09 09 20 SINDACATI SULLE CASE DI RIPOSO IN PROVINCIA: NON SIAMO PIÙ UN'ISOLA FELICE
Una presa di posizione sindacale sulle Case di Riposo in provincia:
"In questi ultimi tempi assistiamo sempre più ad un progressivo impoverimento qualitativo delle prestazioni erogate nell'ambito delle nostre strutture residenziali per anziani in conseguenza del fatto che, essendo in costante diminuzione le risorse finanziarie a disposizione, si scaricano su operatori e ospiti tutte le conseguenze dei processi di ristrutturazione/riorganizzazione.
Mentre infatti si "litiga" sul fatto di costruire o meno una casa di riposo nuova - dimenticando le radici storiche da cui esse derivano solo per un gioco politico - ovvero si discute sui giornali di opere di ristrutturazione importanti nessuno, almeno sinora, si preoccupa di qualità del servizio e qualità di lavoro.
I continui processi di esternalizzazione - ovvero di cessione alle cooperative della gestione di tutti o quasi i servizi - sono il frutto della scarsità delle risorse che viene scaricato sui lavoratori andando a risparmiare su quello che è il costo del lavoro, creando pericolosi percorsi di intermediazione di manodopera e obbligando l'anello più debole della catena - i lavoratori - ad adeguarsi a flessibilità incondizionate e a svolgere mansioni non sempre proprie.
Le scriventi OO.SS. percepiscono - attraverso i propri sensori sul territorio - un calo della qualità delle prestazioni socio assistenziali che si ripercuote negativamente sugli ospiti passando attraverso i lavoratori.
Sebbene quindi uno dei punti di forza della nostra rete territoriale - rispetto al resto della Regione Lombardia - sia sempre stato un livello di rette relativamente più basso rispetto alla media appare oggi urgente interrogarsi sul fatto che il livello delle rette debba essere considerato congiuntamente alle prestazioni assicurate e tenendo conto del reddito degli ospiti o delle famiglie, del contributo regionale, dei costi sanitari per concludere con l'interveto mirato dei Comuni.
L'insieme di questi fattori non può distogliere l'attenzione di tutti rispetto ai temi della continuità assistenziale - che le istituzioni preposte oggi si palleggiano - e rispetto alle ancor pesanti liste d'attesa. Serve quindi procedere, anche con un riequilibrio territoriale della distribuzione dei posti letto, ad una implementazione dell'offerta che non può e non deve essere solo residenziale ma anche indirizzata verso i centri diurni integrati.
Serve inoltre rilanciare il tema della domiciliarità evitando di scaricare il tutto sulle badanti .
In un contesto siffatto appaiono alquanto incomprensibili le chiusure al confronto, per esempio quella che dobbiamo registrare dalla Fondazione Villa Sorriso di Bormio, in quanto dovrebbe essere interesse di tutti affrontare questi temi nella massima disponibilità all'ascolto e al confronto.
In tale ottica CGIL, CISL e UIL chiedono alla Direzione Generale dell'ASL e all'Associazione delle Case di Riposo un incontro urgente per affrontare i temi sopra indicati".
Sondrio, 14 settembre 2009
Le segreterie provinciali delle categorie SPI-CGIL FP-CGIL FNP-CISL FP-CISL FISASCAT-CISL UILP-UIL UIL-FPL - Le segreterie provinciali confederali CGIL-CISL-UIL