Lo Sforzato di Valtellina: un vino al vertice

di Giuliana Cerretti

  
DOCG
- Il rosso più prestigioso di Valtellina - Una sosta feconda -
Mercato in crescita - Nel Gotha mondiale.

  



DOCG


Rosso, secco, dal carattere particolare (grado alcolico minimo
14%), definito “vino da meditazione”, lo Sforzato di Valtellina
(o Sfursat di Valtellina) ha raggiunto la vetta. Con la firma
del provvedimento ministeriale e la pubblicazione sulla Gazzetta
Ufficiale delle modifiche al disciplinare vanta finalmente la
Denominazione di origine controllata e garantita, quella DOCG
che contraddistingue i vini di alta qualità.



IL ROSSO PIU'
PRESTIGIOSO DI VALTELLINA


Il rosso più prestigioso della Valtellina si ottiene da uve
Nebbiolo raccolte nei 25.000 vigneti terrazzati, incastonati fra
le rocce della sponda soliva (retica). Piccoli fazzoletti di
terra esposti a sud dove maturano grappoli con particolari
caratteristiche che ne consentono l’appassimento. Solo i
grappoli migliori, perfettamente sani, finiscono nei fruttai,
stesi in cassette o su graticci, dove riposano fino a gennaio o
a febbraio prima della pigiatura. Un “lungo sonno” coi rigori
dell’inverno per permettere l’arricchimento dei succhi fino a
raggiungere il 26-27% di concentrazione zuccherina.



UNA SOSTA FECONDA


Durante la vendemmia le uve vengono selezionate ed i grappoli
migliori, piccoli e spargoli, una volta staccati con cura,
vengono adagiati in piccoli plateaux, ben distanziati, in unico
strato. Per circa tre mesi sostano in locali rustici, asciutti e
ben areati (detti appunto fruttai) e quando l’uva ha perduto
circa il 40% del peso iniziale, a beneficio di un succo
concentrato ed aromatico formatosi negli acini, è finalmente
tempo di pigiatura a cui fa seguito una lenta fermentazione
possibile solo grazie alla forza dei lieviti indigeni.
L’affinamento si completa in 24 mesi prima in legno e poi in
bottiglia.



MERCATO IN
CRESCITA


L’interesse del mercato per lo Sforzato di Valtellina è in
continua crescita. Nel 2000 sono stati destinati
all’appassimento 5.719 quintali d’uva, nel 2001 ben 7.252
quintali. Vale a dire: 370.800 bottiglie contro le 570.000
stimate dell’ultima vendemmia. Per il 2002 le premesse sono
positive.


NEL GOTHA
MONDIALE


Recentemente la rivista “Wine Spectator”, la più autorevole voce
dell’enologia americana, ha pubblicato il risultato di una
degustazione mondiale. Fra centinaia e centinaia di vini
francesi, californiani, australiani, piemontesi, toscani, tutti
di gran pregio, alcuni Sforzati di Valtellina hanno ottenuto i
punteggi più alti, giudizi lusinghieri per bottiglie già
presenti sul mercato americano, quindi subito disponili per il
consumatore statunitense.

L’annata 2001, per il vino di Valtellina, è stata eccezionale.
Maturazione perfetta, concentrazione zuccherina pure e dopo
l’affinamento, tutti si attendono un vino straordinario da
abbinare a carni rosse e a formaggi stagionati ricchi di sapore
. Un vino unico, da versare in ballon, da scaldare nella mano e
da centellinare.
Giuliana Cerretti


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Giuliana Cerretti
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