“In provincia 40 immigrati. Sertori mette sotto accusa il Ministero
“Non entro nel merito delle responsabilità politiche che hanno portato all’arrivo di 2.500 immigrati in Italia. Rispetto alle modalità con cui “questa emergenza” è stata gestita, invece, devo esprimere tutta la mia contrarietà e il mio disappunto. Questo è il risultato di una politica scellerata priva di buon senso e di metodo”. Questa la reazione del presidente della Provincia, Massimo Sertori, rispetto alla notizia dell'arrivo previsto comunicato solo pochissime ore prima! - di 40 immigrati provenienti dall'Africa.
“La gestione di questi improvvisi e non meglio definiti arrivi - spiega Sertori - sarà interamente gestita dalla Prefettura, dove si è tenuto un incontro. Attualmente non sappiamo se si tratti di profughi, tanto meno da quale Paese dell'Africa arrivino, non sappiamo in percentuale quanti uomini e donne vi siano, né se vi siano bambini. Quel che è dato sapere è che ad ogni provincia state destinate 40 persone senza alcun criterio rispetto alla capacità di accoglienza di ogni singola realtà. Senza, dunque, fare alcuna distinzione per esempio fra la provincia di Sondrio che conta solo 180.000 abitanti e altre che ne contano milioni. Nonostante la pregressa e positiva esperienza, i risultati della quale erano stati giudicati ottimi, in questo specifico caso il Ministero ha agito e sta agendo con irresponsabile superficialità. Qualche anno fa, infatti, anche la Provincia di Sondrio, in occasione dell'emergenza profughi del Nord Africa, aveva gestito sul territorio, grazie ad un preciso e ben strutturato gruppo di lavoro, coordinato per quanto riguardava i contingenti dalla Prefettura di Milano, una specifica e mirata accoglienza, i problemi erano stati affrontati con logica e buon senso anche rispetto al numero di persone che ogni singola comunità era in grado di ospitare”.
Durante la riunione in Prefettura è stato riferito che i 40 immigrati in arrivo saranno ospitati in 3 strutture alberghiere e in un centro di assistenza, rispettivamente nei comuni di Delebio, Cosio, Tirano e Sondalo.