TERZO APPELLO (importante) AI VALTELLINESI

Abbiamo una occasione unica, non possiamo sprecarla. Così si concludeva il secondo appello, sul numero scorso. Non siamo nelle migliori condizioni per marciare all'unisono sulla base della scritta della vecchia sala consiliare di Palazzo Pretorio: "Concordia parvae res crescunt discordia maxume dilabuntur". Nella concordia crescono anche le piccole cose, nella discordia vanno a catafascio anche le più grandi. La situazione economico-sociale é quella che é sotto gli occhi di tutti. L'incertezza istituzionale non aiuta. Intanto la questione della sopravvivenza della Provincia non é chiusa del tutto perché c'é il passaggio parlamentare. Al di là di questo c'é un problema generale che riguarda le funzioni della nuova Provincia oltre al modo con cui vi sarà la scelta del Presidente, una specie di condottiero solitario visto che il Governo gli ha portato via, dal 1 gennaio, la Giunta nella bizzarra ipotesi che le Province fossero delle nullafacenti. Può darsi che ve ne siano in Italia, non certo in Lombardia dove le Province storicamente hanno rappresentato e rappresentano un riferimento istituzionale preciso ed efficiente. Decisioni che dovranno arrivare dai livelli centrale e regionale.

Oi ci sono le nostre scelte che riguardano Comunità Montane e Comuni. Infine avremo cinque Comuni, tra cui il capoluogo, al voto.

Non possiamo permetterci di litigare. Discutere certo. La dialettica costruttiva consente scelte migliori se essa viene fatta genuinamente e con trasparenza.

Di qui il primo punto, fondamentale: Abbiamo identità, tradizione, costumi per potercela fare. Oltre a tutto abbiamo alle spalle il fallimentare caso della Comunità Montana unica la cui divisione ha voluto dire per la Valtellina pagare un prezzo molto alto. Non ci é stato dato ascolto,quando denunciavamo il rischio che si correva. Ci hanno dato ragione. Dopo, quando i buoi erano scappati dalla stalla.

In questo quadro, visto che la politica da noi é ancora intesa come servizio, l'appello é per una maggiore partecipazione. Tutti devono essere coinvolti, chi attivamente fino a chi la esprimerà andando ai seggi. Fra non molte settimane si dovrà voitare per il Pirellone che é fondamentale per una serie di nostri problemi. Poi i Comuni di cui s'é detto e infine le elezioni politiche. Comunali e Regionali dobbiamo 'tenercele strette' soprattutto pensando ai nostrin figli.

Proseguiremo-

Comitato Cittadini Consumatori Valtellina

Comitato Cittadini Consumatori Valtellina
Dalla provincia