Dura la provincia sulla polemica del Corso di “Tecnico dei Servizi Turistici” a Tirano
Corso di “Tecnico dei Servizi Turistici” a Tirano: decisione ponderata dalla Provincia che non accetta minacce né ricatti
“Sono consapevole che ogni scelta, politica o amministrativa, comporta quasi costantemente la soddisfazione di alcuni e l’insoddisfazione di altri. Ma chi ha la responsabilità di amministrare o di governare deve tener conto dell’interesse generale della propria gente e deve avere il coraggio di prendere una decisione anche quando questa dovesse comportare l’impopolarità”. Così il presidente della Provincia Fiorello Provera risponde alla lettera inviata nei giorni scorsi da Linneo Palombi e Bruno Quadrio, rispettivamente presidente del Consiglio d’Istituto e rappresentante dei docenti del Balilla Pinchetti di Tirano con la quale venivano formulati una serie di quesiti relativamente alla delibera con cui la Giunta Provinciale aveva espresso parere negativo all’attivazione del quarto e del quinto anno del corso di “Tecnico dei Servizi Turistici”. Nella missiva il presidente Provera, dopo aver chiarito che il parere della Provincia ha “mero valore consultivo e non vincolante”, richiama la posizione del professor Nicola Montrone, dirigente del Centro Servizi Amministrativi di Sondrio, emanazione del ministero dell’Istruzione, riassunta in una lettera inviata ai genitori degli alunni iscritti. Montrone suggeriva di “lasciare consolidare i corsi già esistenti” anziché “introdurre nuovi indirizzi”, coerentemente con quanto previsto dalla nuova riforma. Nella stessa lettera si precisava che, allo stato attuale, ben 13 studenti, su 21 richiedenti, hanno chiesto l’iscrizione all’Istituto Besta di Sondrio. Inoltre, molti degli alunni che hanno frequentato la classe terza risiedono in località comprese fra Sondrio e Tirano e hanno una maggior facilità di spostamento verso il capoluogo.
La lettera inviata al presidente Provera da Palombi e Quadrio, terminata la parte dedicata alle legittime domande riguardo la decisione assunta dalla Provincia, chiudeva con una poco velata minaccia: “se non ci saranno novità a breve tempo, ognuno dei genitori, al fine di ottenere quello che ritengono un loro diritto, si ritiene libero di pubblicizzare il comportamento dimostrato dalla Giunta Provinciale nell’occasione, interessando le istituzioni, la stampa, onorevoli, sindacati e quant’altro assumendo le iniziative che più riterrà opportune, e tenendo in considerazione il particolare momento temporale”. Un brano che il presidente Provera ritiene “inaccettabile”, anche stante “l’evidente e grossolano riferimento alle prossime elezioni politiche”. La risposta del presidente così conclude: “Queste parole sono indegne di rappresentare neppure gli interessi più legittimi, e sono fuori luogo perché nessun tipo di ritorsione potrà farmi cambiare idea né condizionare una scelta amministrativa che ritengo giusta”. Il presidente Provera ribadisce infine la disponibilità dell’ente a valutare con particolare attenzione le situazioni più difficili cui si fa cenno nella lettera firmata da Palombi e Quadrio che coinvolgono studenti portatori di handicap o particolarmente disagiati dal punto di vista logistico.
CS