PASQUA. QUEL LUME PER LA PROCESSIONE DEL VENERDI' SANTO. DAL SACRO AL PROFANO: LA RESURREZIONE DI ALITALIA
SACRO: Processione a Sondrio
Grande concorso di fedeli per la tradizionale Processione del Venerdì Santo a Sondrio, dalla Collegiata dei SS. Gervasio e Protasio lungo le vie XXV Aprile, Trieste, Fiume, Piazzi Cesura, Piazza Campello. Non la moltitudine di un tempo, quando la sera chiudevano i bar, i cinematografi, persino il night e la gente esponeva alle finestre tappeti o altro con, chi li aveva, lumini accesi, ma in numero comunque considerevole dati i tempi.
Mi ha colpito quel lume, l'unico lungo il percorso, a una finestra dell'ultimo edificio di Via Trieste, angolo Via Fiume. Uno solo. Una lampadina forse. Rimpianto per il tempo in cui colpiva semmai una casa con le finestre senza segni di omaggio al Cristo morto che passava davanti? No. Il contrario. Quasi un simbolo di una fiaccola che resiste, che non si spegne. Il testimone per le generazioni che seguono, per quelle che verranno.
SACRO: Tradizione cristiana evanescente
Un segno della perdurante validità dei valori, come quello della partecipazione alla processione, con il lume della speranza non possono far dimenticare come evanescente appaia la tradizione cristiana nella società odierna. Ci si occupa, e preoccupa, tanto degli altri al punto di incredibili rinunce (basti pensare al Gesù Bambino sfrattato da molte scuole così come il Presepio, e si lascia indietro quello che conta se vogliamo continuare ad essere comunità, aperta sì, ma comunità con il suo patrimonio ideale, con le sue tradizioni, Al punto da vedere negate, contro la storia, nella Carta fondamentale dell'Europa le radici cristiane.
Crisi involutiva inevitabile? No. Sempre che si prenda coscienza dei veri termini del problema che vanno oltre la sfera meramente religiosa.
SACRO : Il caso del Belgio.
Ad un affievolimento massiccio del sentire religioso in quasi tutto l'Occidente corrisponde un'accentuata intensità altrui, in particolare dei musulmani. Abbiamo tempo fa citato una risposta avuta in Tunisia mentre si andava verso il deserto dalla guida, colta, che ci accompagnava. Alla domanda sullo spirito religioso la risposta era stata, da sunniti e non sciti, che il 20% erano i praticanti e l'80% credenti. Europa: il 20% di praticanti può essere un dato realistico per i cattolici. La differenza è che il resto non è affatto di "credenti" bensì in gran parte di agnostici e di pigri.
Prima o poi ci si accorgerà che in questo modo le cose non andranno affatto bene. Dipende da quanto se ne prenderà contezza, cattolici e laici Prendiamo il caso del Belgio, forse punta avanzata ma con gli altri Paesi mica molto indietro.
Da un sondaggio di „La libre Belgique" il 12% della popolazione si dichiara di fede islamica. A Bruxelles, un terzo degli abitanti è già musulmano e, si stima, se l'attuale tendenza continua, che dato il differenziale di natalità, raggiungeranno la maggioranza entro 15 o 20 anni".
PROFANO: A chi deve i soldi Alitalia?
Passiamo al profano, e che profano! Passiamo all'Alitalia.
Ci è venuto un piccolo dubbio. Chi sono i creditori? Evidente infatti che per loro l'operazione Air France va benissimo. Si prendono i loro soldi e del resto non importa proprio un fico secco. C'é chi riporta quel che si mormora sulla vicenda della nostra Compagnia di bandiera , - vero o no lo si vedrà - ossia l'accostamento di tante banche americane creditrici di Alitalia, comprensibilmente tifose della rapida soluzione targata Air France, a futuri eventi nel Fondo Monetario Internazionale, quelli riguardanti una possibile presidenza di un certo Tommaso Padoa Schioppa divenuto lo scorso ottobre Presidente del Comitato Monetario e Finanziario Internazionale (IMFC) del Fmi. Era stato preferito dai 24 membri del Comitato al Ministro delle Finanze del Canadà Jim Flaherty, subentrando a Gordon Brown divenuto Premier inglese
I Sindacati si sono lamentati del silenzio che ha circondato la trattativa. Non c'è come il silenzio, solo fino a un certo punto giustificabile con la natura della trattativa, a favorire la diffusione delle voci, alcune magari anche attendibili a fronte di altre invece chiaramente inattendibili. In fin dei conti non dovrebbe esserci remora a rendere pubblico l'elenco dei creditori.
PROFANO: Scambio italo-francese?
Sovviene il caso delle quote latte di qualche anno fa. Una soluzione penalizzante per l'Italia. Alla contestazione a Mansholt di questa ingiustizia la risposta "ma noi abbiano dato all'Italia Bagnoli", intesa di cui non si era saputo niente e comunque non per il salvataggio dell'ILVA-Italsider ma solo per un breve prolungamento della sua agonia.
E se? E se ci fosse stato uno scambio italo-francese, Alitalia da una parte, ENEL in Francia dall'altra? Può essere fantapolitica, ma il silenzio obbliga a esplorare tutte le possibili vie.
PROFANO: Cimitero industriale
Avevano una importante industria chimica. KO
Avevamo un'importante industria siderurgica. KO o quasi.
Avevano una importante industria elettromeccanica. KO grazie alla follia antinucleare
Non basta. Avevano un primato tecnologico mondiale per i treni a cassa oscillante, detti Pendolini. Venduta l'azienda ai francesi. Parlando di vendite vediamo cosa è successo nel settore della grande distribuzione e nel settore alimentare. I bar e i negozi li vendiamo ai cinesi. I telefonini, settore nel quale siamo al top mondiale per numero di apparecchi e loro uso, li compriamo dall'estero come estera è parte importante della gestione.
Un cimitero.
Vogliamo aggiungere Alitalia, ridotta a Compagnia regionale, iraliana solo nei colori sugli aerei?
PROFANO: Resurrezione della nostra Compagnia di bandiera e non discesa agli inferi
Inutile dire che siamo per una resurrezione della nostra Compagnia di bandiera.
Ci hanno detto tutti, salvo i contrari per ragion politica, che la presenza dei nostri militari nelle varie regioni del mondo è assolutamente indispensabile per un Paese come il nostro ancora il settimo Paese del mondo. E il settimo Paese del mondo dovrebbe lasciare andare la sua Compagnia in mani straniere? Se si facesse un referendum la maggioranza degli italiani si esprimerebbe chiaramente per una resurrezione di Alitalia. Come si fa a non essere di questa idea? A non essere contro l'idea dell'ammaina bandiera sostituendo al Tricolore bianco, rosso e verde sempre un Tricolore ma bianco rosso e blu?
Che poi siano i figli di Berlusconi con quelli di altri a tentare di salvare Alitalia facendola restare italiana è questione che non vediamo proprio perché debba suscitare polemiche.
Ne riparleremo.
Frizziero