GRANDe ITALIA DI DELTAPLANO
Ad un mese dalla conquista del titolo europeo di parapendio,
un'altra affermazione azzurra conferma l'anno magico del volo
libero italiano, reduce pure dalla conquista del terzo titolo
mondiale di deltaplano.
Uno dei più bravi piloti della squadra Nazionale, Paolo
Zammarchi, di Brescia, ha concluso al secondo posto assoluto la
Coppa del Mondo di parapendio, vinta per una manciata di punti
dal tedesco Olivier Rössel. Seguono l'azzurro, nell'ordine,
Frank Brown (Brasile), Achim Joos (Germania) e lo svizzero
Alexander Schalber.
La conclusione della PWC 2004 è avvenuta a Tapalpa in Messico,
dopo aver toccato Kayseri (Turchia), Talloires (Francia),
Abtenau (Austria) e Bassano in Italia, sede d'esordio lo scorso
aprile. Vi hanno partecipato 249 piloti, compresa l'agguerrita
pattuglia di 27 donne, guidata dalla campionessa della
Repubblica Ceca Petra krausova, ancora una volta al vertice
della classifica femminile. Tutta europea la classifica per
nazioni: su 47 paesi presenti, s'impone la Svizzera, seguita da
Francia, Germania ed Italia. E solo in Europa si volerà per
l'edizione 2005, precisamente in Bulgaria, Portogallo, Serbia,
Francia ed Italia.
La PWC 2004, quindi, si è sviluppata in cinque tappe, ciascuna
delle quali prevedeva una settimana di voli per complessive 35
gare. Tuttavia solo 17 di queste sono valide per la classifica
finale, annullate le rimanenti a causa del cattivo tempo, o di
previsioni avverse. Questa ragione induce spesso i giudici di
gara ad impedire il decollo come norma di sicurezza. Infatti nel
volo libero, dove si sfruttano le correnti ascensionali di aria
calda per mantenersi in quota, non disponendo parapendio e
deltaplani di alcun motore per la loro propulsione, è molto
temuta la formazione di fronti temporaleschi che letteralmente
"risucchiano" i mezzi al loro interno, con grave pericolo per
l'incolumità dei piloti.
Le gare di quest'anno si sono svolte su percorsi compresi tra i
30 e gli 86 km, completati mediamente in un paio d'ore. La
velocità massima dei parapendio più performanti si attesta a
circa 60 km/h, ben oltre quella delle vele "normali" impiegate
dai tanti "piloti della domenica", con poche ambizioni di
classifica, ma con la stessa passione dei campioni come
Zammarchi di librarsi nel cielo infinito.
Gustavo Vitali
Gds - 20 XI 04 -
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