Pendolari valchiavennaschi al lavoro in autostop. Nostra proposta

Ieri e oggi ancora disagi per i pendolari che utilizzano la ferrovia! Bus q.s.

Un comunicato della CISL: Il “disagio/disastro” dei nostri pendolari non ha mai fine!!..

Anche il mese di aprile, come quelli precedenti, si chiude “in bellezza” per i nostri pendolari che usufruiscono del treno per raggiungere Sondrio e le altre località della Valtellina partendo dalla Valchiavenna. Ieri e oggi, numerose sono giunte alle sedi zonali CISL le proteste, il più delle volte accompagnate da una sorta di rassegnazione per l'oramai “inevitabile” e “ripetitivo” disagio, da parte dei pendolari, studenti e lavoratori, che non sono arrivati in tempo, sia ieri che oggi, a scuola o al lavoro.
Questa in breve la cronaca:
Ieri, al mattino, il treno, pronto per partire alle ore 7 da Chiavenna, non si è mosso causa guasto. E', pertanto, intervenuta la sostituzione con l'autobus che però ha caricato il “caricabile”, ossia fino al completamento dei posti,  sia a sedere che in piedi, e non ha potuto far salire altri pendolari da Samolaco fino a Colico (dunque ha dovuto tralasciare tre fermate: Samolaco, Novate e Dubino).

Oggi, mercoledì 30 aprile, si replica!!...

Il treno delle ore 6 da Chiavenna, probabilmente lo stesso “in panne” del giorno prima, è arrivato a Colico a velocità, come suol dirsi, “a passo d'uomo”, pertanto, con ritardo eccessivo e tale da far perdere la coincidenza agli studenti e ai lavoratori diretti verso Sondrio. Peraltro, i ritardi e gli annullamenti di ieri e di oggi hanno prodotto altri ritardi per il cd. “effetto domino” con ulteriori disagi.
Anche dopo queste giornate, purtroppo frequenti, dobbiamo prendere atto che i guasti continueranno ad esserci e allora, come già la FIT CISL ha sostenuto nel recente passato, l'unica possibilità per affrontare l'emergenza, in attesa degli interventi innovativi annunciati “dall'Alto”, che sembrano per la verità sempre più vicini alla “miracolistica” che al reale, l'unica possibilità per affrontare l'emergenza è il riferimento al solo servizio autobus sostitutivo del treno, con una sorta di servizio di “pronta reperibilità”.
Dobbiamo però sottolineare che:
. il servizio autobus deve essere adeguato al numero dei passeggeri (non come avvenuto nella giornata di ieri!)
. il ricorso alla sostituzione deve sempre avvenire quando il treno è guasto (non come avvenuto nella giornata di oggi!)  
Michele Fedele Referente Trasporti  p. FIT CISL Sondrio

Nostra nota
I treni si possono guastare, specie quelli che hanno passato una cinquantina d'anni avanti e indietro sui binari. Due sono arrivati e stanno per arrivare gli altri quattro. Non ci vuole molto e pertanto Trenord dovrebbe avere maggiore attenzione per i bus sostitutivi. Chiunque di noi, collaboratori di Trenord compresi, non sarebbe al colmo della felicità dovendo, perso il bus - e non per colpa sua ma perchè il mezzo non è una scatola di sardine e più di tanti non può imbarcare – alzare il braccio destro allungando il pollice. In altri termini supplicando gli automobilisti di caricarlo per arrivare se non in tempo quantomeno col meno ritardo possibile al lavoro...
Nostra proposta

Domanda: ma non è possibile uno dei due nuovi treni, o Stelvio o Gavia, in attesa che arrivi lo Spluga, assegnarli alla Colico-Chiavenna?
(ndr)

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