COMUNI CONFINANTI: IL MINISTRO PRIMA SI IMPEGNA, POI DISATTENDE, INFINE SI NEGA AL PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE DEI 174 COMUNI

Il primo comunicato - Il secondo comunicato: L’INCONTRO SALTA – Scusa – Uno schiaffo ai Comuni – Predicare bene e razzolare male . Il da farsi subito alla Camera – Il da farsi subito politicamente . Il da farsi se Roma fa orecchi da mercante

Il primo comunicato

Martedì 30 il Sindaco di Bagolino, Presidente dell’ASS.COMI.CONF. diffonde il seguente comunicato: “I 174 COMUNI DI CONFINE RIBELLI E REFERENDARI A ROMA PER FINANZIAMENTI ANTISECESSIONE”, con tre punti:

- L’ASS.COMI.CONF. (Associazione dei Comuni di Confine) PRESENTA IL CONTO AL GOVERNO PER EVITARE REFERENDUM DI SECESSIONI REGIONALI.

- MARCO SCALVINI, SINDACO DI BAGOLINO (BS) E PRESIDENTE DEI 174 COMUNI PIEMONTESI-LOMBARDO-VENETI OGGI ALLE 18,00 A PALAZZO CHIGI PER UN CONFRONTO CON LA MINISTRA AGLI AFFARI REGIONALI LINDA LANZILLOTTA.

- FONDI SPECIALI O CORTINA D’AMPEZZO NON SARÀ L’ULTIMO REFERENDUM.

Inoltre il testo esplicativo con l’annuncio dell’incontro a Palazzo Chigi alle 18.:

“Il 21 settembre, vigilia della III Assemblea Generale dei Comuni di Confine, la Ministra Linda Lanzillotta invia una lettera indirizzata ai 174 sindaci ribelli che riuniti nell’ASS.COMI.CONF. protestano per l’assenza di politiche adeguate nei confronti dei Comuni che confinano con le ricche e fortunate Regioni a Statuto speciale o con gli agevolati e superiori sistemi economico-fiscali della Svizzera e Austria.

La Ministra Lanzillotta garantiva risorse straordinarie firmando un suo impegno personale condividendo le problematiche segnalate dall’Associazione dei Comuni di Confine.

BENE! Oggi alle 18,00 presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri misureremo la bontà della promessa fatta, scritta e firmata – dichiara il Presidente ASS.COMI.CONF. e Sindaco di Bagolino (BS), Marco Scalvini – spiegheremo le nostre problematiche a convivere a stretto contatto con i ricchi vicini delle Regioni Autonome che come una calamita attirano al di là dei confini le nostre aziende, i giovani, le attività produttive, famiglie intere, investimenti e capitali. Loro sono l’America mentre noi assomigliamo sempre più al Messico e i nostri 500.000 abitanti aspettano da anni risposte concrete. L’abbandono del territorio, lo spopolamento, l’emigrazione, la chiusura di asili e scuole con l’invecchiamento della popolazione rimasta……..questo ha un colore politico?

Vorrei sapere - continua Scalvini – se un asilo che chiude o la mancanza di una farmacia è di centrodestra o di centrosinistra …….. noi 174 Sindaci abbiamo rinunciato ad un ruolo politico-partitico che ognuno legittimamente ha per unirci sui problemi comuni che sfavorevolmente ci colpiscono”.

Se lo Stato non ci ascolterà, CORTINA D’AMPEZZO non sarà l’ultimo referendum, altri Comuni continueranno questa strada proprio come hanno già fatto in precedenza Lamon, Sovramonte e Asiago. L’ASS.COMI.CONF. non si interessa di questioni locali e non esprime posizione a favore ne contro i referendum, ma si occupa di evidenziare le problematiche socio-economiche dei Comuni di confine.

Noi rispettiamo la scelta insindacabile dei cittadini che hanno votato pro o contro la secessione dal Veneto e quello che ci preme sottolineare che questa esasperazione che vivono le nostre genti deve trovare quella solidarietà e considerazione politica per ridarci la dignità e il diritto di sopravvivere nei nostri paesi”.

CHIEDIAMO:

- L’integrazione del fondo del D.L. 31/2007 di altri 10.000.000 di Euro.

- La destinazione ai Comuni in spesa corrente.

- La destinazione ai Comuni di confine con le Regioni o Province a Statuto Autonomo di € 14.000.000, ai comuni confinanti con la Svizzera e Austria di € 6.000.000., ai comuni limitrofi ai primi € 10.000.000.

- L’assegnazione dei fondi in base alla popolosità, estensione territorio e gettito IRPEF.

- La trasformazione del D.L. 31/2007 in misura definitiva e non annuale come adesso.

IN CASO CONTRARIO?

Non escludiamo alcun tipo di reazione, forse una marcia su Roma con 174 pullman, incolonnati e pieni di cittadini per occupare piazza Montecitorio ……… forse un centinaio di richieste di referendum, forse 174 fasce tricolori inviate alla Presidenza della Repubblica ……. Chi vivrà vedrà! “.

Il secondo comunicato

L’INCONTRO SALTA

Nuovo comunicato del Sindaco Scalvini:

“I 174 COMUNI DI CONFINE – MINISTRA LANZILLOTTA – SALTA L’INCONTRO DI ROMA DELLE ORE 18,00 DI IERI”

PER QUESTIONI DI PROTOCOLLO LA MINISTRA LINDA LANZILLOTTA NON RICEVE LA DELEGAZIONE DEI SENATORI DIVINA E SCHIFFONI CON IL PRESIDENTE DELL’ASS.COMI.CONF. (ASSOCIAZIONE COMUNI DI CONFINE) MARCO SCALVINI.

Il Presidente dell’Associazione Comuni di Confine, Marco Scalvini esprime rammarico dopo il mancato incontro previsto nella serata di ieri alle ore 18,00 presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri con la Ministra per gli Affari Regionali e le Autonomie, Linda Lanzillotta.

La notizia dell’improvviso diniego a ricevere la delegazione è stata comunicata direttamente dal Capo di Gabinetto del Ministero con la causale del “protocollo formale” in quanto la presenza del Presidente dei 174 Comuni di Confine Marco Scalvini, necessitava, da parte della Ministra, di maggiori informazioni sulle problematiche relative ai territori di confine.

“I comuni di confine aspettano da 30 anni una risposta concreta ai loro problemi di emarginazione, spopolamento, abbandono del territorio, basso livello della qualità della vita e della montagna, pertanto ritengo che la pazienza sin qui adoperata dalla nostra gente potrà diventare virtù per ulteriori 5 giorni – continua il Presidente Marco Scalvini – e confidando nell’invito proposto dal Capo di Gabinetto del Ministero ad un prossimo incontro che verrà comunicato in settimana, attendo con fiducia quelle soluzioni e quei fondi necessari per attivare una nuova politica di attenzione e solidarietà nei confronti delle nostre comunità”.

L’Associazione di Comuni di Confine per conto del suo Presidente preme sottolineare che il Referendum di Cortina d’Ampezzo potrebbe non essere l’ultimo in quanto più di 100 Comuni dell’Associazione si trovano nella situazione giuridica di poterlo fare ed i recenti fatti sembrano convincere gli Amministratori a considerare questa ipotesi.

SCUSA

Dunque “la presenza del Presidente dei 174 Comuni di Confine Marco Scalvini, necessitava, da parte della Ministra, di maggiori informazioni sulle problematiche relative ai territori di confine” Da notare che in precedenza aveva scritto al Presidente dell’Associazione dando le sua assicurazioni.. Stiamo pensando al disagio del Capo di Gabinetto nel comunicare siffatta scusa. Più o meno come se avesse detto “la Ministra non può riceverla perché non ha l’abito adatto”

Recidiva.

Le norme sulle Comunità Montane sono un esempio del dilettantismo allo sbaraglio. Abbiamo scritto che questi Enti necessitano di un diverso ordinamento anche con chiara precisazione e delimitazione di quella che con pessimo vocabolo oggi si chiama “mission”, eliminando inoltre quelle che, ad esempio, si devono occupare di porti e magari di cozze.

Razionalizzare, non stravolgere con criteri ostrogoti.

UNO SCHIAFFO AI COMUNI

In questa occasione però la Ministra si supera. Non capire che una simile scusa è uno schiaffo a 174 piccoli Comuni, a quelli dove non ci sono amministratori che gravano i costi della politica ma dove spesso è la politica che grava sui costi delle famiglie degli amministratori, è una grave sciocchezza.

Il dilettantismo d’altronde emerge chiarissimo dall’andamento della conversione in legge del DL, articolo 35. Bocciati i vari emendamenti che prevedevano il riparto dei 20 milioni di €uro fra Comuni confinanti con le Regioni a Statuto Speciale (14) e sei per Svizzera (con l’aggiunta impropria dell’Austria, Paese comunitario mentre gli svizzeri sono extracomunitari), il 35.2 era stato invece accantonato. Il sottosegretario di turno aveva quindi il tempo di chiedere lumi al Ministro. O non lo ha fatto e allora la Ministra deve recuperare, diremo come, oppure, per incredibile che possa essere, lo ha fatto e allora in tal caso la figuraccia della Ministra sarebbe tale da richiedere un’azione pesante da parte dei Comuni presi in giro.

PREDICARE BENE E RAZZOLARE MALE

Dichiarazione autografa della signora Ministro (il termine Ministra, usato sin qui, non ci piace):

“Le piccole cose quotidiane che amo e che rendono bella la vita. La mia famiglia, la Maremma, la cucina, la montagna, i libri, la musica. E’ il futuro semplice che quando diventa passato è però il più dolce e il più importante da ricordare”. Questo è predicar bene e razzolare male.

Signor Ministro: o cambia atteggiamento oppure cancelli dal Suo blog che Lei ama la montagna. Sarebbe un’ipocrisia mantenerla fra le cose belle che ama.

IL DA FARSI: SUBITO ALLA CAMERA

Per fortuna è passato un emendamento che ha raddoppiato il bonus per gli incapienti con un onere per lo Stato enorme, non sopportabile dalla Finanziaria. Il DL dovrà dunque tornare al Senato. Tempi stretti anzi strettissimi come fa finta di non sapere la Ministra, per cui dovrebbe essere urgente, anzi urgentissimo, chiedere con grande numero di firme di Sindaci (acquisite telefonicamente o per PE data l’urgenza) un’audizione alla Va Commissione Bilancio e Tesoro chiedendo che sia la stessa Commissione a recuperare il contenuto dell’emendamento bocciato al Senato non comportando questo aumento di spesa. Occasione anche per la Ministra di recuperare.

IL DA FARSI: SUBITO POLITICAMENTE

Urgente, a nostro avviso, intervenire anche sui Gruppi Parlamentari di Camera e Senato, in poche righe documentando la necessità di attuare quanto in precedenza indicato.

IL DA FARSI SE ROMA FA ORECCHI DA MERCANTE

E se Roma fa orecchi da mercante? Qualcosa ci sarà da fare. Lo Statuto, ad esempio, dei “Comitati per l’integrazione con la Svizzera”, è già in fase di elaborazione. Si noti che non si parla di passaggio alla Svizzera. Non solo perché si resta italiani ma anche per evitare l’accusa di minare l’integrità dello Stato. Ma attenzione, Roma insensibile e disattenta, che scavando fra le norme europee…

a.f.

a.f.
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