PARRUCCHIERI PER PASSIONE: LA FELICITÀ NEL SORRISO DEI CLIENTI

Lezioni di lavoro e di vita per gli alunni da Anna Josè Buttafava, titolare di tre saloni. L'iniziativa è stata organizzata in collaborazione con Confartigianato Imprese Sondrio

La sala multimediale del centro di Sondrio del Polo di Formazione Professionale Valtellina dell'Azienda Speciale per la Formazione Professionale della Provincia di Sondrio ha ospitato stamane un incontro con Anna Josè Buttafava, parrucchiera da quarantacinque anni, già presidente del Gruppo donne di Confartigianato, titolare di tre saloni in provincia di Lodi. Ad assistere all'iniziativa, organizzata in collaborazione con Confartigianato Imprese Sondrio, gli alunni dei corsi per acconciatore e per estetista. In apertura, il direttore Marilj Giugni ha dato il benvenuto all'illustre ospite, invitando i ragazzi ad approfittare dell'occasione di poter ascoltare dal vivo una professionista di successo. Barbara Pilatti, presidente del Gruppo donne artigiane della provincia, e Paola Triangeli, presidente della categoria dei parrucchieri, hanno introdotto l'incontro, uno dei tanti che l'associazione di categoria organizza sul territorio, in particolare nelle scuole, per favorire il confronto tra mondo delle imprese e dell'istruzione.

La Buttafava è partita dalla porta rossa che dà il titolo al suo libro, quella del salone di Elizabeth Harden di Milano nel quale ebbe inizio la sua carriera, dopo cinque anni di apprendistato in un piccolo negozio della provincia di Lodi. Quello che, a 13 anni, era soltanto un mestiere come un altro, che non aveva realmente scelto, si trasformò in una grande passione: un lavoro incredibile perché in pochissimo tempo consente di cambiare aspetto a una persona, regalandole attimi di gioia, ha detto. La porta rossa come metafora delle porte che si aprono e si chiudono: le scelte, l'impegno, la formazione, l'aggiornamento, la volontà di mettersi in gioco, sempre. E l'importanza di una scuola di formazione professionale, che lei non ha potuto frequentare, che fornisce le basi teoriche indispensabili per la professione, oggi necessarie per elevare una categoria spesso bistrattata. "Noi non ne siamo state capaci - ha ammesso con rammarico - ora tocca a voi". Il discorso è andato al luogo comune della 'sciampista', del negozio di parrucchiera come luogo prediletto per il gossip, per fare l'esempio dei suoi saloni che propongono alle clienti una libreria ben fornita e specchiere multimediali che, durante i momenti di posa, si trasformano in touchscreen per navigare e informarsi. L'associazionismo, alla quale si è avvicinata vent'anni fa, le ha consentito di crescere e di aprirsi, di trovare idee e stimoli. Il premio Famiglia Lavoro di Regione Lombardia ha attestato la sua attenzione nei confronti della conciliazione: "Lavoro con le donne da tante anni - ha detto - molte di loro sono mamme, ho cercato di aiutarle allestendo una stireria professionale, offrendo loro un servizio pratico. È stata una grande soddisfazione ritirare il premio vicino a manager di grandi multinazionali".

Alle ragazze presenti, in netta maggioranza, solo tre i maschi che frequentano i corsi, ha dato due consigli: parlarsi tra colleghi, confrontarsi per crescere insieme, puntare sulla curiosità, la cosa più bella che una persona possa avere. Lei, che ha iniziato a lavorare senza avere la licenza media, divenuta un'avida lettrice, ha citato Paulo Coelho e il suo romanzo "Il cammino di Santiago", ma anche il poeta Gibran. Ha raccontato le sue esperienze a teatro, a Miss Italia e al Festival di Sanremo, impegni che ha assunto pur temendoli, perché "aiutano a crescere". Ha confessato che più che le spose, per le quali si è fatta un nome, lei ama pettinare le bambine per la loro Prima comunione, "perché parlano con gli occhi".

L'augurio finale ha rivelato ancora di più il personaggio: "Vi auguro un futuro ricco di soddisfazioni, quelle vere, cioè essere soddisfatti di se stessi. Perché non c'è cassetto che paghi la felicità negli occhi della cliente".

Infine le parole del presidente di Confartigianato Imprese Sondrio Gionni Gritti, che ha consigliato agli alunni presenti di sfruttare ogni attimo del loro corso professionale per coglierne ogni stimolo, per fare tesoro dei consigli, per sviluppare idee per lavorare insieme.

Dalla provincia