Treni. Noi: ritardi costosi. CISL: manutenzione
Treni. Cogliamo l'occasione, pubblicando di seguito la nota della CISL, per una nostra osservazione critica nei confronti dell'affermazione della d.ssa Cinzia Farisè, secondo cui il 90% dei treni non presenta problemi.
Nessuno in Valtellina ha chiesto di articolare questa analisi, differenziando, su due settori, quello dei locali e quello dei RE per e da Milano. Potrebbe sembrare una discriminazione nei confronti dei primi ma non è così.
Qualche cenno, ovviamente in linea di massima, tenuto poi conto che c'é anche RFI.
I treni Regionali in discesa sono 14.
I Locali una ventina (salvo scorporo in funzione dei feriali e non).
In genere i primi viaggiano con un alto indice di occupazione posti mentre i secondi spesso appaiono desolantemente quasi vuoti.
Un ritardo di 10 minuti su un solo Regionale può voler dire in totale, come base partendo da un numero di viaggiatori modesto e poi a salire, una perdita di tempo globalmente pari ad almeno un paio di giornate intere di 24 ore che poi aumentano in funzione della rotazione fra tratte. Si traduca in €uro e si vedrà quanto contano quei 10 minuti
Un ritardo di 10 minuti su un solo Locale come base ha valori insignificanti.
Ne viene che per una valutazione del disagio non possono essere messi insieme spinaci e carote. La matematica, anzi più semplicemente l'aritmetica, va applicata al nostro caso. Si si cerchi di avere percentuali divise tra Regionali e Locali (e magari anche occupazione posti).
A Prefetto, Provincia, Camera di Commercio, Sindacati, Categorie, Gazzetta di Sondrio Trenord dovrebbe fornire questi dati disaggregati. Può darsi che non vi siano variazioni sostanziali, noi propendiamo invece che non sia così.
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Ed ora la nota della CISL:
La CISL di Sondrio, in considerazione del continuo verificarsi di disagi nel trasporto ferroviario, alcuni veramente pesanti registrati negli ultimi giorni e dovuti a guasti sia del materiale rotabile che dei passaggi a livello, ritiene necessario che Trenord, gestore del servizio di trasporto, e RFI, gestore della infrastruttura ferroviaria, diano indicazioni circa le iniziative intraprese per implementare i servizi di manutenzione indispensabili per eliminare o almeno ridurre le avarie che quasi quotidianamente creano pesanti disagi ai viaggiatori sulle tratte ferroviarie della nostra Provincia.
Ci preme sottolineare che da qualche mese il territorio provinciale ha fatto sentire la sua voce ai vertici delle aziende che gestiscono i servizi ferroviari tramite le iniziative del Prefetto di Sondrio e del Presidente della Provincia, anche con l’apporto delle organizzazioni sindacali e delle associazioni degli utenti, ma, ad oggi, nonostante le rassicurazioni ricevute, soprattutto da Trenord, la situazione non è affatto migliorata.
Attendiamo una risposta precisa da Trenord che indichi quali azioni migliorative, riguardanti la manutenzione, siano state messe in campo o si intendono attivare in tempi brevi per ridurre o eliminare i frequenti guasti, anche per conto di RFI, in quanto le inadempienze di RFI pregiudicano i servizi di Trenord.
Non possiamo certo accontentarci della risposta data ultimamente dall’AD di Trenord, d.ssa Cinzia Farisè, che, alle rimostranze del Prefetto di Sondrio, risponde dicendo che il servizio ferroviario ha raggiunto livelli di eccellenza in quanto solo il 10 per cento delle corse presenta problemi.
Ciò, in pratica, vuol dire che un treno su dieci è inaffidabile in quanto rischia di non arrivare a destinazione. Se dovessimo rapportare tale percentuale al trasporto automobilistico privato, sarebbe come dire che ogni dieci volte che utilizziamo la nostra auto almeno una volta ci tocca “restare in panne”. Non saremmo certo tranquilli!!!….
Il Referente settore Trasporti CISL Sondrio Michele Fedele