In festa la Famiglia Valtellinese di Roma
Fin dal XIX secolo la comunità valtellinese di Roma era
solita riunirsi, una volta all’anno, per rinnovare i
sentimenti di vicinanza e di solidarietà alla terra
d’origine. Con lo stesso spirito, da 36 anni la Famiglia
Valtellinese organizza una grande festa chiamando a raccolta
tutti i convalligiani e i loro discendenti che vivono nella
capitale. Così è stato anche il 20 febbraio scorso per la
grande festa che ha riunito oltre 400 persone, che avrebbero
potuto essere almeno 50 in più se non si fosse intromessa
una sindrome influenzale che ha privato del piacere di
esserci molti attesi partecipanti, primo fra tutti
l’assessore provinciale all’Emigrazione Carlo Fognini che ha
inviato una lettera al presidente Leonardo Marchettini per
testimoniare la vicinanza della Provincia agli emigranti
della capitale.
“La Famiglia Valtellinese di Roma – sottolinea l’assessore
Fognini - testimonia una delle più consistenti realtà
dell'emigrazione valtellinese, sia per quanto riguarda la
consistenza numerica, sia per la tradizione storica. Con la
propria intensa attività si propone come una vitale
associazione di promozione culturale, che rinnova lo spirito
di integrazione dei convalligiani emigrati con la realtà
romana, ma che soprattutto svolge il ruolo di apprezzato e
serio testimone della persistenza dell'identità e dei valori
valtellinesi e valchiavennaschi”.
Com’è tradizione, la festa è stata una vera e propria
celebrazione della terra d’origine con il menù tipico
valtellinese cucinato dagli chef dell’Hotel Combolo di
Teglio che ha esaltato i sapori locali. Vini, formaggi, la
classica bisciola e altri prodotti portati dalla Valtellina
hanno deliziato i commensali. La giornata è proseguita con
la consegna di 12 borse di studio ad altrettanti figli di
emigranti e si è conclusa con un gran ballo.
CS
GdS - 28 II 05 - www.gazzettadisondrio.it