SONDRIO. PIAZZA GARIBALDI PRESA D'ASSALTO: UN AGOSTO CON IL TUTTO ESAURITO

Ma c'é un mistero che la maga di Ur ha chiarito

Un agosto da tutto esaurito per Piazza Garibaldi a Sondrio. Esclusi i giovedì sera, quando sono arrivate a guastare la festa un po' di persone richiamate dai mercatini del Ferrara, per il resto di questo periodo feriale sono arrivati a popolare questa piazza a centinaia (x). Che dico? A migliaia (x) da ogni angolo di Lombardia andando ad occupare persino l'abitualmente desolatissimo fronte sud, fra il Pedretti e la Popolare, rasentando Banca d'Italia e Grand Hotel della Posta.

E' stata per tutti loro (x) una fortuna i vari NO che si sono susseguiti, il più roboante quello allo spostamento del Garibaldi. In tanti a dire NO ideologicamente senza cioè prendere cognizione di come avrebbe potuto essere lo spostamento. Si fosse proceduto con buon senso, vista l'alternativa magari sarebbe prevalso ancora il NO ma almeno per scelta del cervello e non del fegato. Il più strano quello di non si sa chi che ha detto che i fiori intorno al Garibaldi, che c'erano prima e che venivano confermati nel progetto, non dovevano esserci. Il guaio è che non solo l'ha detto ma l'ha anche tradotto in pratica. Ora intorno al monumento a ingentilirlo - si fa per dire - ci sono 4 massicce panchine in pietra. In tutta la piazza l'unica cosa non di pietra è proprio lui, Giuseppe Garibaldi. E' vero che siamo la Valle delle pietre, che a due passi sopra di noi ci sono pietre per tutti i gusti ma forse vale la pena di ricordare che metà del territorio provinciale è sopra i 2000 metri dove ci può essere, da qualche parte, qualche pianta isolata. Nell'altra metà, circa 160.000 ettari c'è tanto di quel verde da fare spavento: circa 100.000 ettari sono boscati, larga parte ad alto fusto. Ci sono maggenghi, 300 alpeggi solo nella Valle dell'Adda, c'è un fondo valle rigoglioso e un lunghissimo versante terrazzato. C'è quindi in natura un ben mix. Nella piazza no, solo pietra. Ecco perché gli ospiti agostani (x) sono andati a nozze. Si sono fatti anche quattro sganasciate - ahimé per noi - guardando quella specie di lingua da caravanserraglio che si stacca da Palazzo Lambertenghi e che vorrebbe stringere, facendo pendant con l'altra lingua, quella almeno dignitosa, in una sorta di abbraccio conclusivo il tramonto della piazza, luminoso esempio di analfabetismo culturale. Non andava bene a Milano l'ampliamento del palazzo, ipotizzato invece a suo tempo dal progetto del Gruppo Crotti vincitore del Concorso ed apprezzato da Gambirasio e dalla Commissione. Niente volume aggiuntivo hanno sentenziato, però almeno lasciando così a monito delle future generazioni quel penoso peduncolo. piano terreno. Hanno ragione a sganasciarsi.

Velo pietoso.

(x) Veniamo infine a queste (x) disseminate nel testo a caratterizzare gli invasori agostani della Piazza Garibaldi.

Erano in crisi.

Un po' dappertutto sta arrivando l'arredo urbano con verde e fiori e attività varie. Arretrano cemento e pietra, nelle diverse tipologie.

Per fortuna Sondrio è in controtendenza. Pietra, pietra e ancora pietra con lunghissime griglie che piccole cortine di verde e fiori avrebbero mimetizzato. Ma soprattutto il vuoto. Un grande vuoto con dentro il Garibaldi. L'ideale. La speciale confraternita lombarda FS&A (xx) ha diffuso la voce: una piazza tutta di pietra, tutta vuote come ai bei tempi, senza niente ma quasi sempre, cosa importantissima, senza persone.

Tutta da riempire insomma. E sono arrivati.

E il giornale ha fatto il suo scoop approfittando della 'medium di UR' (a proposito, quanti valtellinesi sanno dove è Ur o, come taluni dicono, Our? Si va da Buglio, salendo in auto. Da dove finisce la strada in quattro e quattr'otto si arriva all'Alpe Granda con un panorama da meraviglia e un Rifugio ove si sa tutto dei treni. Provare). La medium di rilevanza internazionale, capace di mettersi in contatto con la UR di allora, città Mesopotamica, con la sua ipersensibilità pare sia riuscita a contattare i presenti in piazza Garibaldi il giorno di ferragosto: 6743 fantasmi, 1265 spettri, 12 affini. Numerosa presenza di clandestini che però sfuggivano alla medium infilandosi in Via Caimi o volatilizzandosi sopra il Garibaldi.

(xx) FS&A = Fantasmi, spettri e affini

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