In provincia 35 aree dismesse, da recuperare o in via di recupero

Le aree dismesse sono a Sondrio, Teglio, Torre di Santa Maria, Chiavenna, Mazzo di Valtellina, Prata Camportaccio, Sondalo, Ardenno, Grosio, Civo, Valdidentro

(LNews - Milano, 27 mar) In provincia di Sondrio ci sono 35 aree dismesse, da recuperare o in via di recupero, tra siti industriali, artigianali, zootecnici, commerciali e ricettivi abbandonati. Si tratta di aree classificate, secondo il più recente censimento e monitoraggio regionale, come 'Aree della rigenerazione', circa 1000 in tutta la Lombardia. Il loro recupero è oggi in cima all'agenda dell'assessorato regionale al Territorio e Protezione civile guidato da Pietro Foroni, che si propone di arrivare all'azzeramento totale del consumo di suolo nei prossimi anni.

AL VIA IL CICLO SULLA RIGENERAZIONE IN 5 TAPPE - "Quello della rigenerazione - ha spiegato l'assessore Foroni - è un tema fondamentale per la legislazione regionale, una sfida che non è solo urbanistica ed edile, ma interseca molteplici altre finalità". E su cui Regione Lombardia, in collaborazione con le Camere di Commercio di Milano- Monza Brianza- Lodi, Como, Lecco, Mantova e Varese, ha dato avvio ad un ciclo di incontri dedicato a tecnici e portatori d'interesse, che è partito ieri da Milano e continuerà, tra aprile e giugno, in altre 4 città lombarde: Lecco (17 aprile), Varese (8 maggio), Como (5 giugno) e Mantova 25 giugno).

INVESTIRE SUL RECUPERO DELL'ESISTENTE - "Se vogliamo preservare la Lombardia dal consumo di suolo - ha continuato Foroni - dobbiamo investire nel recupero dell'esistente, sia esso un immobile abbandonato o un'area dismessa o da bonificare. Recuperare edifici fatiscenti serve a rendere più belle, vivibili e sicure le nostre città, ma anche a sottrarre spazio al degrado e alla criminalità".

ENTRO L'ESTATE LA LEGGE - La legge contro il consumo di suolo e l'adeguamento del piano territoriale regionale sono stati i primi due step. Il prossimo sarà la legge sulla rigenerazione urbana, pronta entro l'estate, le cui linee guida sono già state presentate in Commissione consiliare Territorio e Infrastrutture, con l'obiettivo di portare avanti un percorso il più condiviso possibile.

"Recuperare l'esistente deve diventare più conveniente che costruire il nuovo - ha sottolineato l'assessore -. L'obiettivo è quindi invertire la tendenza. Una parte della legge sarà immediatamente precettiva, poi cercheremo di tarare misure e incentivi sulla base delle necessità dei singoli territori. Cogliere le differenze e usare elasticità, accogliendo le indicazioni che ci arrivano dagli enti locali, sarà, in questo senso, fondamentale".

ATTENZIONE SPECIALE E INCENTIVI PER LE BONIFICHE - "Per le bonifiche occorrerà cercare di attutire i costi con diverse leve, prevedendo ad esempio altri oneri compensativi, e poi aprire un dialogo con il Ministero allo scopo di fare della Lombardia una regione pilota. Ultimo, ma non meno importante, - ha concluso - sarà il contributo di Regione Lombardia che, da parte sua, stanzierà risorse da mettere a disposizione degli Enti locali per affrontare insieme la grande partita che ci  attende.

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