DA APRICA: 1) GLI APRICHESI DIVENTANO ATTORI 2) DON MELESI REGALA EMOZIONI
GLI APRICHESI
Aprica come Hollywood, o quasi. Mercoledì sera la sede degli Alpini è divenuta un set cinematografico grazie alla ripresa finale del filmato sulla località, girato dal regista Mario Migliara. I residenti che si sono presentati all’ora prestabilita nella casa delle Penne Nere hanno potuto entrare a far parte della scena che chiuderà il film. Trenta minuti fra prove, ciak e chiusura, presente la sezione degli Alpini, buona parte del Coro Gambuer, alcuni giovani, il vicesindaco Domenico Cioccarelli ed il primo cittadino Diego Plona. La scena ha avuto come trama una cena fra amici, interrotta però dall’arrivo di un ospite inatteso. C’è chi si è calato nei panni del commensale, chi in quelli dell’oste. Alla fine Migliara si è detto soddisfatto. “Siamo ai ciak finali del film - il commento del regista - e guardo con un sorriso già melanconico ai momenti passati tra piste, boschi e montagne intorno all'Aprica. Quando ho pensato a questo progetto mi sono reso conto da subito di voler considerare e far affiorare un concetto artistico del soggetto da affrontare. Qualsiasi mia opera parte da una dichiarazione concettuale. Quando si è parlato di un film in Aprica, mi è subito venuta in mente l'idea di un'anima, una specie di spiritello che entra in corpi differenti e vive il territorio con gli occhi di quell'animale. Gli animali posseduti da questo spirito sono diventati tre; un’aquila, uno scoiattolo e un orso. I loro occhi hanno vissuto dei momenti particolari girovagando per la valle”. E questi occhi hanno osservato gli aprichesi soprattutto nella sera di mercoledì. “Certi momenti, con tutte le loro emozioni, si sono impressi nella pellicola e spero di trasmetterli in ‘Secondo Natura’, il cortometraggio che sta prendendo forma”. Aprica, grazie a questo progetto, sarà il primo luogo di montagna a vantare un film artistico e di promozione nel medesimo tempo, con una sorpresa finale regalata dal paese. “Ringrazio sin d'ora - la conclusione del regista - il sindaco Plona che ha creduto a questa idea e gli aprichesi, generosi e fantastici”. Il film su Aprica verrà presentato sia in paese che a Milano in primavera.
DON MELESI
Costruire un progetto di vita. Questo era il messaggio contenuto nella serata in compagnia di don Luigi Melesi, cappellano del carcere di San Vittore, che venerdì scorso ha raccontato la sua esperienza nella sala grande del Centro congressi di Aprica, catturando l’attenzione del centinaio di spettatori presenti. L’appuntamento è stato proposto da Maurizio Gianola, dirigente dell’Istituto comprensivo di Teglio, nell’ambito di una serie di iniziative che toccano tutto il territorio della Media Valtellina. Il sindaco di Aprica Diego Plona ha così introdotto l’ospite d’eccezione. “Ringrazio l’amico preside Maurizio per questa grande opportunità. Grazie a questo incontro tutti possiamo capire meglio i nostri figli, valutarne gli umori e le passioni. L’esperienza di don Melesi, da 28 anni cappellano del carcere di San Vittore e ancor prima attivo in un centro di rieducazione giovanile, aiuta tutti noi a essere migliori”. Il sindaco non ha nascosto un po’ di amarezza per la scarsa partecipazione proprio dei genitori aprichesi. “Queste assenze un po’ mi deludono perché si tratta di un incontro molto importante, mentre sono felice della presenza di tanti insegnanti dell’Istituto comprensivo”. Don Melesi ha spiegato il metodo per “conoscere i ragazzi” raccontando diversi aneddoti relativi al suo impegno in carcere. Proprio sul carcere ha poi sottolineato la necessità dello spazio riservato alla meditazione, al dialogo effettivo con gli psicologi, ma anche all'ingresso dei cittadini e ad attività che impegnino in modo fruttuoso la mente dei detenuti. “La condizione di vita nelle carceri italiane mette a dura prova il rispetto profondo della dignità umana. Il sovraffollamento, la carenza di fondi sufficienti, rendono difficile l'impegno del personale carcerario, diventano occasione di violenza e di disperazione, sono spesso una pena aggiuntiva alla pena da scontare per chi è detenuto”. A fine serata il primo cittadino ed il parroco di Santa Maria don Romano Trabucchi si sono complimentati con don Melesi. Plona ha poi detto di voler regalare a tutti i genitori e le giovani coppie di Aprica la registrazione video dell’intervento.
Marco Quaroni