Via Nani vicina a riaprire ma sottoterra

C'erano una volta “varchi” a raso tra “la città murata” e la zona al di sotto della ferrovia.
Erano: Castellina, Lungomallero Diaz (pedonale non presidiato), Lungomallero  Cadorna, Via oggi Parolo, Via Adda (pedonale non presidiato), Via Bonfadini, Scalo ferroviario, stazione, Via Carducci sotto la ferrovia,  Via Fiume sotto la ferrovia, Via Nani, Via Bormio.
Progressivamente dopo l'eliminazione dei ciclopedonali Lungomallero Diaz e Via Adda vi sono state le chiusure di quelli a raso e cioè Castellina, Via Bonfadini,  Via Carducci e Via Fiume sotto la ferrovia, Via Nani, Via Bormio. E' venuta poi la serie di sottopassi a partire dai primi anni '60, Il primo Via Caimi, poi Via Fiume, Scalo ferroviario a est della stazione solo pedonale come quello in stazione mentre nei presso veniva realizzato il sostituto di Via Bonfadini ma ciclopedonale. Analogo intervento è avvenuto trasformando il passaggio a raso in sottopasso ciclopedonale subito dopo quello nella via oggi Parolo e nel recentissimo di Via Ventina. Resta, testimone del primo passaggio lì sopra del treno per Tirano 116 anni e, sabato, quattro mesi esatti fa quello, strettino, di Via Carducci.
Lavorando anche di notte e superando qualche difficoltà imprevista – ormai inevitabile nelle opere pubbliche e non solo! - la meta è vicina. Nella foto scattata ieri 25 settembre si intravvede la gettata in calcestruzzo, piano del binario. Nell'altra foto invece l'imbocco della Via Nani come era.
GdS

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