Terza edizione delle Giornate grigionitaliane (Moesano 15-16 ottobre 2005) - “Spirito grigionitaliano” nuovamente al banco di prova?

La riflessione del dott. Zendralli

Nella prefazione al numero 1 dei Quaderni grigionitaliani
dell’ottobre 1931 Arnoldo Marcelliano Zendralli, fondatore
della Pro Grigioni Italiano e a quel tempo redattore della
rivista, scrive “Le Valli grigioni italiane sono chiamate a
una bella funzione nella trina Comunità retica e, col
Ticino, ad altrettale funzione nella trina Comunità
elvetica. Ma come attendervi? Sono queste nostre Valli
quattro piccoli lembi di terra, separati fra loro da
massicci insormontabili delle Alpi, semiestranee l’una
all’altra per ragioni d’ogni ordine, ma particolarmente
d’indole storica, con una popolazione intelligente e
operosa, però poco numerosa ed ancora distribuita in non
meno di 28 villaggetti, in condizioni economiche disagiate,
dacché l’apertura delle grandi arterie ferroviarie hanno
stroncato il traffico attraverso i loro tre bellissimi
valichi alpini, in condizioni culturali difficilissime.
Ma la volontà può molto, una volontà che segua mire chiare e
muova da premesse precise. Unica mira nostra: l’elevazione
della gente valligiana, onde possa collaborare efficacemente
ai destini della piccola e della grande patria. Prima
premessa: l’unione intervalligiana. Il primo avvicinamento
effettivo delle Valli coincide con la creazione
dell’Associazione Pro Grigioni Italiano, nel 1918. È di data
recentissima. Ma da allora ad oggi s’è fatto molto cammino.
Il Grigioni italiano ora esiste, anche se più
nell’aspirazione che nel fatto.”


Una riflessione, quella del dott. Zendralli, che potrebbe
accompagnare anche la terza edizione delle Giornate
grigionitaliane in agenda il 15 e il 16 ottobre 2005 nel
Moesano.

L’ “unione intervalligiana”, intesa come “spirito
grigionitaliano” o coscienza di appartenere ad una medesima,
benché sfaccettata, identità socioculturale è sempre stata
il motore ideale dell’attività della Pro Grigioni Italiano.
Ritenuto da alcuni “ lodevole ma utopico intento”, da altri
“ideale abbozzato, ma ancora troppo virtuale e troppo poco
sentito”, da altri ancora “obiettivo privo di senso e di
prospettive“, lo “spirito grigionitaliano” è sempre stato
oggetto di acceso dibattito.

Spinta da questa consapevolezza, ma intenzionata a
promuovere una maggiore conoscenza reciproca, una più solida
coesione fra le Valli del Grigioni italiano e a forgiare una
“coscienza grigionitaliana”, nel 1999 la Pro Grigioni
Italiano ha lanciato la prima edizione delle Giornate
grigionitaliane a Maloja/Maloggia, dedicandola all’italiano
nel terzo millennio. Nel 2002 ha fatto seguito una seconda
edizione, in Valposchiavo, incentrata sui confini. Molto
controversa la risposta alla domanda: la Pro Grigioni
Italiano ha conseguito l’obiettivo con le Giornate
grigionitaliane?

Poche settimane ci separano dalla terza edizione delle
Giornate grigionitaliane. Saranno un nuovo banco di prova
per lo “spirito grigionitaliano”?

Le Giornate grigionitaliane 2005 vogliono essere una
piattaforma di incontro e di scambio e al contempo fornire
occasioni di dialogo fra le Valli del Grigioni italiano come
pure fra il Grigioni Italiano e le Regioni che lo
circondano. Questa edizione si snoderà attorno al tema
annuale 2005 PGI “percorsi, incontri, scambi” e non mancherà
di interrogarsi, anche in chiave critica e provocatoria,
come traspare dallo slogan “In-Contro Grigionitaliano”, sui
concetti di „spirito grigionitaliano“, „coesione e
solidarietà fra regioni di montagna e di confine„,
„coscienza svizzeroitaliana“.

La manifestazione sarà all’insegna dell’apertura,
coinvolgendo non soltanto le Valli del Grigioni Italiano, ma
anche le Regioni con le quali esso intrattiene rapporti
culturali, economici, turistici e di altro genere. Sabato 15
ottobre, presso le scuole comunali di Roveredo, il programma
prevede infatti un dibattito a 360 gradi con i
rappresentanti delle Regioni. Un secondo dibattito vuole
invece interrogarsi sullo stato di salute e sulle
potenzialità della collaborazione culturale all’interno
della Svizzera italiana, chiamando in causa importanti
canali di promozione culturale come i Dipartimenti cantonali
della cultura, la Radiotelevisione svizzera di lingua
italiana, l’Università della Svizzera italiana e la Scuola
universitaria professionale della Svizzera italiana.

Altri momenti importanti saranno la presentazione del nuovo
volume della Collana PGI con la partecipazione di tre note
scrittrici, Marta Morazzoni, Anna Felder, Laura Pariani, che
dopo aver soggiornato nelle Valli grigionitaliane hanno
scritto alcuni racconti e ritratti letterari.

Le Giornate grigionitaliane 2005 vogliono anche dare spazio
ai giovani, presentando alcuni “prodotti culturali“ di
riuscite sinergie con il mondo della scuola.

La giornata di domenica sarà invece dedicata alla Calanca
con tre diverse escursioni (solo in caso di bel tempo), un
concerto di flauto e organo nella Chiesa di Augio e la
presentazione del Centro culturale “La Cascata”, dove è pure
previsto il pranzo.


Volete saperne di più sul Grigioni italiano, volete
sconfessare o convalidare quella che alcuni definiscono “la
finzione o l’artificialità di uno spirito grigionitaliano”,
desiderate contribuire al dialogo fra le Valli e le Regioni?
Le Giornate grigionitaliane sono una ghiotta occasione per
far sentire la vostra voce.

Raffaella Adobati
Bondolfi


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Raffaella Adobati Bondolfi
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