IL TRENO DELLA MEMORIA

La Befana con un treno ignoto ai giovani - La 880, matricola 051 - Il treno della memoria - Meritoria Associazione ALe 883 - Nel 2002 - Un futuro possibile ed utile


LA BEFANA CON UN TRENO IGNOTO AI GIOVANI

La Befana può arrivare anche con
il treno, un treno speciale: il treno della memoria.
Naturalmente solo i meno giovani lo possono ricordare perché, ad
esempio, le locomotive a vapore, dette vaporiere, sono sparite
da un pezzo.

Ne hanno tenuta qualcuna.

C'erano una volta le possenti locomotive 690 e 691 che
trainavano i treni rapidi alla velocità di 130 Km/h,
raggiungendo Venezia da Milano nello stesso tempo in cui, 60 o
70 anni dopo, si arriva oggi con gli Eurostar.

C'erano le 740. Ne erano rimasta oltre 400. Oggi in tutta Italia
ce ne sono solo 10 che si sono salvate dalla demolizione pezzo
per pezzo. Quella lombarda é ferma e non si può muovere. La
caldaia ha superato il limite di durata e andrebbe sostituita ma
le Ferrovie non intendono spendere il mezzo miliardo che
occorre, e così l'ultima lombarda riscia di finire a pezzi
anch'essa. Sarebbe bene che la Regione ci pensasse, contribuendo
a sistemarla e mettendo la Rosa Camuna, suo simbolo, in bella
vista sul nero della locomotiva, organizzando 11 viaggi, uno per
ognuna delle sue province.

C'é ancora la 880 matricola 051, classe 1922, origine lombarda
purosangue, dato che fu fabbricata nelle gloriose Officine Breda.



LA 880, MATRICOLA 051


E' quella che il giorno del Gabinat, il giorno della Befana,
farà felici i bambini, intendiamo quelli dai due/tre anni sino
ai 97, portandoli da Tirano a Sondrio il mattino, e poi da
Sondrio a Morbegno il pomeriggio, con ritorno successivo. Solo
tre vetture, più il vecchio bagagliaio trasformato in Bar nonché
il carro riscaldatore quantomai utile in questa rigida stagione.

Una locomotiva dall'appetito vistoso, dato che ogni Km si mangia
30 Kg di carbone, inaffiandolo con 110 litri d'acqua, e tale da
essere scorta a Km di distanza. Il suo fumo infatti supera di
gran lunga quello del Direttore del nostro giornale, il che é
tutto dire, mescolando il nero del carbone che brucia al bianco
del vapore che emette.



IL TRENO DELLA MEMORIA


E' il treno della memoria. Una locomotiva del 1922 e vetture
costruite subito dopo la guerra, quella di prima con i velluti
nell'ampio spazio, quella di seconda con le due porte centrali,
la terza infine con i sedili degli scompartimenti imbottiti, una
novità ai tempi della costruzione poiché allora la terza classe,
poi diventata seconda, aveva solo i sedili in legno.

Il treno della memoria che sopravvive grazie a chi dedica
impegno e passione alla memoria del treno. In Valtellina é
l'Associazione ALe 883, che ha preso il nome da una
elettromotrice che fu per tanti anni in servizio tra Sondrio e
Milano.



MERITORIA
ASSOCIAZIONE ALe 883


Associazione meritoria. Ricordiamo uno per tutti, delegando lui
a trasmettere il plauso ai tanti altri che collaborano: Arturo
Paruscio.

Nel 2002 sono 17 le manifestazioni previste in Lombardia, 11
delle quali che vedono protagonista questa Associazione: 6
gennaio, 14 e 27 aprile, 25 e 26 maggio, 28 giugno, 29/30
giugno, 15 e 30 settembre, 13/14/15 ottobre, 17 novembre (in
collaborazione con Ferrovia del Basso Sebino).


NEL 2002


Interessano la Valtellina: il 27.4 "Treno per le scuole"
Morbegno-Bellano a vapore, 28.6 "100 anni della Sondrio-Tirano"
elettrico e 29/30.6 "100 anni della Sondrio-Tirano" a vapore,
13/14/15.10 "100 anni di treno elettrico", elettrico
Lecco-Sondrio. In proposito va ricordato che la nostra linea é
stata una delle tre prime elettrificate in Italia, con tre
diversi sistemi. Su una linea la continua a 3000 Volt, quella
delle linee ordinarie (esclusa solo l'Alta Velocità), sulle
Varesine l'alimentazione con la terza rotaia, pericolosa, e,
appunto, la Milano-Sondrio in alternata trifase, tale rimasta
sino agli anni '50, anche sulla Colico-Chiavenna e sulla
Sondrio-Tirano allora della F.A.V.


UN FUTURO
POSSIBILE ED UTILE


Un futuro per i treni della memoria. Dovrebbero farci un
pensierino i responsabili del turismo provinciale, d'intesa con
gli operatori, per offrire ai turisti, magari in un pacchetto
completo per la clientela degli alberghi, un viaggio in treno,
magari un Tirano-Chiavenna, abbinando il viaggio a qualche
significativa visita turistica e a qualche occasione
eno-gastronomica.
Arnaldo Bortolotti

GdS 4.1.02

                       




                                            



                                             

Arnaldo Bortolotti
Degno di nota