DROZ SUGLI ALTARI, DOPO IL SUCCESSO ALLO STORICO ORGANO - DEL 1659 - DI STRALSUND (IL CUI CENTRO E' PATRIMONIO UNESCO)

Importante tappa della carriera artistica del concertista sondriese

La domenica 21 Giugno nella St. Marienkirche di Stralsund, importante città del Meclemburgo - Pomerania Anteriore che si affaccia sul Mar Baltico con un centro storico che è Patrimonio UNESCO dell'umanità, Michele Droz ha tenuto un'Orgelmatinèe, la prima nel contesto di una rassegna di concerti d'organo che fanno seguito alla Messa nelle domeniche estive.

Il prezioso strumento ospitato nella grande Chiesa gotica della città è uno Stellwagen del 1659, inaugurato l'anno scorso dopo una grande opera di restauro che gli ha restituito l'antica magnificenza. Si tratta di un organo tra i più antichi presenti in Germania, e presenta, dietro il suo aspetto mastodontico e l'eleganza dei ricchi fregi che lo ornano, una straordinaria varietà di timbri molto caratterizzati, particolarmente adatti all'esecuzione del repertorio antico tedesco. Un così unico strumento rende molto interessante la stagione concertistica della cittadina, che vede come ospiti organisti importanti quali Harald Vogel.

Il programma, intitolato "Italien und norddeutscheland", ha voluto offrire al pubblico tedesco l'accostamento di alcuni brani del '600 organistico italiano ad alcuni esempi del grande repertorio tedesco pre-bachiano. Il concerto inizia così con un Inno di Cavazzoni su "Christe Redemptor Omnium", dalla sonorità dell'Organo pleno tipicamente italiana, efficacemente riprodotta sullo Stellwagen anche grazie al temperamento antico; ma il filo tematico viene chiuso alla fine dalla grande Fantasia corale di Bruhns sul tema protestante del "Nun Komm, der Heiden Heiland". Incorniciati da questo tema si susseguono la Canzona di Banchieri "La organistica Bella", coi suoi suggestivi effetti di eco prodotti dai diversi corpi dell'organo sull'ampia acustica della Chiesa, cui corrisponde nella seconda parte la più nordica Canzona di Buxtehude, in stile contrappuntistico. Al centro della Matinèe la celebre Bergamasca di Frescobaldi, che coniuga, nella varietà delle sue parti unificate dal ricorrere del caratteristico inciso melodico, il contrappunto severo di ascendenze nordiche agli "affetti" della musica italiana antica. Incorniciano il pezzo la Toccata IX di Frescobaldi "Non senza fatiga si giunge al fine", di particolare complessità compositiva ed esecutiva per la grande varietà di ritmi e sonorità, rapidamente giustapposti dal grande estro del compositore italiano, cui specularmente corrisponde, nella metà tedesca del programma, la Toccata in re minore di Buxtehude, uno dei massimi organisti e compositori dell'epoca prebachiana. La straordinaria bellezza e potenza delle sonorità dell'organo, soprattutto delle sue ance, le trombe e i tromboni, si esprimono appieno in questo grande pezzo e nella fantasia di Bruhns che chiude la Matinèe.

Michele Droz

Michele Droz, nato a Sondrio nel 1984, ha iniziato lo studio del pianoforte all'età di 7 anni sotto la guida del maestro Giovanni Battista Mazza, che lo ha successivamente avviato allo studio dell'organo e composizione. Nel 2005 si è diplomato in Organo e composizione organistica presso il Conservatorio "G. Verdi" di Milano. Ha partecipato, in Italia e all'estero, a corsi di perfezionamento e masterclass con importanti maestri quali J. C. Zehnder (per il repertorio del Seicento tedesco e bachiano), Paolo Crivellaro (per quello antico italiano), Pierdamiano Peretti (corsi dedicati a Bach, Buxtehude, Mozart), Ludger Lohmann e Leo Van Doeselaar (per l'approfondimento del romanticismo tedesco), e Giancarlo Parodi. E' stato per due anni allievo del maestro Luigi Molfino, dal quale è stato seguito nello studio dell'armonia e della composizione, e prosegue con gli studi di improvvisazione organistica partecipando a masterclass (Essl) e ai corsi annuali di Cremona con Fausto Caporali. Vincitore del primo premio al concorso organistico nazionale "Città di Pescia" nell'anno 2003, ha iniziato l'attività concertistica suonando in Italia e in Svizzera. Attualmente affianca gli studi musicali a quello della medicina.

Michele Droz was born in Sondrio, Northern Italy, in 1984. He began playing the piano when he was 7, under the lead of master G. B. Mazza, who later drove him into the study of organ and composition. In 2005 he took his diploma in Organ and organistic composition, at the "Giuseppe Verdi" Conservatory of Milan. He took part, in Italy and Europe, in masterclasses and perfectioning courses with important masters such as J. C. Zehnder (for XVI century German repertoire and Bach), P. Crivellaro (for ancient Italian music), P. Peretti (courses dedicated to Bach, Buxtehude, Mozart), L. Lohmann and L. V. Doeselaar (for German romanticism), G. Parodi (for Italian XIX century repertoire). He has been a pupil of master Molfino, who leaded him into the study of harmony and composition. He continues his improvisation studies taking part in masterclasses (master Essl) and in the annual courses of Cremona with F. Caporali. Winner of the first prize at the national organ competition "Città di Pescia" in 2003, he has given concerts in Italy and Switzerland. At the moment he couples his organ studies with that one of Medicine.

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