I Pasquali a Bormio per Pasqua E IL GIRO D'ITALIA A LIVIGNO
PASQUALI
“I Pasquali” è un’antica e suggestiva cerimonia religiosa e
folcloristica che si svolge ogni anno a Bormio il giorno di
Pasqua (quest’anno il 27 marzo).
Al suono festante delle campane annuncianti la Pasqua di
Resurrezione, una lunga processione di pastori e pastorelle,
vestiti in costume, fa da contorno alla tradizionale sfilata
dei “pasquali”, quando una serie più o meno numerosa di
barelle viene portata in spalla fino alla Chiesa dei SS.
Gervasio e Protasio per ricevere la benedizione arcipretale.
Un tempo si trattava della semplice benedizione di cinque
agnellini ornati a gara nel miglior modo da ciascuno dei
cinque rioni storici in cui è diviso il borgo; in seguito la
tradizione è andata via via trasformandosi con la creazione
di vere e proprie opere d’arte a sfondo allegorico-religioso,
che necessitano di interi mesi di fervido lavoro per la
preparazione delle portantine.
Il giorno di Pasqua è finalmente tutto pronto; i giovani
vestono il costume tradizionale e portano i “pasquali” in
sfilata lungo la Via Roma fino in piazza del Kuerc, dove,
dopo la premiazione di rito, rimangono esposti tutto il
giorno. ( infobormio@provincia.so.it
)
GIRO D'ITALIA
Dopo 33 anni la corsa rosa torna a Livigno; la 14ª tappa del
88° Giro Ciclistico d’Italia è infatti, il 22 maggio 2005,
la Egna Neumarkt-Livigno di 210 km.
I corridori giungeranno nel piccolo Tibet dopo aver scalato
i Passi Avelengo, Stelvio (Cima Coppi a quota m 2.758), Le
Motte, Foscagno, Eira.
Il giorno seguente la tappa è la Livigno-Lissone di 207 km,
attraverso il Passo della Forcola con conseguente
sconfinamento in Valposchiavo (CH) e la Piazza del Santuario
di Madonna di Tirano, nell’ambito delle celebrazioni per il
V Centenario dell’Apparizione della Vergine, iniziate il 29
settembre 2004.
Due curiosità per finire: la prima è che tra i partecipanti
ci sarà anche un grande protagonista dell’ultimo Tour de
France, Ivan Basso, valtellinese a metà, in quanto i suoi
nonni e primi fans abitano a Bianzone.
La seconda è
rappresentata dal fatto che dopo 51 anni il Giro, il 23
maggio, passerà di nuovo per la Valposchiavo facendo
ricordare agli appassionati delle due ruote che il 12 giugno
1954 il tappone di montagna Bolzano-St. Moritz prevedeva la
salita al Passo Bernina, che venne però scalato dai
corridori ad andatura turistica. La Giuria confiscò i premi
per “insufficienza di spirito agonistico” e la protesta è
entrata nella storia del Giro come lo “sciopero del
Bernina”.
Maura Cristina Lovatti
(Sul Bernina c'eravamo. Abbiamo atteso dalle 9 alle 16 per
vederli tutti in gruppo e sfogarci con una sequela di
insulti, qualcuno con palle di neve a iosa; brutta pagina
del ciclismo e del Giro - NdR).
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