la magia dei veli d’ossido che fa interferire con i raggi della luce, la memoria del titanio - luminosa fino al rischio del bianco e sensibile al ritmo del potenziale - hanno portato Pedeferri a musicare i colori e a colorare le parole. - Ha scritto Camilla Cederna (1968): Un mondo fantastico di disegni e di colori, il violetto che si affianca e si fonde con tutta la gamma dei blu dal cielo più pallido al più intenso cobalto, il verde che circonda il porpora e l’oro per sfumar via in vaghe onde azzurrine; è tutto un intrico di segni e di linee che formano giungla, simmetriche occhiute fronde, cerchi asimmetrici e per di più ondulati, angoli e righe in allucinante rincorsa, è tutto un elegantissimo geroglifico spesso anche vagamente liberty. Paradisi artificiali, ritorno a galla dopo un anestetico dei più esilaranti, niente di tutto questo perché l’autore di tale incredibile Eden è un sano trentenne, bello grosso, di origine valtellinese che al Politecnico tiene il corso di Corrosione.
Programma
16:30 - Saluto di apertura
- Donatella Guzzoni: Quarant’anni con i colori del titanio
- Pietro Pedeferri: Domande e Risposte