Anniversario del 25 Aprile. Il messaggio del Prefetto dr. Scalia
Anniversario del 25 Aprile. Così il Prefetto
Oggi 25 aprile è una giornata di festa, che appartiene a tutti gli Italiani amanti della libertà, una giornata di ricordo, ma soprattutto di impegno per il presente e per il futuro. Perché non faremmo fino in fondo il nostro dovere di cittadini, non saremmo buoni genitori, se non riuscissimo a trasmettere alle nuove generazioni il messaggio fondamentale del 25 Aprile, che ci ricorda che la libertà e la democrazia, ottenute grazie al sacrificio di tante ragazze e tanti ragazzi, 72 anni fa, non sono un dono che si riceve una volta per sempre: sono beni che vanno difesi, custoditi e valorizzati incessantemente partecipando attivamente ogni giorno alla vita sociale. E’ positivo ritagliare un’ora al giorno del nostro tempo per fare qualcosa di utile agli altri e all’Italia; aiutare chi ha bisogno, gli anziani e le fasce deboli della società, tutelare uno spazio verde, impegnarsi in un’associazione di volontariato.
Se ciascuno di noi facesse questo, la nostra società sarebbe migliore, più armoniosa, più giusta. Saremmo tutti più consapevoli della nostra Costituzione.
E poi le Istituzioni, vanno anch’esse difese ogni giorno e va sempre mantenuta viva la memoria perché ciò che è successo serva da monito perché non debbano più ripetersi gli orrori della guerra.
L’Italia è molto cambiata da quell’Aprile del 1945: ha conquistato nuovi diritti, ma c’’è ancora tanto da fare per rimuovere le diseguaglianze e le ingiustizie sociali, nel rispetto dell’articolo 3 della Costituzione che impegna la Repubblica a rimuovere gli ostacoli sociali, che impediscono il pieno sviluppo della persona.
Anche l’Europa non è più quella del 1945: è un continente unito, senza più conflitti interni per la prima volta nella storia dopo secoli di guerre. Un continente che si è affermato perché ha messo al centro i diritti. Ma spesso l’Europa è vista come un’entità distante perché non sembra dare e a volte non dà risposte univoche ed efficaci ai nostri giovani, e non riesce neanche a trovare le soluzioni alle grandi sfide globali.
Serve più coraggio per andare avanti, verso nuovi orizzonti capaci di essere al passo con i tempi e con le aspettative dei più. In un momento così non possiamo stare a guardare. Ci vuole più lavoro, più crescita, più ricerca, più innovazione. Tutto questo può essere alla base della nuova Europa.
Il Prefetto Scalia