PROTEZIONE CIVILE DI TIRANO, UN'ESERCITAZIONE CHE RIDÀ DIGNITÀ AD UN PEZZO DI STORIA, IL FORTE SERTOLI A CANALI, SOPRA TIRANO

Certo il valore della Protezione Civile che in provincia conta oltre un migliaio di volontari, la si nota in modo eclatante in occasioni drammatiche come il recente terremoto in Abruzzo, ma spesso questo "corpo" che, come nel caso del gruppo di Tirano, si ispira e fonda le proprie radici nello spirito degli Alpini, si distingue anche per altri lodevoli interventi.

Ultimo in ordine di tempo il completamento della bonifica del forte Sertoli in località Forte - Canali sopra Tirano. Si tratta di un forte costruito nel 1910 e posto a difesa di un eventuale attacco proveniente dalla Valposchiavo, non tanto per timore della Svizzera, quanto di un possibile aggiramento degli Austro-ungarici che dallo Stelvio avrebbero potuto sfondare le linee e passare dalla Val Viola e poi dalla Valposchiavo per entrare in bassa Valtellina.

Un forte "gemello" di quello di Oga in Valdisotto, dotato di 4 postazioni per canoni con una gittata di circa 10 chilometri, a presidio di un area che andava da Teglio al Mortirolo.

Il Forte è stato attivo nel periodo della Prima Guerra Mondiale ed aveva una guarnigione di circa 120 uomini, dismesso negli anni successivi è tornato attivo nel periodo fascista e fino alla Seconda Guerra Mondiale. Con la fine del conflitto è stato abbandonato e purtroppo saccheggiato di ogni bene, dagli arredi alle materie prime (metalli, legno, cablaggi), per poi quasi perdersi inghiottito dalla vegetazione del bosco.

Il recupero dell'area è iniziato, sempre grazie ai volontari della Protezione Civile lo scorso anno e il grosso della pulizia esterna al complesso ed interna è stata completata lo scorso fine settimana dal 12 al 14 giugno 2009.

Oltre 60 i volontari dei gruppi di Protezione Civile degli Alpini da Tirano all'alta valle, coadiuvati da una ventina di volontari provenienti da fuori provincia, dal varesotto e dalla brianza, che hanno voluto sposare l'iniziativa.

L'intervento si è presentato come una vera esercitazione di Protezione Civile, è stato allestito un campo base con le tende per i volontari, supporto medico, centro comunicazioni, il tutto per simulare anche nelle dinamiche operative gli interventi che abbiamo visto anche recentemente in televisione.

Grazie al supporto della ditta Giacometti, specializzata nel taglio boschi, è stato inoltre possibile asportare numerosi alberi di alto fusto, alla fine delle tre giornate sono stati oltre 4000 i quintali di materiale, tra vegetazione ed altri scarti, recuperati.

Il Forte Sertoli ha così ripreso parte della sua dignità ed anche se ha ancora l'aspetto un po' triste della nave incagliata e abbandonata, si tornano però ad ammirare le possenti mura, il vasto fossato difensivo, le forme mimetiche della struttura, il tutto nella speranza che si possa ulteriormente valorizzare, magari con progetti mirati per le scuole.

Una prima collaborazione c'è già stata, grazie al lavoro dei ragazzi delle scuole professionali di Tirano è stato realizzato un cancello che ha lo scopo di mettere in sicurezza il ponte levatoio. Non si nasconde l'ambizione di poter accedere con un progetto ampio e ben definito a fondi pubblici grazie alla nuova legge regionale che vuole valorizzare i beni culturali in Lombardia.

Un sentito ringraziamento va ai volontari che hanno impegnato energie e passione nei tre giorni dell'esercitazione da parte del presidente del gruppo ANA di Tirano Mario Rumo e dal responsabile del gruppo di Protezione Civile Eugenio Battaglia.

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