MOSTRA A CHIURO: “IMPRESSIONI DI VIAGGIO. LA RICERCA LINGUISTICA ED ETNOGRAFICA DI PAUL SCHEUERMEIER, 1920-1932”

Inaugurata sabato 15 nelle sale di Palazzo Flematti a Chiuro in provincia di Sondrio la mostra fotografica “Impressioni di viaggio. La ricerca linguistica ed etnografica di Paul Scheuermeier, 1920-1932”.

La mostra, curata dall’Archivio di Etnografia e Storia Sociale (AESS) dell’Assessorato Culture, Identità e Autonomie della Regione Lombardia, è parte del progetto transfrontaliero Interreg IIIA, tra Regione Lombardia e Canton Ticino, finanziato dalla Unione Europea, dedicato all’opera del dialettologo ed etnografo zurighese Paul Scheuermeier.

Scheuermeier, figura pionieristica nel panorama della ricerca sul campo, varca nel luglio 1920 il confine svizzero per iniziare la sua avventura italiana che lo porta a viaggiare 15 anni per tutta la penisola per conto dell’Atlante linguistico ed etnografico dell’Italia e della Svizzera Meridionale.

Visita i comuni più significativi per il dialetto parlato raccogliendo informazioni e lessici attraverso questionari dettagliati sottoposti agli informatori locali. Fotografa oggetti, paesaggi, persone, e traccia schizzi e disegni dei particolari.

In Lombardia realizza circa 500 fotografie e quasi 300 disegni; raccoglie il dialetto in 50 comuni e villaggi sperduti della montagna e della pianura.

E’ il primo eccezionale archivio sistematico sulla lingua, le tecniche e le condizioni del lavoro agricolo ed artigiano lombardo.

A Chiuro verrà presentata una scelta delle fotografie e dei disegni realizzati dal ricercatore svizzero che saranno esposti sia nella versione a stampa fotografica sia in versione multimediale, con utilizzo di schermi sensibili e interattivi, capaci di incrociare informazioni scritte (lemmi, diari di viaggio, carteggi), grafiche (schizzi e disegni), fotografiche, e di restituire, almeno in parte, il senso del viaggio, il contesto degli oggetti, i paesaggi e le atmosfere che fanno da sfondo alle persone che Scheuermeier incontrò nel suo lungo itinerario lombardo.

Si tratta di un lavoro che l’Archivio Regionale AESS sta sviluppando al fine di valorizzare e comunicare la memoria della cultura tradizionale con strumenti evoluti, adatti alle sensibilità contemporanee e alle nuove possibilità di rappresentazione.

“Scheuermeier – spiega Massimo Zanello, assessore alle Culture, Identità e Autonomie della Lombardia, – è stato abile e geniale nel coniugare l’uso di strumenti tradizionali con quelli innovativi, per l’epoca, come la ripresa fotografica, per descrivere i dialetti e la cultura materiale”. “La sua ricerca antica e modernissima allo stesso tempo è oggi il cuore di questa splendida mostra capace di immergere, seppur virtualmente, i visitatori nel fascino dell’ambiente contadino e artigiano della Lombardia del 1920-30”.

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