COMINCIAMO BENE, VENEZIA '64!
Tantissimi i divi che affollano il Lido di Venezia per il 75° Festival del Cinema di Venezia. La prima ad arrivare è stata la bella Keira Knightley il 29 agosto per l'apertura del festival con il film "Espiazione”(Accidenti, in un mondo in cui tutto è permesso e in cui nessuna ha alcuna colpa da espiare, non è un po’ “forte” per rilanciare un termine assolutamente in disuso e fuori dal vivere comune???).
Dopo Keira arriveranno il 30 agosto anche Michael Caine e Jude Law, protagonisti di "Sleuth" di Kenneth Branagh. Venerdì 31 è il giorno di George Clooney nei panni di un avvocato in "Michael Clayton" di Tony Gilroy, e di Scarlett Johansson, che presenterà "The Nanny Diaries" dove è la protagonista femminile.
Sabato 1 settembre il red carpet ospiterà Tommy Lee Jones e Charlize Theron protagonisti del drammatico "In the valley of Elah" di Paul Haggis.
Domenica sarà la giornata più affollata di star con l’arrivo di Brad Pitt, bandito pistolero di "The Assassination of Jesse James by the Coward Robert Ford", e l’inedito duo Colin Farrell -Woody Allen per il film “Cassandra’s Dream”
Lunedì è il giorno di Richard Gere protagonista di due film, giornalista in Bosnia in "The Hunting Party" e nel ruolo di Bob Dylan in "I'm not there di Todd Haynes" con Cate Blanchett e Julianne Moore che verrà presentato martedì 4 settembre.
Mercoledì è il giorno di Tim Burton. Il famoso cineasta americano riceverà il Leone d’oro alla carriera e presenterà in anteprima mondiale alcuni momenti dell'attesissimo "Sweeney Todd".
Giovedì è il giorno di Fanny Ardant (l’attrice francese che ha detto che Curcio, il capo delle Brigate rosse, è un eroe. Dopo si è rimangiata le sue dichiarazioni. Tanto per i soldi e il successo, si fa di tutto. Altro che pentimento ed espiazione, ritenute cose “romantiche”)protagonista del film di Vincenzo Marra . Venerdì Bernardo Bertolucci riceverà da Stefania Sandrelli uno speciale Leone d’oro per il 75 anni del Festival.
Presentiamo, allora, il film:
"Atonement" nella prima parte narra la storia di Briony, tredicenne aspirante scrittrice, autrice di una commedia, "The Trials of Arabella", che vuole mettere in scena quando arrivano i cugini nella casa di campagna dove abita con la famiglia. Briony scrive, vede e descrive dunque la realtà a modo suo, in maniera distorta. Vede da una finestra quello che le sembra uno strano incontro, alla fontana, della sorella Cecily (Keira Knightley) con Robbie (James McAvoy), il figlio della donna di pulizie della casa, ormai evoluto studente di Cambridge. La sua interpretazione della scena, assieme alla lettura nascosta di una lettera e alla (falsa) testimonianza di uno stupro, porterà all'accusa e alla condanna dell'innocente Robbie. L'anno è il 1935.
Nella seconda parte, durante la seconda guerra mondiale, troviamo Briony che lavora in ospedale e cura i feriti. In un tempo in cui tutto sembra insensato, l'esperienza dell'orrore della guerra la spinge invece a dire finalmente la verità, a cercare il perdono, la riconciliazione. Nella terza parte, nel momento in cui sembra concludersi la grande e avvincente storia, che dalla tragedia dei destini individuali si è allargata a quella generale della guerra, McEwan(L’autore del romanzo) spiazza il lettore, togliendogli ogni illusione riguardo alla possibile "realtà" del romanzo. La narrazione passa dalla terza alla prima persona. Chi racconta, a distanza di molti anni, nel 1999, è Briony, vecchia, sull'orlo di una demenza senile sotto controllo.Non può dunque esservi riconciliazione per Briony, per lei ogni "atonement" è impossibile, perché lo scrittore/la scrittrice è come Dio, può far finire la storia come vuole. La parola "atonement" viene da "at one", essere insieme, essere riconciliati, ritornare "uno": "Chi scrive un romanzo come può ottenere riconciliazione (atonement), quando, con il suo potere assoluto di decidere il finale, è anche Dio?" (p. 371, Vintage, 2002).
Un romanzo apparentemente inserito nella grande tradizione narrativa inglese - case di campagna con un grande giardino, intrighi amorosi, interpretazioni errate e colpevoli che portano a ingiuste accuse, e, nella seconda parte, racconti di guerra, orrori di feriti e morti e crocerossine negli ospedali - medita su se stesso, si presenta in termini di metanarrazione, riportata abbastanza fedelmente nel film.
Echi di molte tradizioni del romanzo inglese sono presenti in "Atonement", che non ha nulla degli artifici spesso inutili del romanzo contemporaneo, pur rivelandosi opera che discute, anche, l'arte del romanzo. C'è Jane Austen - forse il passaggio del regista Joe Wright da "Orgoglio e pregiudizio" a questo romanzo non è casuale - ci sono giardini e boschetti e fontane di una grande casa di campagna , anche una bella biblioteca, dove si consuma una scena di sesso magnificamente descritta, una nursery (dalle cui finestre Briony stravolge la realtà), una grande cucina con serve e cibi tradizionali inglesi; c'è Henry James, con le suggestioni drammatiche di "Giro di Vite", c'è la Woolf del monologo interiore (nell'ultima parte).
Non mancano elementi da romanzo poliziesco e di un genere letterario chiamato "hospital fiction", dovuto soprattutto a Lucilla Andrews, citata e ringraziata negli "acknowledgements". Per l'uso di "No Time for Romance", della Andrews, McEwan ebbe un'accusa, non provata, di plagio.
McEwan in questo lavoro apparentemente meno crudele di altri, affonda, con maestria, la sua penna che disseziona e ricostruisce la realtà, nel mondo dell'amore, della gelosia, della guerra, e del romanzo.
Scheda tecnica
Titolo: Espiazione
Titolo originale: Atonement
Genere: Dramma
Anno di produzione: 2007
Nazione: United Kingdom
Distributore: UIP
Durata: 123
Regista: Joe Wright.
La giovane Briony Tallis è una scrittrice alle prime armi, dotata di una fervida immaginazione. Attraverso una serie di tragici fraintendimenti, la ragazza accusa Robbie Turner, il figlio della governante nonché amante di sua sorella Cecilia, di un crimine che in realtà non ha mai commesso. Questa accusa distruggerà Robbie e il suo amore per Cecilia, alterando tragicamente il corso della vita di ognuno di loro..
Il regista
Joe Wright, debutta nel mondo dello spettacolo come scenografo nella pellicola di Otto Preminger "L'uomo dal Braccio D'oro" interpretato da Frank Sinatra. Nel 1985 gli viene offerta una parte in "Unico Indizio la Luna Piena" di Daniel Attias. Nel 1997 e nel 1998 realizza due cortometraggi, "Crocodile Snap" e "The End". Ultimamente ha diretto la pellicola "Orgoglio e pregiudizio" (2005) con Keira Knightley e Matthew Macfadyen.
Con il film "Atonement" (Espiazione), tratto dal romanzo del 2002 di Ian McEwan, uno dei conosciuti scrittori inglesi viventi, si è inaugurata la 64. ma Mostra del Cinema.
In senso cristiano cos’è l’espiazione
Tra le varie osservazioni raccolte, alla fine della proiezione del film, ci è piaciuta quello di un vecchio cinefilo:- Il film è molto romantico, carino, ben fatto…ma chi oggi osa parlare di colpa, espiazione, pentimento?-Ha ragione chi, se tutti, persino certi preti vanno in TV a difendere il loro amore con una donna, mentre il Codice di Diritto canonico gli imporrebbe di ritirarsi in un luogo lontano dove pregare e chiedere perdono di dare così scandalo alla gente?
E’ pur vero che si sente dire che la causa prima dell'opera espiatoria compiuta da Cristo sia la sua compassione verso i peccatori. Si dice che Dio, nella Sua ira, si proponga solo la distruzione del peccatore, ma che l'amore di Cristo vi si frapponga e lo salvi. La Bibbia ci insegna che l'espiazione compiuta da Cristo trova la sua causa prima, la sua motivazione, nel beneplacito di Dio (Is. 53:10; Lu. 2:14; Ef. 1:6-9; Cl. 1:19,20). E' meglio dire che l'espiazione sia radicata nell'amore e nella giustizia di Dio: l'amore offre al peccatore una via d'uscita, e la giustizia esige che ciò che la legge prevede sia rispettato (Gv. 3:16; Ro. 3:24-26). Alcuni negano la necessita dell'espiazione, e sostengono che Iddio avrebbe potuto perdonare il peccatore anche senza esigere che la pena comminatagli fosse espiata. La Bibbia insegna, però, che un Dio santo e giusto non può semplicemente passare sopra al peccato come se nulla fosse, ma che reagisce contro di esso (Es. 20:5; 23:7; Sl. 5:5,6; Na. 1:2; Ro. 1:18,32). Inoltre, di fatto Egli ha pronunciato la sentenza di morte sul peccatore (Ge. 3:3; Ro. 6:23).
La natura dell'espiazione.
Essa serve per rendere soddisfazione a Dio. Si dice spesso che l'espiazione servì primariamente, se non unicamente, ad influenzare favorevolmente il peccatore, a risvegliare il ravvedimento nel suo cuore, e quindi per riportarlo a Dio. Questo però è chiaramente errato, perché se una persona ne offende un'altra, è necessario che ammenda sia fatta, non verso chi ha offeso, ma verso chi è stato offeso. Questo significa che lo scopo primario dell'espiazione fu quello di riconciliare Dio al peccatore. La riconciliazione del peccatore con Dio può essere considerato il suo scopo secondario.
I sacrifici dell'Antico Testamento, per esempio, prefiguravano l'opera espiatoria di Cristo (Le. 1:4; 4:20; 31, 35) 5:10; 16; 6:7; 17:11). Ci viene insegnato che i nostri peccati furono deposti su Cristo (Is. 53:6), che Egli li portò (Gv. 1:29; Eb. 9:28), e che diede la Sua vita per i peccatori (Mr. 10:45; Ga. 1:4; 1 Pi. 3:18).
La Scrittura ci insegna che Egli pagò la pena prevista dalla legge (Is. 53:8; Ro. 4:25; Ga. 3:13; 1 Pi. 2:24), meritando così per il peccatore vita eterna; (Ro. 8:4; 10;4; 2 Co. 5:21; Ga. 4:4,7).
I cattolici , i luterani, ed altri considerano l'espiazione operata da Cristo come di valore universale. Questo non vuol dire che, secondo loro, tutti saranno salvati, ma semplicemente che Cristo soffrì e morì con il proposito di salvare tutti senza eccezione. Essi ammettono che lo scopo inteso non sia stato raggiunto. Cristo, secondo questa concezione, non salverebbe di fatto, ma solo renderebbe possibile la salvezza per tutti. Il fatto che siano o non siano salvati dipenderebbe dalla scelta che compiono. Le chiese riformate, d'altro canto, credono in un'espiazione limitata. Cristo soffrì e morì con lo scopo di salvare solo gli eletti, e quello scopo è stato pienamente realizzato. Cristo non rese semplicemente possibile la salvezza, ma di fatto salva in modo completo ciascuno di coloro per i quali ha deposto la Sua vita (Lu. 19:10; Ro. 5:10; 2 Co. 5:21; Ga. 1§:4; Ef. 1:7). La Bibbia indica che Cristo depose la Sua vita per il Suo popolo (Mt. 1:21), per le Sue pecore (Gv. 10:11,15), per la Chiesa (At. 20:28; Ef. 5:25-27), o per gli eletti (Ro. 8:23-35). Se qualche volta la Bibbia afferma che Cristo sia morto per il mondo (Gv. 1:29; 1 Gv. 2:2; 4:14), o per tutti (1 Ti. 2:6; Tt. 2:11; Eb. 2:9), evidentemente questo significa che Egli morì per gente raccolta da tutte le nazioni del mondo o, in alcuni casi, per ogni sorta, o tipo, di persone. Si possono consultare e leggere , per meglio capire cos’è l’espiazione:
Is 53:10 "Ma piacque all'Eterno di percuoterlo, di farlo soffrire. Offrendo la sua vita in sacrificio per il peccato, egli vedrà una progenie, prolungherà i suoi giorni, e la volontà dell'Eterno prospererà nelle sue mani".
Col 1:19 "...perché è piaciuto al Padre di far abitare in lui tutta la pienezza, e, avendo fatta la pace per mezzo del sangue della sua croce, di riconciliare a sé, per mezzo di lui, tutte le cose, tanto quelle che sono sulla terra come quelle che sono nei cieli".
Is 53:6 "Noi tutti come pecore eravamo erranti, ognuno di noi seguiva la propria via, e l'Eterno ha fatto ricadere su di lui l'iniquità di noi tutti".
Mar 10:45 "Poiché anche il Figlio dell'uomo non è venuto per essere servito, ma per servire e per dare la sua vita come prezzo di riscatto per molti»".
2Co 5:21 "Poiché egli ha fatto essere peccato per noi colui che non ha conosciuto peccato, affinché noi potessimo diventare giustizia di Dio in lui".
1P 2:24 "Egli stesso portò i nostri peccati nel suo corpo sul legno della croce, affinché noi, morti al peccato, viviamo per la giustizia; e per le sue lividure siete stati guariti".
Mat 3:15 "E Gesù, rispondendo, gli disse: «Lascia fare per ora, perché così ci conviene adempiere ogni giustizia». Allora egli lo lasciò fare".
Mat 5:17 "«Non pensate che io sia venuto ad abrogare la legge o i profeti; io non sono venuto per abrogare, ma per portare a compimento".
Ga 4:4,5 "...ma, quando è venuto il compimento del tempo, Dio ha mandato suo Figlio, nato da donna, sottoposto alla legge, perché riscattasse quelli che erano sotto la legge, affinché noi ricevessimo l'adozione".
Giov 10:28 "...e io do loro la vita eterna e non periranno mai, e nessuno le rapirà dalla mia mano".
Ro 6:23 "Infatti il salario del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù, nostro Signore".
Giov 10:26-28 "Ma voi non credete, perché non siete delle mie pecore, come vi ho detto. Le mie pecore ascoltano la mia voce, io le conosco ed esse mi seguono; e io do loro la vita eterna e non periranno mai, e nessuno le rapirà dalla mia mano".
At 20:28 "Badate dunque a voi stessi e a tutto il gregge in mezzo al quale lo Spirito Santo vi ha costituiti vescovi, per pascere la chiesa di Dio, che egli ha acquistata col proprio sangue".
Intanto, per stare al significato del film, il 29 sera, dopo la proiezione del film in Sala Grande, erano attesi 1.200 invitati, ovviamente accolti dal direttore della Mostra Marco Muller, mangiando e bevendo tutti alla “salute” di “Espiazione”.
Non è così che si sprecano i soldi della povera gente che paga le tasse per una massa di tanti enti pubblici che costruiscono enormi tendoni sulla spiaggia dell’Excelsior, magari solo per una sera?
Altro che pentimento ed espiazione!
Maria de Falco Marotta & Team