A CONCLUSIONE "TEATRO INCONTRO" 12.5.20.33
A Sondrio mercoledì 23 l'evento conclusivo del progetto Teatro Incontro: GIOVANI IN SCENA - Gli spazi della creatività e i tempi del crescere
Situazioni e opportunità per il teatro socio-educativo nella provincia di Sondrio
Atto primo "Giovani in scena": condivisione dell'esperienza di Teatro Incontro per un apprendimento attivo (riservato alle scuole): ore 10.00-12.30 Auditorium Policampus.
Atto secondo "Gli spazi della creatività e i tempi del crescere". Il teatro come impegno per la formazione dei giovani e la crescita della comunità" (aperto al pubblico): ore 15.00-18.00 Sala Vitali.
Dopo cinque anni di esperienza nelle scuole con il progetto Teatro Incontro, la Fondazione Gruppo Credito Valtellinese, Lavops e l'Associazione Spartiacque propongono una giornata per confrontarsi sulla funzione del teatro sociale e l'utilizzo delle pratiche del teatro a scuola con tutti coloro che si occupano a vario titolo della formazione dei giovani.
Al mattino le classi di studenti e gli insegnanti di diversi Istituti d'Istruzione Superiore della provincia di Sondrio si ritroveranno per condividere l'esperienza di Teatro Incontro, cui hanno partecipato nel corso dell'anno scolastico e avranno l'occasione di una restituzione collettiva di senso e valore dei loro percorsi svolti sotto la conduzione di Mira Andriolo regista e pedagoga teatrale nonché direttore scientifico del progetto e di Elena Riva attrice e operatrice teatrale.
Il pomeriggio sarà invece dedicato ad un approfondimento sul tema della opportunità di attuare nuovi strumenti educativi (quali appunto quello del teatro sociale) per contrastare il disagio del mondo giovanile e a stimolare riflessioni su possibili sviluppi del progetto in provincia di Sondrio. Interverranno il sociologo Aldo Bonomi e don Achille Minozzi dell'Istituto Salesiano di Sondrio, che introdurranno la conferenza aiutando a tracciare l'orizzonte della situazione giovanile e le opportunità educative in Valtellina.
Claudio Bernardi, docente di Riti, Miti e Simboli delle organizzazioni presso l' Università Cattolica di Milano e esperto di teatro sociale, porterà il suo contributo per mettere a fuoco la situazione del teatro sociale in Italia e in Europa e vedere quali orizzonti e prospettive ci sono oggi, con particolare riferimento al nostro territorio. Fare teatro sociale significa porre maggior attenzione al processo (far esprimere i ragazzi e creare gruppo) che al prodotto (lo spettacolo finale), significa spogliarsi del proprio narcisismo e collaborare di più con gli altri facendo comunità.
A seguire presenteranno la propria esperienza di teatro a scuola l'attore Roberto Anglisani, Sergio Procopio, che realizza corsi di clown e Nadia Lotti presidente in Italia del Playback theatre. Esperienze tutte accumunate dalla finalità di aiutare i giovani a crescere nel rispetto di valori, di se stessi e degli altri tramite il linguaggio proprio del teatro che utilizza strumenti comunicativi corporei ed emozionali.
Potranno poi intervenire tutti i singoli o tutte le realtà operanti in tal senso in Valtellina e Valchiavenna.
Il progetto Teatro Incontro
Il progetto Teatro Incontro, che quest'anno è alla sua quinta edizione, nasce dalla collaborazione di tre realtà operanti sul territorio: l'Associazione Culturale Spartiacque che si occupa prevalentemente di formazione giovanile attraverso i linguaggi dell'arte teatrale, L.A.Vo.P.S., che promuove percorsi di formazione rivolti ai giovani sui temi del volontariato e della cittadinanza attiva, e la Fondazione Gruppo Credito Valtellinese, che ha già promosso iniziative su tematiche di educazione e di orientamento tramite il teatro, e collabora da alcuni anni con le scuole del territorio, ritenendole luogo primario per la formazione di una cultura della solidarietà e della cittadinanza attiva nei confronti delle nuove generazioni.
Teatro Incontro affronta i temi dello star bene a scuola, dell'educazione alla pace e della gestione creativa del conflitto, con particolare attenzione alle tematiche interculturali.
Il teatro come linguaggio espressivo, infatti, assume una funzione profonda nell'attività formativa, intervenendo nel cammino che porta l'individuo a conoscere le proprie risorse e i propri limiti e sviluppando gradualmente una coscienza e conoscenza di sé che porta alla costruzione consapevole della propria personalità.
Questa esperienza offre ai giovani e agli insegnanti la possibilità di sperimentare, attraverso linguaggi corporei ed emotivi presi dalle tecniche di base del teatro, codici nuovi a sostegno delle dinamiche e dei percorsi dell'apprendimento e della maturazione di un pensiero critico, ritenendo il teatro luogo simbolico privilegiato per l'apprendimento di un agire libero, creativo e non violento, orientato ad una cultura della solidarietà e della pace.
Il progetto si rivolge a tutti gli Istituti d'Istruzione Superiore di 2°grado della provincia di Sondrio.