RASSEGNA CINEMATOGRAFICA SALECINEMA SINO AL AL 22 NOVEMBRE A MALOJA, ST. MORITZ, PONTRESINA, BONDO E CHIAVENNA
Ritorna dopo dieci anni la rassegna "Salecinema", promossa dalla Fondazione Salecina di Maloja per valorizzare i film di qualsiasi durata girati in Engadina, val Poschiavo, val Bregaglia e valle Monastero. La manifestazione si è avviata sabato 15 per concludersi sabato 22 novembre coinvolgendo Salecina, St. Moritz, Pontresina e Bondo. La novità dell'edizione 2008 è l'apertura alla Valchiavenna con un appuntamento a Chiavenna venerdì 21 novembre alle 15 al Cinema Victoria, con ingresso libero. In quell'occasione saranno proiettati, introdotti dal critico cinematografico valchiavennasco Nicola Falcinella, il documentario "La costruzione della grande diga in Val di Lei" (1961, 13 minuti) di Ermanno Olmi e il film "Gente così" (1949) di Fernando Cerchio da una storia di Giovanni Guareschi.
PRE-DON CAMILLO
"Gente così" è stato girato tra Pianazzo e Madesimo, con alcune scene a Milano: si tratta del primo lungometraggio ambientato in provincia di Sondrio, anche se nella finzione si parla del paese di Trebiglie. Guareschi l'aveva pensato a Trepalle, non a caso uno dei personaggi principali è il prete don Candido che è un po' un precursore del don Camillo che avrebbe fatto la fortuna dello scrittore emiliano. Il film fu girato a Pianazzo e non nella località livignasca perché non c'era corrente elettrica sufficiente.
"Gente così" fu sceneggiato da Leo Benvenuti, Fernando Cerchio, Giovanni Guareschi, Giorgio Venturini e Giancarlo Vigorelli, le musiche furono di Giovanni Fusco (uno dei maggiori compositori di colonne sonore dell'epoca). Gli interpreti principali furono Vivi Gioi (attrice nelle commedia dei "telefoni bianchi" degli anni '30 a fianco di De Sica, ma anche Donna Rachele ne "Il processo di Verona" (1963) di Carlo Lizzani), Adriano Rimoldi e Saro Urzì (interpretò anche "Il padrino", "Serafino", "Sedotta e abbandonata", "Divorzio alla siciliana", "In nome della legge" e i film di Don Camillo). I ragazzi fra i banchi di scuola erano i veri scolari delle elementari di Madesimo, le comparse furono prese fra gli abitanti di Pianazzo e Madesimo. La troupe era alloggiata al Grande Albergo e buona parte degli interni furono girati dentro l'Albergo Emet e lo Chalet Svizzero, una scena fu girata all'interno della vecchia Chiesa parrocchiale di Madesimo. Cerchio fu regista di una trentina di film, tra questi "Aldo dice 26x1" sulla Liberazione dal nazifascismo e vari film con Totò ("Totò contro Maciste", "Totò e Cleopatra", "Totò e il pirata nero").
È la storia dell'arrivo di una giovane maestra progressista in un paesino alpino dove l'attività principale è il contrabbando e si sta per costruire una diga (nella realtà si stava realizzando l'invaso di Isola a pochi chilometri da Pianazzo). La maestrina si mette contro il paese con i suoi metodi nuovi ma riesce a spingere i paesani a protestare contro i tecnici che stanno facendo i rilievi per la diga e succede il finimondo. Nel frattempo la giovane si è innamorata di un contrabbandiere e, quando lui è costretto a fuggire a Milano, lei lo segue.
La copia del film proviene dalla Fondazione Cineteca Nazionale di Roma.
Il documentario di Olmi fa parte della quarantina di filmati che il grande regista bergamasco realizzò per conto della Edison fra il 1953 e il 1961. "La costruzione della grande diga della Val di Lei" (1961) segue l'edificazione dello sbarramento sul basso Reno iniziata nel '57 / 58. In 13 minuti di immagini in bianco e nero il regista bergamasco mostrò la valle durante e dopo i lavori, la funicolare impiantata per trasportare il materiale dalla Valle Spluga al bacino raggiungibile solo dal versante elvetico. La diga fu realizzata da oltre 1500 lavoratori provenienti da tutta Italia che per tre anni vissero nelle baracche della Val di Lei.
I film saranno preceduti da brevissime proiezioni del "Cinegiornale svizzero":
"Contrabbando in Val Poschiavo", "Corsa automobilistica al Maloja", "Giro d'Italia dalla Valle Monastero a Chiavenna". Il pomeriggio chiavennasco è possibile grazie anche al contributo del Comune di Chiavenna.
Salecinema è organizzata con il sostegno di: Fondazione svizzera per la cultura ProHelvetia, Promozione della Cultura Canton Grigioni, Regione Bregaglia, Televisione Svizzera Romancia e Biblioteca di St. Moritz.
Il ciclo è curato da Jurg Frischknecht e Werner Schweizer che già dopo Salecinema 1998 pubblicarono, nel 2003 con Thomas Kramer, il volume "Filmlandschaft" che cataloga tutti i film e i documentari realizzati fino a quel momento nei territori coinvolti.
Tra i film della rassegna "Eternal Love" (1929) di Ernst Lubitsch, "Il ribelle" (1933) di Luis Trenker e un cortometraggio di Alberto Cavalcanti del 1936Non è mancato un omaggio al regista engadinese Urs Frey morto nel giugno scorso con la proiezione, lunedì 1, dei suoi "Aria" (2000) e "Revoluziun" (2005). Da segnalare la presenza di molti film su artisti come Varlin, Segantini e Giacometti.
Infine il 21 sera a Bondo sarà mostrato il "making of" di "Bärenstarke Liebe", il film tedesco girato nella primavera - estate scorsa in Val Bregaglia.
Nicola Falcinella