MOLTENI SINDACO. FAGGI CON ONORE. ADESSO I PROBLEMI. UNA COSA E' COMUNQUE INCONTROVERTIBILE: LE NOSTRE PREVISIONI, CENTRATISSIME E NON SOLO QUELLE NUMERICHE MA ANCHE QUELLE POLITICHE CHE RIPROPONIAMO (ore 17.24 del 28 OC)
I numeri
Intanto quelli che contano:
Alcide Molteni scende dai 7106 del primo turno ai 6773 che però sono il 54,16% (tanti quelli che non sono tornati a votare).
Aldo Faggi ovviamente sale prima essendo sette i candidati-Sindaco e arriva al 45,84% con i 5733 voti ricevuti.
Buon lavoro a tutti.
Poi altri, quelli che non barano. Avevamo fatto le nostre previsioni. Articolate e in dettaglio. Dalla prima forbice tra il 48 e il 53% per Molteni indicando anche verso il 55 se fosse stata elevata l'astensione dal voto. Se occorre faremo un'analisi. E anche in sede di spoglio abbiano dato indicazioni senza sbavature. Il 55.73 dell'ultima proiezione era in quel momento reale.
Sia consentito di dichiararci pienamente soddisfatti. La Gazzetta di Sondrio dimostra ancora una volta di essere utile a tutti. Un grazie a chi ha collaborato e a quelli che ci hanno seguito in diretta.
La politica
Detto dei numeri e delle statistiche ci sarebbe da dire della politica. Non è semplice, come non è semplice il compito del nuovo - si fa per dire, per cui diciamo il "ritornato" - Sindaco.
Ha un forte consenso che è personale e non politico perché nonostante lo schieramento di ben 210 candidati nelle sei liste che lo sostenevano il centro sinistra con la sinistra ha poco più di un terzo di consensi in città. Due gli aspetti principali:
Le difficoltà per il nuovo Sindaco
1) C'è un bel dire che si tratta di elezioni amministrative ecc. ecc. ma Sondrio non è Pedesina o Spriana e neanche Teglio o Berbenno, rispettabilissimi Consiglio dove però l'elemento politico.partitico è meno importante. Un esempio: se sul tavolo della muova Amministrazione arriva il problema della cosiddetta moschea di Via Mazzini non si può sfuggire il problema dando il carattere di una scelta amministrativa o dicendo che tocca agli uffici decidere, per giunta con il fantasma dell'inevitabile referendum davanti…
2) L'isolamento politico. C'è un bel dire che si tratta di aspetti istituzionali e quindi che deve esserci una collaborazione sotto questo profilo. Certamente nessuno, quale sia la tessera che ha in tasca, antepone gli interessi politico-partitico a quelli istituzionali ma è evidente che una difficoltà c'é.
In Valtellina. C'è la politica sanitaria per la quale il Presidente della Conferenza sei Sindaci è il Sindaco di Sondrio. Ci sono le cose d'interesse comune per le quali tutti gli altri responsabili istituzionali sono di diverso colore politico. C'è il Piano di Governo del Territorio per il quale il Comune capoluogo ha disperato bisogno della collaborazione sovracomunale.
Fuori provincia. In Regione ci sono Bordoni e Formigoni. A Roma ci sono Crosio, Della Vedova, Del Tenno, Tremonti
Molteni non legge molto
Il Sindaco non legge molto. Se lo facesse avrebbe preso carta e pena, o meglio il computer, e colto l'occasione di scrivere alla Gazzetta di Sondrio e dire la sua dopo la pagina su "La Provincia di Sondrio" del 14 agosto scorso, "Istruzioni per il nuovo Sindaco", anche perché gli poteva far comodo, ed oggi molto di più, qualcuna di quelle proposte innovative sull'attività del Comune ed in particolare del Consiglio Comunale che avevamo indicato. Deve comunque muoversi a passi felpati, fin dai primi passi. Nella formazione della Giunta non ha grossi problemi. Mentre si snocciolavano i risultati elettorali qualcuno rivendicava per Sondrio Accesa - peraltro determinante per il successo - il vicesindaco; qualcun altro obiettava su un certo tipo di rappresentanza interna al PD. Altri ancora manifestavano seri propositi per l'ASM. Eccetera. Futilità. I problemi reali per Molteni sono ben altri! Vedremo.
Faggi
L'altra volta, quando il cammino verso la Stua di Palazzo Pretorio sarebbe stata se non una passeggiata comunque una camminata tranquilla, Faggi non ne ha voluto sapere di candidarsi. Lo ha fatto questa volta nelle peggiori condizioni, come nel seguito documenteremo. Onore al merito. In Consiglio autorevolezza da una parte, autorevolezza dall'altra. Il risultato negativo non ne sminuisce affatto la figura dato che se non si è arato il terreno e non lo si è seminato per tempo, non si può pretendere di avere un adeguato raccolto. Aratura e semina non dipendevano da Faggi.
C'è chi non legge per niente: il centro-destra
C'è chi non legge per niente: il centro-destra. O se legge non ci riflette sopra, o se ci riflette non smuove le acque, o se smuove le acque non incide, non scuote, vittima di un'afasia che paralizza.
Quello che è successo a Sondrio quando Molteni era già di fatto in campagna elettorale, nella migliore delle campagne, quella senza avversario, a preparare sei liste, sei, a contattare centinaia di persone direttamente, ad mettere a frutto la sua indubbia popolarità.
Ma cosa ci sarebbe stato da leggere? Quantomeno quanto andavamo scrivendo, - e di cui saremo un istruttivo sunto - all'insegna di un dato di fondo. Avevamo infatti ripetutamente scritto, dimostrandolo, come il Centro-sinistra non potesse vincere, anche con la ri-candidatura Molteni. I risultati alle politiche lo stradimostrano. Avevamo però sempre aggiunto, dimostrandolo, come il Centro-destra potesse perdere. Sic. Vediamo.
La sconfitta del centro-destra indicata il 30 novembre scorso
Sul n. 33 de "La Gazzetta di Sondrio" in data 30 novembre 2007 l'editoriale dal titolo "COMUNE DI SONDRIO: PERCHÉ IL CENTRO DESTRA STA ANDANDO VERSO LA SCONFITTA
a) Premessa Roma - b) Premessa Sondrio - SONDRIO CENTRO SINISTRA: 1) Sondrio Democratica e Molteni, 2) SD - PD - Margherita, 3) Schena - 4) Gelo, 5) E, buona pesa, anche la grana del coordinatore provinciale PD - 6) Grana destinata a rientrare. Già, ma come? - SONDRIO CENTRO DESTRA - A Sondrio elezioni certe, a Roma elezioni incerte - 1) Il Centro-sinistra da solo non può vincere - 2) Il Centro-destra sta costruendo la sconfitta con le sue mani - 3) In politica mai dire mai
1) Il Centro-sinistra da solo non può vincere…
2) Il Centro-destra sta costruendo la sconfitta con le sue mani
Diminuito il vantaggio, che c'era, derivante dalla situazione nazionale il Centro-destra rischia fortissimo per la situazione locale.
In altri termini sta costruendo la sconfitta con le sue mani.
Siamo a dicembre. Il principale Partito, Forza Italia, sarà in grado di muoversi dopo il congresso in teoria alla vigilia di Natale, in pratica a gennaio quando cioè si è già entrati in pre-campagna elettorale. Quando cioè lo schieramento dovrebbe essere già delineato, qualche idea sul candidato-Sindaco vagliata, con alcune persone di buona volontà e di adeguata competenza già al lavoro per definire il programma da presentare ai sondriesi. Un compito quest'ultimo reso più difficile questa volta da rilevanti oggettive difficoltà sia del Comune che della città. C'è chi confida nell'intervento esterno, delle segreterie regionali (anche se a Sondrio ci sono i Popolari Retici che non rispondono certo a Milano). Ma potrebbe bastare? Un moderato DOC definiva nei giorni scorsi, allargando le braccia sconsolato, "e con questa armata Brancaleone pensiamo di conquistare il Comune?". Il suo riferimento, seppure popolarescamente eccessivo, era alle polemiche che continuano ad esserci all'interno dello schieramento. Appare evidente a chiunque che la cosa essenziale per vincere per il Centro-destra sarebbe la compattezza.
Questa non c'è.
Non solo, si appalesano giorno dopo giorno le difficoltà a ritrovarla.
Il temerario. Non è finita. In una situazione di questo genere chi è infatti il temerario che si può azzardare ad impegnarsi in prima persona? Quand'anche venisse superata positivamente la prova elettorale quale garanzia potrebbe avere che sopiti i dissensi in vista del voto non si ricomincerebbe subito dopo?
Sul n. 1 de "La Gazzetta di Sondrio" in data 10 gennaio 2008 avevano pubblicato un articolo dal titolo: "SONDRIO: FERVORE DI ATTIVITÀ E DI INIZIATIVE PER LE ELEZIONI COMUNALI DI PRIMAVERA. Non è una elezione qualsiasi - Grande movimento? - Non è tutto smog - Centro-destra e Centro-sinistra - Ci sono anche i problemi…
Un brano:
"Centro-destra: Radio scarpa informa che lo stallo nel centro-destra persiste. FI, AN, UDS, Retici da una parte e Lega dall'altra. Questione da addetti ai lavori. Come diceva infatti un "azzurro", l'indagine de "Il Sole 24 Ore" sul gradimento dei Presidenti di Provincia ha visto il sen. Provera sostanzialmente stabile, al 63,5%. Un punto in meno rispetto all'anno prima, il che significa che la rottura fra i quattro partiti e Lega, con aspra polemica anche contro il Presidente della Provincia, non ha inciso sull'elettorato. Questa sua osservazione porta a una sola conclusione e cioè che se il centro-destra trova la quadra si verifica quanto ripetutamente il nostro giornale ha scritto. Il centro-sinistra di per sé non ha i numeri per vincere; il centro-destra può perdere (salvo che ai suoi errori non si aggiungano quelli dei competitori). E' arrivata una domanda, diciamo, "strana": che vale la pena di riportare: ma c'è proprio l'impegno delle segreterie provinciali per cercare una soluzione?
E poi sul n. 3 del 30 gennaio di quest'anno l'articolo: "MOLTENI: "FARO' IL SINDACO", E L'AIUTO GLI VIENE DAL CENTRO-DESTRA - Locandina - Centro-sinistra - Centro-destra - Ci sono anche gli altri
Su una locandina davanti alle edicole si legge a caratteri cubitali una dichiarazione di Molteni: "Farò il Sindaco". In effetti le sue azioni stanno salendo, in casa PD innanzitutto ma anche fuori. Lui è già in campagna elettorale dato che l'eventualità delle primarie è lontana ma se anche vi fossero ormai acquisterebbero valenza se non di finzione quasi. Parte con due vantaggi. Sa di avere alle spalle, al dunque, tutto lo schieramento. Non basterebbe ma per fortuna del centro-sinistra soccorre l'inconcludenza del centro-destra, intesa come difficoltà a recuperare l'unità. Secondo aspetto non ha il competitore. Ogni giorno che passa questo aspetto pesa anche per i contatti che chi c'è , Molteni, può avere impegnando persone che magari, vi fosse un'alternativa e ovviamente un'alternativa autorevole e credibile, potrebbe diversamente orientarsi.
Centro-destra
Detto questo andiamo a vedere il centro destra che, abbiamo ripetutamente sostenuto, ha in mano sua, analizzati i numeri di base, il destino elettorale del Comune di Sondrio. Se infatti il centro-sinistra non può vincere è invece vero che il centro-destra può perdere e oggi è per la verità incamminato in proposito su una buona strada. Per vincere avrebbe bisogno, oltre che di un candidato autorevole ancor oggi da indicare, della sua compattezza e anche di un dialogo con i nuovi gruppi in movimento (Sondrio Accesa, Sondrio Liberale, Sondrio Unita, Il Risveglio di Sondrio. E poi c'è la Destra di Romualdi e Violante). L'unità non c'é. Nel primo incontro di lunedì 21 gennaio - con qualche mese di ritardo rispetto alle esigenze politiche - i Retici non hanno partecipato precisando per lettera che non si siedono allo stesso tavolo dove è presente la Lega. Qualche giorno dopo il segretario dell'UDC Aili è intervenuto sulla stampa con una posizione simile, forse anche più dura. Essendo già febbraio i tempi per recuperare un discorso comune appaiono non stretti ma strettissimi. E' più facile che un dromedario passi attraverso il buco della serratura che il centro-destra ritrovi l'unità che in ogni caso non sembra, detto per inciso, essere obiettivo comune. Osservava sconsolato una sorta di filosofo nei consueti capannelli in Piazza Garibaldi, parte non recintata, che nel centro-destra sembra ci sia chi ha l'obiettivo di poter dopo le elezioni tuonare sulle cause della sconfitta piuttosto che non cercare di vincere…
In altri termini Molteni avrebbe difficoltà a vincere ma l'aiuto che il centro-destra, sia pure involontario, gli sta dando con la sua inconcludenza può risultare determinante.
Chi è causa…
Non eravamo fuori strada, e molto in anticipo, nei commenti, no?
Vediamo di riferire qualche scampolo di quelli odierni, durante lo spoglio.
In Comune ne abbiano sentiti di commenti coloriti! Legittimamente euforici da parte di vincitori, con le orecchie basse i perdenti. Ma anche recriminazioni ("ci hanno fatto ritardare e poi un partito è sparito dal Consiglio, l'altro da otto consiglieri si è ridotto a uno…"; pittoresca l'affermazione "maledetto teleriscaldamento!"; minaccioso l'altro: "qualcuno vada a casa"; costruttivo, filosoficamente, un altro: "occorre rimboccarsi le maniche". Sull'altro versante c'è chi ha la sua rivincita: quelli dell'Arcobaleno. Ce l'hanno con i capi nazionali per il disastro politico e contrappongono proprio Sondrio dove hanno determinato la vittoria entrando in forze in Consiglio. In ogni caso soddisfatti quelli delle liste civiche. Nuova esperienza, per loro il vero esame viene adesso
La realtà
La realtà vera è che si è appalesata la mancanza della politica e non solo nello schieramento perdente. I partiti non sono più il tramite, costituzionale, fra comunità e Istituzioni, e non sarà semplice risalire la china.
Una soluzione
Le Istituzioni devono essere alimentate. Dalla cultura, dalla partecipazione. In assenza d'altro quantomeno il Governo-ombra a Sondrio cercherà di svolgere azione di supplenza con le sue proposte e i suoi suggerimenti. Per tutti, maggioranza e opposizione. Pronto a tirarsi indietro se i Partiti riprenderanno il loro posto.
Alberto Frizziero