I Grigioni realizzano un Centro Studi sull'energia del futuro
 Con un ciclo di conferenze per delineare lo scenario 
 energetico del futuro, il Polo Poschiavo lancia la sua 
 nuova, ambiziosa iniziativa: un Centro Studi sull’Energia. 
 Primo relatore, il 1° ottobre, Jeremy Rifkin.
 Nel prossimo 
 futuro dovremo confrontarci - questa l’idea alla base del 
 progetto - se non con l’immediato tramonto della società del 
 petrolio, certamente alla sua integrazione con una 
 diversificata ed eterogenea serie di tecnologie alternative 
 per la produzione energetica. Questo indurrà anche un 
 profondo ripensamento nella modalità di produzione, consumo 
 e distribuzione dell’energia stessa. Lo sviluppo di 
 tecnologie in grado di promuovere fonti energetiche 
 alternative per valorizzare elementi di scarto del ciclo 
 produttivo o consentire una diversa valorizzazione di 
 prodotti agricoli permetterà anche una diversa percezione 
 del valore dell’energia ma, soprattutto, del valore 
 dell’autonomia energetica.
 Il territorio dei Grigioni (Svizzera) ha un consolidato 
 rapporto con la produzione di energia elettrica da fonti 
 rinnovabili tradizionalmente legata ai grandi impianti 
 idroelettrici. Essi hanno determinato un forte 
 coinvolgimento dell’economia locale sia per le imponenti 
 opere pubbliche legate alla regimazione delle acque e la 
 realizzazione degli impianti, sia per la normale gestione 
 del processo di produzione e distribuzione dell’energia.
 Lo scopo del ciclo di incontri organizzato dal Csepp (Centro 
 Studi sull’Energia del Polo Poschiavo) in collaborazione con 
 Rätia Energie, è quello di avviare una riflessione sui 
 possibili scenari che si potranno delineare nel medio 
 periodo a causa di questi cambiamenti. In particolare si 
 affronteranno argomenti di frontiera rispetto alle nuove 
 tecnologie per la produzione di energia con particolare 
 attenzione a quelle dell’idrogeno e delle biomasse.
 Ma l’obiettivo del ciclo di seminari è anche delineare lo 
 scenario di medio termine che aree dovranno affrontare alla 
 luce dei cambiamenti nel modello energetico. Le aree 
 periferiche ed in particolare le aree periferiche montane 
 hanno una duplice prospettiva rispetto a tali cambiamenti. 
 Da un lato le tecnologie di produzione energetica 
 distribuita consentiranno di insediare strutture 
 energeticamente autonome anche in zone geograficamente 
 inaccessibili. Dall’altra indicano un nuovo scenario 
 rispetto al ruolo delle aree montane come produttrici di 
 energia.
 “The Power Plant in Your Car” (La centrale elettrica nella 
 tua auto) è il titolo del primo incontro organizzato dal 
 Csepp, al quale parteciperà appunto Rifkin, con una 
 relazione sull’idrogeno e sugli aspetti di generazione 
 distribuita e le implicazioni derivanti dalla possibilità 
 che si renda disponibile un’ampia rete di generazione, 
 competitiva con la produzione centralizzata ed il trasporto 
 di energia.
CS
 
 GdS - 30 IX 05 - www.gazzettadisondrio.it
