2 20 "TRAFORO DEL MORTIROLO, LA PROVINCIA ISTITUISCE UN TAVOLO"
I recenti disagi alla circolazione causati dalla frana caduta lungo la SS n. 36 hanno evidenziato la
debolezza del sistema viario da e per la Valtellina e la Valchiavenna. Sulla scorta di quanto accaduto la Provincia di Sondrio intende individuare altre possibili e praticabili vie di collegamento. A tale proposito la Provincia ritiene di dover approfondire l'ipotesi di fattibilità del collegamento Valtellina - Valcamonica attraverso il traforo del Mortirolo. Vista l'importanza del tema e soprattutto in considerazione dell'alto valore strategico di quest'opera, il Vice Presidente Pier Paolo Corradini e l'Assessore alla Grande Viabilità Ugo Parolo hanno proposto l'istituzione di un apposito tavolo di confronto che vede coinvolti numerosi attori pubblici e privati. Per una prima valutazione, dunque, rispetto all'ipotesi di progetto è stato indetto un incontro previsto per venerdì 5 marzo alle ore 10.30 presso la Sala Consiglio del Comune di Tirano. Al confronto sono stati inviati: le Comunità Montane di Tirano e di Bormio, i Comuni dell'Alta Valtellina, la Camera di Commercio, la Regione Valposchiavo, la Regione Lombardia, Trenitalia, le Unioni di Categoria, e la Provincia di Brescia. Nonostante i lavori si svolgeranno a porte chiuse, ai fotografi e agli operatori sarà consentito di realizzare scatti e riprese dalle 10.30 alle 10.40. Al termine dell'incontro sarà inviato un comunicato stampa.
OK per l'iniziativa. Oggi le auto, e i treni, avrebbero potuto transitare da Edolo a Cologna sotto la montagna se, cretinamente, non si fosse buttata al vento la grande occasione.
- La grande occasione persa. Ferrovia.
Nel triennale ANAS presentato nel 1990 dal Ministro bresciano dei LL.PP. Gianni Prandini - sesto governo Andreotti - c'era il primo finanziamento per il traforo del Mortirolo. Addirittura era stato pubblicato su "Il Sole 24 Ore" ed altri quotidiani il bando per il pre-foro. Partito quello, a meno di trovare improbabilmente una montagna tutta marcia - la cosa era fatta. Come Società pubblico-privata dei Trafori l'ultimo progetto prevedeva l'uso promiscuo con un binario a scartamento metrico - quello del 'Trenino rosso per intenderci -. Sarebbe rimasto a carico della parte ferroviaria solo i due raccordi, uno da sopra Cologna alla stazione di Tirano e l'altro dallo sbocco del tunnel alla stazione di Edolo, il ferro, l'alimentazione e la segnaletica rendendo economicamente sostenibile l'operazione. Il 'Trenino rosso' avrebbe potuto così collegarsi alla Brescia-Edolo delle Ferrovie Nord e, tramite bus, alla Trento Malé. Certo, ci sarebbe voluto del tempo ma ce ne voleva anche tecnicamente per realizzare il tunnel. Sicuramente oggi i flussi turistici lungo questo circuito sarebbero stati molto interessanti.
- La grande occasione persa. La direttrice per il Nord-Europa
Per quanto riguarda poi la strada è evidentissimo che il Mortirolo non sarebbe stato fine a se stesso bensì al servizio della direttrice Stelvio-Centro Europa. Anche qui l'ultimo progetto della nostra Società Trafori, quello con l'imbocco a Madonna dei Monti, aveva una lunghezza di circa 7,3 km. L'ultima galleria della Statale 38 prima di Bormio è di quasi 8 km…
- Cecità valtellinese.
Allora l'iniziativa in provincia trovò il consenso del solo Tiranese, e neanche tutto. Gli altri critici in base alla considerazione che prima del Mortirolo bisognava fare la 38 in Bassa Valle.
Giusto, ma piccolo particolare: di progetti non ce n'erano, salvo quello Darios di una dozzina di anni prima. Era un progetto della C.M. unica, Presidente Garbellini e capogruppo chi scrive, che aveva consentito in un anno e mezzo dall'incarico di andare all'appalto del viadotto sul Tartano e della Sernio Mazzo. Ma quel progetto non andava bene, in particolare per la sua genesi (!) e nonostante la straordinaria efficienza dimostrata.
Giusto, ma secondo piccolo particolare non trascurabile. Al triennale ANAS era consuetudine che, 'fuori sacco', il Ministro dei LL.PP. pro tempore allegasse un'opera scelta da lui. Prandini, bresciano e legato alla Valtellina, aveva scelto il Mortirolo. Ovviamente - lo dicemmo in tutte le salse, la 38 rientrava nei canoni, e negli elenchi, del Triennale. Il brillantissimo risultato fu che come peraltro voleva qualcuno il Mortirolo non fu fatto e i relativi soldi andarono chissà dove, magari a qualche strada della zona del Ministro subentrato…
Strada in salita.
Adesso la strada è certamente in salita, e che salita! Fa comunque bene la Provincia a mettere mano al problema e vedere come stanno le cose.
a.f.