Il Convegno “NEVE SICURA” ai Mondiali di Sci Alpino a Bormio L’iniziativa del Ministro Enrico La Loggia e della Regione Lombardia per promuovere la Legge 363 sulla sicurezza nella pratica degli sport invernali

L?iniziativa del Ministro La Loggia e della Regione per promuovere la Legge 363 sulla sicurezza nella pratica degli sport invernali

Il Convegno “NEVE SICURA” ai Mondiali di Sci Alpino a Bormio
sabato 12 febbraio - Sala Terme,
L’iniziativa del Ministro Enrico La Loggia e della Regione
Lombardia per promuovere
la Legge 363 sulla sicurezza nella pratica degli sport
invernali.

La prima legge italiana finalizzata a garantire la sicurezza
nella pratica degli sport invernali da discesa e da fondo, è
stata approvata il 24 dicembre 2003 e, dopo la pubblicazione
sulla Gazzetta Ufficiale, è entrata in vigore l’8 gennaio di
quest’anno. La sua grande validità è dimostrata dalla
cronaca quotidiana che riferisce sempre più spesso di
incidenti sulle piste da sci o di episodi di tipo
comportamentale che riportano di estrema attualità le norme
contenute nella legge 363. Esse consentono di indicare
modalità di sicurezza nella pratica dello sci, in un
contesto di sostanziale equilibrio fra il rispetto delle
norme stesse e la libertà dello sciatore, inserito nel
contesto naturale in cui sono ricavate le piste.


I vari momenti istituzionali correlati ai mondiali di sci
alpino non hanno

impedito al Ministro degli Affari Regionali con delega alla
Montagna di

onorare appieno il convegno. Le relazioni e gli interventi,
coordinati dall

'On. Giacomo Santini, Presidente della Fondazione Italiano
per le Montagne,

hanno favorito diversi approfondimenti sulla legge e fatto
più volte

intervenire direttamente il Ministro Enrico La Loggia.

Per la Regione Lombardia sono intervenuti il Consigliere
Regionale Gian

Maria Bordoni e, per l'Assessorato allo Sport, l'Ing.
Mariosiro Marin.

LE RELAZIONI

L'iter e lo spirito della legge 363 sono stati illustrati
On. Gian Antonio

Arnoldi, che ha sottolineato come la legge non sia da
interpretare in forma
punitiva ma per la sicurezza dello sciatore. Sono peraltro
allo studio
delle norme applicative che consentano una efficace
applicazione alle
Regioni e Comuni in collaborazione con i gestori degli
impianti.


Il pensiero della FISI portato dal Dr Claudio Baldassari, ha
evidenziato che
le statistiche degli ultimi anni dimostrano che gli
incidenti sulle piste

non sono affatto numerosi, mediamente una persona ha la
probabilità di

incorrere in un incidente grave ogni 70 anni ! e avvengono
spesso anche

quando le piste sono in condizioni ottimali e non affollate.
L'invito è

pertanto di non portare messaggi allarmistici negli utenti e
dare la giusta

immagine alla legge 363 senza demonizzare gli sciatori.


L'intervento del Dott.Sandro Lazzari , Presidente dell'ANEF
(l'associazioni

nazionale degli esercenti degli impianti a fune) ha
sottolineato il punto di

vista degli impiantisti e che è introdotta una nuova figura
del responsabile
di pista a cui spetterà la decisione di aprire o chiudere
gli impianti a
seconda delle condizioni. C'è comunque la necessità di
uniformare e
concordare i punti essenziali legati sia a chi fa rispettare
la legge e gli
aspetti assicurativi, riferiti non solo alla stipula o meno
di una polizza
assicurativa ma le interpretazioni in merito alle
responsabilità oggettive
degli esercenti.


La relazione del Prof. Gianni Mazzonetto - Centro studi
"Sicurezza e Cultura
della montagna" dello IUAV Università di Venezia sottolinea
l'impegno
costante dell'Istituto Universitario su questo fronte e cita
anche due
lavori di carattere opposto che possono creare allarmismo o
sconcerto fra l
'opinione pubblica come i test approssimativi che
evidenziano lo stato
etilico degli sciatori. Mentre va approfondito l'aspetto
dello snow-board
che secondo alcuni modelli matematici limiterebbe fortemente
il campo di
visibilità in alcune circostanze.


Il Ministro Enrico La Loggia intervenendo direttamente sui
temi ha parlato

della necessità che legge 363 deve pensarsi come un tassello
da inserire

nella legge quadro sulla montagna. In particolare sono da
ponderare ancora
gli aspetti applicativi secondo una metodologia
"federalista" in cui crede
profondamente: demandando cioè a cascata a Regioni e Comuni
i dettagli in
quanto conoscitori del territorio e delle esigenze finali.


I vari interventi successivi sono stati in particolare del
Sindaco di

Bormio, dr.Renato Pedrini, che ha sottolineato come questo
convegno abbia
onorato il concomitante evento sportivo dei mondiali di sci
alpino con la
presenza dello stesso Ministro che in Piazza del Querc ha
ottemperato alle
premiazioni degli atleti.


Il presidente del CAI di Bormio in rappresentanza del Club
Alpino Italiano

ha invitato a considerare la montagna non solo per l'aspetto
sportivo ma per
le sue peculiarità legate all'ambiente e alla salute a cui
ha fatto

immediatamente risonanza l'intervento della Dottoressa
Moioli in
rappresentanza del MIUR (Ministero della Pubblica
Istruzione) sottolineando
il ruolo educativo dello sport per i giovani.

 

L' Assessore alla Protezione Civile della Provincia di
Brescia, promotore

del progetto "In Montagna con i piedi e con la testa" ha
parlato di come l'

iniziativa partita nel 2004 invitando tutti a collaborare in
questo progetto

mirato a informare l'utente senza azioni coercitive ma
rivolgendosi

direttamente in loco ai frequentatori della montagna.


In chiusura è stato presentato lo spoot di 60' realizzato in
stile

"cartoons" che accompagnerà la campagna per promozione 363,
la prima legge
italiana finalizzata a garantire la sicurezza nella pratica
degli sport

invernali da discesa e da fondo, è stata approvata il 24
dicembre 2003 e,

dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, è entrata in
vigore l'8

gennaio di quest'anno. La cronaca quotidiana che riferisce
spesso di

incidenti sulle piste da sci o di episodi di tipo
comportamentale che

rendono di estrema attualità le norme contenute nella legge
363. Esse

consentono di indicare modalità di sicurezza nella pratica
dello sci, in un

contesto di sostanziale equilibrio fra il rispetto delle
norme stesse e la

libertà dello sciatore, inserito nel contesto naturale in
cui sono ricavate

le piste.


Si ringraziano tutti i partecipanti che hanno onorato questo
convegno, il

Sindaco di Bormio e le Terme che hanno ospitato la
manifestazione.


Gli impegni legati alla promozione, conoscenza e
approfondimenti della

legge 363 continueranno nella primavera 2005 con altre
iniziative e seminari
dedicati alla formazione degli addetti ai lavori e degli
utenti.

La Segreterai Organizzativa -
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