AEM MILANO - ASM BRESCIA: VERSO UN NUOVO INCONTRO TRA I SINDACI

In provincia si segue con attenzione la vicenda dato il rilievo della Valtellina quanto a produzione di energia idroelettrica “di punta”

Strada in salita per il matrimonio tra Aem Milano e Asm Brescia. La proposta del sindaco Moratti di procedere alla fusione attraverso la creazione di una holding partecipata pariteticamente da Brescia e Milano con una quota complessiva del 29,9%, appena sotto la soglia d’opa pare non sia piaciuta ai bresciani.

Secondo fonti di agenzia, il sindaco di Brescia Paolo Corsini nell’incontro in agenda per il 31 gennaio farà presente alla Moratti, che la sua Amministrazione, con un appoggio trasversale delle forze politiche, non è intenzionata a scendere sotto il 51% nella nuova società, per mettersi al riparo da rischi di scalata. Sulla struttura dell’operazione, secondo fonti finanziarie, ci sarebbe stato anche qualche contatto con la Consob, per ora a livello informale. I due Comuni vorrebbero comunque evitare (e starebbero lavorando con gli advisor in questo senso) di incorrere in un rischio d’opa come successo ad Aem Torino e Amga Genova, in occasione della nascita di Iride.

Intanto, a ridosso dell’incontro tra i due sindaci si riunirà il comitato strategico di Aem, in programma per giovedì 25 gennaio mentre per ora nessun Consiglio di amministrazione della società milanese risulta convocato.

Nella maggiore cautela con cui si muove la politica bresciana, oltre che considerazioni legate alla governance e al concambio di una società fondamentale per le casse del Comune, non sarebbero estranee alcune questioni politiche all’interno della coalizione di centrosinistra. Già in passato la maggioranza che governa la Loggia aveva rischiato la spaccatura all’ipotesi di una diminuzione della quota in mano al Comune: allora si trattava della scalata ad Edison attraverso Italenergia bis, poi acquisita proprio da Aem Milano.

Quindici - FederutilitY

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