UNA FAVOLA DI NATALE. VERA
Questa che racconteremo é una favola di Natale, ma vera.
Le Festività sono ormai un ricordo ma, saputa la cosa in questi
giorni, merita lo stesso offrirla ai lettori, cambiando soltanto
nomi e cognomi per ragioni di privacy.
L'antivigilia di Natale, aprendo la posta elettronica, le
persone che si chiamano Rossignoli e che per una ragione o per
l'altra hanno il loro cognome sui motori di ricerca trovano uno
strano messaggio. In sintesi c'é una persona, chiamiamola
Loredana Rossignoli, che fa un appello. "Non ho mai conosciuto
mio nonno, chiamiamolo Filippo Rossignoli. Se non ne sapete
nulla scusatemi. Se ne sapete qualcosa, non sto scrivendo per
chiedere aiuti, ma solo per sapere chi era, per ricostruirne la
figura".
Passano poche ore e la nostra Loredana riceve due e-mail da due
valtellinesi, uno che lavora fuori provincia e una da qui. "Quel
Filippo che cerchi era nostro zio. Noi siamo... e i nostri
telefoni sono questi...".
E' la vigilia. Sui fili del telefono il primo incontro. Il
giorno dopo, Natale, i parenti si alternano al telefono, e poi
l'intesa. Lei abita lontano. Arrivano in Valtellina altri
parenti che, a metà strada, la incontrano e fanno il resto del
viaggio insieme.
Il 27 dicembre il giorno scorre tra antiche fotografie, ricordi.
Loredana ha ritrovato suo nonno, la sua storia, la sua famiglia.
Gli altri Rossignoli hanno ritrovato una cugina di cui
ignoravano l'esistenza.
Una favola.
Vera.
Un bel Natale.
Gds - 28 I 2002