DALLA REGIONE: 1) TRASPORTI - 2) ACCADEMIA DI POLIZIA

Riceviamo dal consigliere regionale G. Bordoni

1) TRASPORTI

All'attenzione della seduta del Consiglio regionale di martedì 10 marzo 2009 l'annoso problema dei trasporti della regione Lombardia. Particolarmente, quello ferroviario è stato destinatario della maggior parte degli interventi. L'occasione del dibattito è stata la Mozione di censura nei confronti dell'Assessore regionale alle infrastrutture e alla mobilità Raffaele Cattaneo proposta da Partito Democratico , Sinistra democratica e Italia dei Valori; mozione nettamente bocciata da 46 voti contrari e soli 22 favorevoli; 2 gli astenuti. La discussione si è aperta con l'intervento del consigliere di minoranza Stefano Tosi (Uniti nell'Ulivo) che ha rilevato un costante peggioramento del servizio ferroviario lamentando la mancata destinazione di nuove risorse per rendere più funzionale la rete di trasporti in Lombardia, regione che conta nove milioni di abitanti.

Il sostegno all'assessore Cattaneo è giunto non solo dal gruppo di maggioranza ma anche da alcuni consiglieri di opposizione che non hanno potuto non riconoscere il buon lavoro dell'Assessore in merito ad un tema dalla difficile risoluzione.

. Il Consigliere Bordoni, che è anche Presidente della Commissione urbanistica e dei trasporti del consiglio regionale, ha inoltre sottolineato che: .

2) ACCADEMIA DI POLIZIA

Il Consiglio Regionale della Lombardia in seduta del 10 marzo 2009 ha approvato l'atto costitutivo dell'Accademia della Polizia Locale.

L'Accademia per ufficiali e sottufficiali della polizia locale della Regione Lombardia, prevista dalla legge regionale n. 4/2003, vuole assicurare un'efficace formazione professionale attraverso la qualificazione, specializzazione, aggiornamento del personale in servizio e la formazione specifica per i comandanti. L'Accademia si occuperà anche di iniziative di formazione, ricerca e divulgazione culturale anche a favore della Regione e degli Enti Locali.

L'Accademia istituirà corsi annuali che possono prevedere un periodo residenziale, con concorso alle spese della Regione attraverso una convenzione con l'I.Re.F.

Il percorso formativo si basa già su un sistema flessibile e potrà essere integrato con un meccanismo di crediti.

Al termine dei corsi sono previsti esami di valutazione atti a verificare le competenze acquisite per l'esercizio delle funzioni di comando e del ruolo di ufficiale e sottufficiale. Tutti coloro che supereranno i concorsi saranno tenuti a frequentare uno specifico corso di qualificazione professionale. Il titolo conseguito al termine di questi corsi costituirà titolo formativo utile per selezioni pubbliche e per l'accesso negli Enti Locali della Regione con la funzione di comandante di polizia locale.

L'Accademia si avvarrà di un Comitato tecnico scientifico nominato dal presidente della Giunta costituito dai seguenti soggetti:

• il Direttore generale dell'Assessorato di riferimento della Giunta Regionale;

• il direttore generale dell' I.Re.R;

• il comandante della polizia locale del comune sede dell'Accademia;

• quattro ufficiali e/o dirigenti in servizio della polizia locale della Lombardia;

• un rappresentante dell'ANCI;

• un rappresentante dell'UPL.

Gli enti locali concorreranno economicamente al funzionamento dell'Accademia attraverso assegnazioni di risorse finanziarie e/o patrimoniali in base ad accordi presi fra le amministrazioni interessate.

Il consigliere Giovanni Bordoni ha espresso compiacimento per quello che si propone come il completamento della legge di Riordino della Polizia Locale. "Si palesa sempre con più evidenza - ha detto Bordoni - la necessità di qualificare il personale dirigente della vigilanza urbana consentendo l'acquisizione delle migliori pratiche per l'esercizio di una professione delicata ed impegnativa. La tutela dei cittadini e la percezione della sicurezza si fonda anche sulla qualità del servizio reso dalla Polizia Locale".

Le risorse finanziarie per l'Accademia verranno dal bilancio regionale per l'istituzione e il funzionamento; dagli enti locali in relazione alle convenzioni stipulate; da contributi della UE, dallo Stato, da altri enti o organismi e attraverso contributi regionali straordinari per specifiche attività assegnate.

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