09 10 20 L'INTERVENTO NELLA SEDUTA DEL CONSIGLIO REGIONALE DEL CONSIGLIERE BORDONI SUL FUTURO DEL MORELLI

Da Milano, 20 ottobre 2009. Riportiamo di seguito l'intervento del consigliere Giovanni Bordoni, che ha anticipato di pochi minuti l'approvazione all'unanimità da parte del Consiglio Regionale della Proposta di risoluzione n. 24 "Determinazioni in merito al Presidio Ospedaliero "E. Morelli" di Sondalo".

Tale risoluzione prevede che venga attivato un tavolo tecnico/istituzionale che si occupi di individuare una soluzione definitiva inerente il presidio di Sondalo. Nello specifico che: "sulla base di un'analisi comparativa di tutti i fattori morfologici, demografici, sociali, tecnico-scientifici ed economici, (il tavolo) valuti la sussistenza di presupposti giuridici ed economici per la costituzione di un'autonoma azienda ospedaliera e la qualificazione e il riconoscimento come istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS) del presidio ospedaliero E. Morelli di Sondalo".

L'intervento di Bordoni in Consiglio:

«Sig. Presidente, Colleghi,

voglio innanzitutto ringraziare la Commissione III Sanità e Assistenza di questo Consiglio, che ha prodotto una risoluzione all'altezza della complessità e serietà del problema posto dal Progetto di Legge n. 324 di iniziativa popolare, presentato nel giugno dello scorso anno.

La logica bipartisan che ha accompagnato il cammino degli estensori della proposta e la raccolta delle firme a supporto, meritava questo sbocco istituzionale, che è dignitoso nel contenuto e rispettoso dei principi sui quali si regge il governo della sanità lombarda. Ma è anche attento al problema posto dalle persone di un territorio che molto ha dato alla sanità lombarda e nazionale, quando questa aveva da risolvere il grave problema della TBC e non era facile trovare luoghi e comunità disponibili all'accoglienza.

Senza fare inutile retorica e anche senza dimenticare le esigenze che vengono da un'oculata gestione della sanità pubblica, la risoluzione, votata all'unanimità in Commissione, chiede alla Giunta due cose:

• l'attivazione di un tavolo tecnico/istituzionale per individuare una soluzione definitiva per l'ospedale di Sondalo, oggi parte dell'AOVV (l'Azienda Ospedaliera di Valtellina e Valchiavenna);

• l'elaborazione di un'analisi comparativa di tutti i fattori sociali, economici e scientifici che valgano a supportare la sussistenza dei presupposti per la costituzione di un'azienda ospedaliera autonoma e la sua qualificazione come istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS).

Sarebbe buona cosa che queste analisi e queste valutazioni fossero fatte con una logica oggettiva e stringente, senza inquinamenti di stampo elettoralistico.

Non esistono, per questa partita, né trasferimenti possibili di competenze, né rimedi taumaturgici. È bene che questo sia chiaro a tutti.

Questa è la sede in cui, se possibilità esiste per corrispondere alle richieste del territorio, si dovrà deliberare: il Consiglio regionale, su proposta della Giunta.

Dico questo perché non penso giovino alle aspirazioni territoriali divagazioni di sorta e marchiature partitiche di un'ipotesi che, nata bipartisan, potrà trovare sbocco solo in questa logica o, al più, dentro a un'ampia condivisione della maggioranza.

E questo, sia chiaro Assessore Bresciani (alla Sanità, di Regione Lombardia, ndr) senza disconoscere l'importante ruolo che Lei e i Suoi uffici potranno sviluppare nel democratico percorso del tavolo tecnico-istituzionale che la proposta di risoluzione n. 24 ipotizza.

Ciascuno faccia con serietà la sua parte a quel tavolo, evitando demagogia, superficialità e approssimazione: sindacati, istituzioni e Regione. Questo è l'unico modo concreto di dare risposta ai contenuti del PdL 324. E la risposta non potrà che essere seria e responsabile, come seria e responsabile è la gestione della sanità lombarda.

Concludo non con la mozione degli affetti: anche se sono un eletto del territorio, non appartengo alla categoria degli irresponsabili e dei furbi. Quello che chiedo è che l'esplorazione dell'ipotesi prospettata dal PdL e dalla successiva documentazione prodotta non ignori, in termini di disponibilità di considerazione, il contributo di territorio e di popolo che ho prima ricordato, offerto da Sondalo alla sanità del nostro Paese. Nei conti economici, che sono indispensabili, ci sia anche questo fattore che ha pesato per decenni sulla collettività dell'Alta Valtellina e che deve valere quanto meno lo sforzo per corrispondere senza riserve preconcette alla valutazione delle sue richieste».

Dalla provincia