L’intervento dell’Associazione Bellezza&Benessere dell’UCT di Sondrio

La categoria auspica una normativa che faccia ordine nei servizi primari alla persona

23 dicembre 2020 – Non è semplicissimo districarsi tra il variare cromatico delle zone – gialla, arancione e rossa - e i conseguenti divieti e distinguo introdotti dal Decreto di Natale, che ha istituito i ‘giorni rossi’ validi per tutta Italia. «I centri estetici – afferma Nadia Muffatti, presidente dell’Associazione Bellezza&Benessere, attiva all’interno dell’Unione del Commercio e del Turismo - si adeguano, con professionalità e senso di responsabilità, e sono pronti a rispettare il nuovo calendario delle chiusure nei giorni dal 24 al 27 dicembre e il 31 dicembre, e poi dall’1 al 6 gennaio compresi, dopo aver affrontato un precedente lungo stop e aver rimesso in moto le proprie attività, come sempre in tutta sicurezza. Non capiamo, tuttavia, il balletto dei codici Ateco con il perdurare del distinguo tra centri estetici e i parrucchieri, in quanto anche le nostre realtà svolgono un servizio alla persona. Tale discrimine fa riferimento a un aspetto normativo che francamente confidavamo potesse essere superato».

«I centri estetici – ricorda la presidente Muffatti - potranno riaprire nei giorni lavorativi che intercorrono tra una festa e l’altra ossia il 28, 29 e 30 dicembre e il 4 gennaio. Sono questi i giorni in cui in tutta Italia scatterà la zona arancione e quindi anche le nostre attività potranno accogliere i clienti, i quali si potranno pertanto spostare per raggiungere la propria estetista senza alcun problema, anche se risiedono in un comune diverso».

L’auspicio, da parte dell’Associazione Bellezza&Benessere è che «da gennaio in avanti si possa finalmente avere maggiore chiarezza sulle riaperture e che si riesca a superare la politica dei lockdown a intermittenza, difficili da gestire per attività come le nostre».

«Anche le nostre imprese hanno bisogno di certezze e di provvedimenti seri – conclude la presidente Muffatti – ben diversi da assurde ‘trovate’ come per esempio la lotteria degli scontrini, che non apprezziamo per nulla, in quanto chiede alle imprese che come le nostre devono subire le restrizioni delle chiusure di affrontare spese anche consistenti per adeguare registratori di cassa e gestionali. Un simile atteggiamento lo abbiamo riscontrato tutte le volte che ci hanno domandato di investire in sicurezza e poi ci hanno imposto di non riaprire. Ci auguriamo che con il nuovo anno le richieste delle nostre imprese possano essere ascoltate».

L’intervento dell’Associazione Bellezza&Benessere dell’UCT di Sondrio

La categoria auspica una normativa che faccia ordine nei servizi primari alla persona

Paola Gugiatti

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