Handicap, NUOVI SERVIZI - Bordoni
Regione: Al via nuovi servizi per i portatori di handicap
Gian Maria Bordoni, consigliere regionale valtellinese: "Presto
i centri diurni e comunità residenziali"
In arrivo nuovi servizi per i
disabili sul territorio lombardo. La III Commissione del
Consiglio Regionale ha infatti approvato le linee di
indirizzo per la definizione delle nuove unità di offerta dell'area socio-sanitaria per le persone disabili gravi
arricchendo così la rete sei servizi esistenti con soluzioni
nuove sia residenziali che diurne.
Le persone disabili hanno esigenze molto diverse tra loro
che richiedono risposte differenziate - spiega ilcons.Bordoni, Per questo stiamo
potenziando una rete di servizi e interventi in cui la persona
in condizioni di fragilità possa trovare la risposta più
adeguata al proprio bisogno specifico.
Il Piano Socio Sanitario della Regione riconosce le difficoltà
che l'istituzionalizzazione può produrre nei soggetti più
fragili e individua nella territorializzazione dei servizi e nel
modello assistenziale a rete, caratterizzato da servizi
complementari, la strada per favorire, con il concorso della
famiglia, l'autonomia e la vita indipendente delle persone
disabili".
Il provvedimento già approvato in sede di Giunta regionale e
che passerà a breve al vaglio del Consiglio prevede l'istituzione di:
1. Centri diurni semiresidenziali (CDD)
2. Comunità socio sanitarie residenziali (CSS)
Il provvedimento rileva inoltre la necessità di definire il
bisogno assistenziale dei vari soggetti disabili e di stabilire la
remunerazione adeguata da corrispondere. Per fare questo, però,
bisogna conoscere e valutare il grado di disabilità delle
persone accolte nei servizi.
Per quanto riguarda queste valutazioni si utilizzerà sia l'ICF, la nuova classificazione adottata dall'Organizzazione
Mondiale della Sanità, che altre componenti.
"La delibera approvata - prosegue Bordoni - che non
solo prevede nuovi servizi, ma soprattutto impegna la Regione
Lombardia ad approfondire la conoscenza delle reali condizioni
di bisogno dei disabili presenti nei nostri servizi. In questo
modo si favorirà una maggior apertura delle nostre strutture e
la predisposizione diffusa di piani personalizzati".
"Sollecito inoltre - conclude - il rispetto di un obbligo
per le strutture: esplicitare nella carta dei servizi che cosa
viene offerto ed a quale costo.
I servizi per disabili in Lombardia
Sono circa 20.000 persone inserite nelle varie strutture per
disabili presenti sul territorio, di cui più di 4.000 sono
ricoverate nelle RSD caratterizzate da una residenzialità con
assistenza del 70% da parte di personale a competenza sanitaria;
694 soggetti sono nelle comunità; 4.724 persone, con disabilità
di tipologie assai diverse tra loro, sono nei CSE; 2.915
soggetti sono nei SFA, servizi all'autonomia; 5.277 sono nei
servizi all'inserimento lavorativo: 1.789 sono negli
istituti di riabilitazione extraospedaliera in regime di semiresidenzialità. A questi si aggiungono i servizi del "dopo di noi" che sono partiti recentemente e che saranno a
regime il prossimo anno e il voucher socio-sanitario,
contribuendo a fare dell'offerta della Lombardia in questo
particolare settore del Welfare quella più ampia in Italia.
A.B.
Gds - 28 IX 03 -
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