LA BIBLIOTECA DI SONDRIO RICORDA "BUDAPEST 1956" CON VITTORIO MANGILI , TESTIMONE DIRETTO DI QUEI GIORNI
Lunedì 30 ottobre, alle ore 17.30 presso la Biblioteca Civica Pio Rajna in via IV novembre 20, Vittorio Mangili, giornalista Rai, inviato speciale a Budapest nell’autunno del 1956, terrà un incontro pubblico durante il quale verrà intervistato da Alberto Frizziero appunto sul tema “Budapest 1956”.
Nel corso della serata verranno proiettate immagini tratte dal filmato girato da Vittorio Mangili nella capitale ungherese in occasione dei fatti oggi tornati, in Ungheria, ma non solo, di strettissima attualità.
La testimonianza di Indro Montanelli:
“ Una preziosa fonte di informazioni fu un matto che si annidava fra noi in veste di inviato speciale della Radio e Televisione: Vittorio Mangili, di Milano. Va citato al merito del nostro giornalismo. Usciva ogni mattina al seguito di un certo Lajos che veniva fedelmente a prenderlo, armato di una macchina da presa che sembrava un compromesso fra una bomba a orologeria e un cannoncino portatile, e che avrebbe giustificato una fucilazione sul posto. E tornava la sera, carico di pellicole, di vettovaglie e di notizie. Ne ha combinate di tutti i colori. Ha fatto perfino il portaordini dei patrioti, a bordo di una delle loro automobili di collegamento, il servente ad un pezzo anticarro appostato in un groviglio di binari divelti dalla stazione Keleti, il testimone nell'interrogatorio di un maggiore russo prigioniero.”
Indro Montanelli "Dentro la storia" (Rizzoli, 1992)
IL CURRICULUM GIORNALISTICO DI VITTORIO MANGILI
Nato a Milano il 9 ottobre 1922, abitante a Lobbi (Alessandria). Sposato con due figli e tre nipoti. E’ stato dipendente della RAI dal 1° giugno 1945 al 9 ottobre 1987. Assunto come annunciatore, diveniva radiocronista nel 1950 e quindi telecronista inviato speciale nel 1956. Dal 1956 è stato utilizzato dalla RAI come inviato in tutti gli avvenimenti bellici e più generalmente di estrema gravità verificatesi i Italia e all’estero. Era a Budapest durante la rivoluzione ungherese e il suo documentario su quelle tragiche giornate è l’unico girato in quell’occasione ed una copia è stata consegnata dalla Rai all’ONU. E’ stato a Praga durante l’occupazione sovietica, sul fronte indiano durante la guerra India – Pakistan , più volte in Israele, Egitto, Kuwait, Libano, Siria, Giordania, per gli eventi bellici in quei paesi, ancora in Biafra, a Cipro, in Uganda.
Tra i servizi di attualità si ricordano quelli: su Madre Teresa di Calcutta ed i suoi lebbrosari, sulle ascensioni in Himalaya con una spedizione della Val d’Aosta ( Kanghcenjunga, 8603m.) e di Messner sul Makalu (8481 m), i viaggi al Polo Nord con la spedizione di Guido Monzino e con Ambrogio Fogar, il viaggio a cavallo della Turchia alla Cina sulle orme di Marco Polo con Carlo Mauri, i servizi su cinque edizioni della Parigi – Dakar, la traversata delle Alpi in mongolfiera a idrogeno ( unico italiano con l’operatore Bruno Brunello).
Molti i servizi sulle catastrofi naturali in Italia e all’estero: alluvione di Firenze, la tragedia del Vajont, terremoti di Gibellina ( Palermo), della Campania, Friuli, Genova. Pescara e ancora di Agadir ( Marocco) e Skoplje ( Jugoslavia). Complessivamente ha realizzato circa 5000 servizi televisivi.
Le sue presenze più importanti sono illustrate nel terzo dei suoi libri, che si intitola “Raccomandato da Dio” e porta una prefazione di Indro Montanelli.
E’ stato il primo telecronista televisivo ad essere insignito del Microfono d’argento (1956) per i servizi dall’Ungheria. Gli sono poi stati attribuiti il Microfono d’oro ( 1975), il premio Fiuggi (1979), il Premiolino (1979), il Trofeo Italia Operante (1982), il Leone d’Oro, Trofeo Biennale di Venezia ( 1983) , l’Ambrogino d’oro (1986) il Premio Aerospaziale ( 1990), due Paul Harris Fellow ( 1990 e 1998).
E’ Cavaliere del Lavoro. Nel 2001 la Repubblica Ungherese gli ha conferito la Croce di Cavaliere al merito a ricordo del suo operato durante la rivolta di Budapest.
CS