NIENTE SOLDI PER LA SS38. PER L'ECOMOSTRO MAGLIE-LEUCA, E ALTRE COSE PUGLIESI, SI' 12.1.20.16

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Per la ripresa occorre sbloccare opere ferma, fare investimenti, creare occupazione oltre che migliorare il quadro infrastrutturale del Paese. Ci siamo sentiti dire che per questo bisogna privilegiare le opere cantierabili, quelle cioà che in cpoco tempo siano in grado di aprire i cantieri. Oggi, 20 gennaio. Riunione al CIPE con, in particolare, le conclusioni che seguono.

Soldi a bizzeffe per Vendola & C.

Le decisioni: confermati i 790 milioni di euro per l'asse ferroviario Napoli-Bari-Lecce/Taranto; i 200 milioni di euro per la Potenza Foggia; i 135,5 milioni di euro aggiuntivi per il raddoppio della SS 275 Maglie - Leuca stanziati con la Delibera Cipe di luglio 2009; i 33,6 milioni di euro per la Piastra portuale di Taranto. Confermati anche i fondi destinati alle Regioni per interventi contro il dissesto idrogeologico, che fanno arrivare in Puglia 175,5 milioni di euro; i finanziamenti per messa in sicurezza e costruzione di edifici scolastici.

Contento certo il Governatore della Puglia Vendola che non potrà non manifestare la sua gratitudine al Governo. Contento anche il suo predecessore, e poi Ministro, Fitto.

Contento D'Alema che è di Gallipoli.

L'avvio dei lavori? Alle calende greche

Si tratta di opere il cui avvio dei lavori andrà, come si suol dire, alle calende greche per dirla con l'imperatore romano Augusto inventore di questa locuzione entrata nel linguaggio corrente di molti Paesi. Opere che non vedranno certo aprirsi rapidamente i cantieri come invece sarebbe stato possibile per le tangenziali di Morbegno, e poi, di Tirano.

Uno scandalo!

Riteniamo semplicemente scandaloso l'aver privilegiato, con 135,5 milioni di euro aggiuntivi, il raddoppio della SS 275 Maglie - Leuca stanziati con la Delibera Cipe di luglio 2009. "L'intervento - sottolinea il Presidente dell'Anas Vincenzo Pozzi - consiste nell'allargamento e nella messa in sicurezza dell'attuale collegamento. La nuova strada appartiene all'itinerario Lecce-S. Maria di Leuca, collega il basso Salento alla rete principale nazionale ed in particolare al corridoio di interesse nazionale Adriatico-Lecce, Brindisi, Ancona (ma via Gallipoli c'è già !!!!!!!! - ndr). I lavori sono necessari perché l'arteria non soddisfa più i livelli di sicurezza richiesti e la sua larghezza è insufficiente ad assorbire i volumi di traffico".

.Non ci sono soldi per noi, per le tangenziali onde evitare le gravi strozzature di Morbegno e Tirano con quello che c'è a monte, passi alpini e valichi di confine compresi. Ci sono per questa SS 275, per portare la gente a S. Maria di Leuca con quattro corsie.

Ci sono per una strada dall'iter tormentatissimo, partita nel 2001 (!), definita " Ammodernamento S.S.275 Tratta Maglie-S.Maria di Leuca: 1) SS. 16 dal Km 981+700 al Km 985+386; 2) SS. 275 dal Km 0+000 al Km 37+000" in provincia di Lecce, comuni Alessano, Andrano, Botrugno, Castrignano del Capo, Gagliano del Capo, Maglie, Melpignano, Montesano Salentino, Muro Leccese, Nociglia, San Cassiano, Scorrano, Surano, Tiggiano, Tricase.

Ci sono per la terza strada che raggiunge Leuca.

Una é quella tradizionale, la 275, via Maglie-Alessano

La seconda è qquella panoramica, lungo la costa

La terza é la più moderno e più rapida via Gallipoli-Ugento-Presicce

La quarta, da Maglie, passa per Poggiardo-Andrano.

Non bastano, occorre un'altra ancora!

SS 275 ecomostro a 4 corsie

'SS 275 ecomostro a 4 corsie' Su questo argomento si è discusso lunedì scorso 9 gennaio all'Università del Salento, Facoltà di Beni Culturali a cura di Unione degli Universitari; Comitato delle associazioni NO S.S. 275; Consiglio degli Studenti; Il tema: S.S. 275 "La follia storicida di un ecomostro a 4 corsie". Aggiungiamo un particolare. In comune di Tricase avremo otto chilometri a 4 corsie con trincee e rilevati chilometrici insieme alla "prima" galleria (!) del sud-Salento.

Quattro a uno

In trenta km di larghezza, tale è lo splendido Salento, avremo quindi quattro strade. Noi una.

E noi ci avevamo messo soldi nostri...

In quest'opera ci avevano messo soldi la Regione, la Provincia, la Camera di Commercio, il BIM. Li avrebbero messi se non fosse stato per la indispensabilità delle due tangenziali. Il Ministro precedente Matteoli con il Viceministro Castelli avevano scelto e per ben due volte ribadito che i 50 milioni mancanti ci sarebbero stati. Per atto, oltre che di intelligenza amministrativa anche di elementare giustizia, vista la situazione della Statale dello Stelvio che deve passare, come nel tempo che fu dentro due città ed altri paesi. Evidentemente si è deciso per via di altre considerazioni, non certo da Governo di tecnici.

GdS

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