"DOPO LA MALAOMBRA" ( mercoledì 31 a Sondrio)
Presentazione del progetto "Dopo la Malaombra" mercoledì 31 ottobre alle ore 11.30 a Sondrio, presso la Sala Vanoni di Palazzo del Bim, in lungo Mallero Diaz, 18 (al 2° piano). A questa esperienza aderiscono e partecipano diversi soggetti del territorio provinciale che oggi costituiscono il partenariato del progetto "Dopo la Malaombra", finanziato da Regione Lombardia (D.G. Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà Sociale). Ente capofila del progetto è l'ASL della provincia di Sondrio e i partner associati sono l'Azienda Ospedaliera Valtellina e Valchiavenna (Dipartimento di Salute Mentale), il Consorzio di cooperative sociali Sol.Co. Sondrio, la Caritas Diocesana Valtellina e Valchiavenna, l'Associazione Il Gabbiano Onlus, l'Associazione pro-salute mentale Navicella Onlus.
Interverranno:
- Caterina Perazzo, Direttore sociale dell'ASL della Provincia di Sondrio;
- Luigi Gianola, Direttore Generale dell'Azienda Ospedaliera Valtellina e Valchiavenna.
- Aldo Bonomi, Direttore del Consorzio AASTER;
- Mario Ballantini, Direttore del Dipartimento di Salute Mentale;
- eventuale approfondimento sulle azioni progettuali a cura di Massimo Bevilacqua e Manuela
Colombera;
Commento degli altri referenti dei partner del progetto (ASL: Massimo Tarantola, Responsabile
Dipartimento Dipendenze e Sara Gallo; Il Gabbiano, Caritas Don Augusto Bormolini, Navicella Enrico Del Barba e Gianni Carnieletto).
Quello dei suicidi nella provincia di Sondrio è un fenomeno complesso e significativo, come dimostrano anche le cifre: secondo i dati dell'Azienda Ospedaliera della Valtellina e Valchiavenna, tra il 1989 e il 2007 485 persone si sono tolte la vita.Mentre solo nel 2011 ci sono stati 34 suicidi nel nostro territorio (Fonte: dati ASL).
Numeri così drammatici evidenziano la necessità di prevenire il suicidio mediante interventi, basati sull'evidenza scientifica, che integrino l'ambito sanitario e l'ambito sociale. Questa collaborazione è l'elemento peculiare del progetto "Dopo la Malaombra", che fa interagire operatori professionali della clinica e operatori sociali. Un progetto corale, una pluralità di azioni e di soggetti, perché la prevenzione del suicidio in provincia di Sondrio è una sfida impegnativa, ma che crediamo possibile affrontare e che coinvolge tutti, i singoli cittadini, le reti sociali e professionali, le comunità locali e le Istituzioni. (E la stampa che una volta aveva come regola di non trattare questi casi; quando era inevitabile si usavano formule non esplicite. Questo per due ragioni. Da un lato lo stimolo ripetitivo. Dall'altro pensando ai familiari. C'é chi ha conservato questi stile e chi invece ritiene che il diritto di cronaca sia un Moloch intangibile - ndr)