DEMANIO IDRICO, IL PRESIDENTE PROVERA APRE AI PARTITI,
“Tutti devono essere presenti. Non facciamoci illusioni! Nessuno ci regalerà nulla se non dimostreremo di volerlo fortemente, e lo possiamo fare perché i soldi delle nostre acque sono un diritto storico. Reclamarli è un dovere di ogni cittadino di questa provincia che ha già dimostrato di saper alzare la testa in altre occasioni. Milioni di euro sarebbero così disponibili, ogni anno, per risolvere i nostri bisogni, senza vincoli”, così Fiorello Provera si rivolge a tutta la società civile all’indomani dell’approvazione all’unanimità da parte del Consiglio Provinciale dell’ordine del giorno illustrato e proposto dallo stesso presidente.
Sul demanio idrico la provincia di Sondrio si gioca il futuro e la possibilità di investire per garantire lo sviluppo. Soltanto dal trasferimento delle funzioni e delle competenze, e quindi dalla riscossione dei canoni delle acque, potranno arrivare le risorse finanziarie indispensabili per programmare interventi in diversi settori, primo fra tutti quello delle infrastrutture. La richiesta alla Regione Lombardia si trasforma così in un impegno che dovrebbe coinvolgere tutti e nella rivendicazione di un diritto legittimo e storico condiviso dall’intera società valtellinese: istituzioni, partiti politici, sindacati e associazioni. A questo mira il presidente Fiorello Provera che lancia un appello che è anche un’esortazione: “Non possiamo sprecare un’occasione così importante. Questo è il momento giusto per agire insieme condividendo i contenuti dell’ordine del giorno e chiedendo con tutta la forza che può esprimere una valle intera, coesa e determinata, quello che ci spetta di diritto. Le acque sono nostre e il trasferimento delle funzioni e delle competenze del demanio idrico è un legittimo riconoscimento al territorio”.
L’ordine del giorno proposto dal presidente Provera è stato inviato ai sindaci dei 78 Comuni della provincia accompagnato da una lettera nella quale il presidente spiega le ragioni della sua iniziativa. “La ratifica di questo ordine del giorno da parte dell’intero territorio provinciale – scrive Provera – darebbe grande autorevolezza e legittimità alla nostra richiesta alla Regione Lombardia perché trasferisca a noi il demanio idrico come già peraltro attuato dalle Regioni Veneto e Piemonte nei confronti delle due province interamente montane, Belluno e Verbania”. Il presidente della Provincia sottolinea l’importanza che l’esame e l’eventuale ratifica da parte dei rispettivi Consigli Comunali avvengano in tempi brevi, magari nell’ambito di una seduta consiliare straordinaria, considerata l’imminente scadenza del termine di 60 giorni previsto dall’ordine del giorno approvato dal Consiglio Regionale nell’ultima riunione del 2006.
“L’azione delle istituzioni – spiega il presidente Provera – per quanto autorevole, non basta. Per avere più forza è necessaria l’apertura alla società civile in una sinergia virtuosa per la quale come Amministrazione Provinciale siamo totalmente disponibili. Su un tema così fondamentale non devono esistere bandiere e questo è possibile perché dietro il politico, dietro l’amministratore, dietro l’imprenditore o il sindacalista, dietro qualsiasi posizione c’è l’uomo di Valtellina e Valchiavenna che ha lo stesso amore per la propria terra. Lottiamo insieme, uniti si vince!”
CS