“LE DROGHE UNO SPETTACOLO: TUTTA COLPA DI BAUDELAIRE”

mercoledi 24 gennaio 2007 - ore 20.30, sala dell’Oratorio Sacro Cuore in via D. Gianoli 18, Sondrio

La Cooperativa Lotta Contro L’Emarginazione e l’Azienda Sanitaria Locale della Provincia di Sondrio hanno in atto una storica collaborazione su vari progetti di prevenzione all’uso e di abuso di alcol e sostanze stupefacenti.

L’iniziativa di cui si parla, in collaborazione con la Parrocchia Santi Gervasio e Protasio – Oratorio del Sacro Cuore di Sondrio, nasce dalla necessità di far circolare informazioni sull’argomento dei consumi di alcool e di sostanze stupefacenti, sulle abitudini di vita di molti giovani, non tanto per creare sensazionalismo, ma per mettere la società nel suo complesso in grado di cominciare ad interagire anche con questo tipo di problemi, convinti che la prevenzione migliore non è quella repressiva, pure indispensabile, o quella urlata, ma quella che quotidianamente fa pervenire agli interessati notizie, informazioni, spunti ed idee.

L’auspicio del nostro lavoro, e di questa serata in particolare, è quello di aumentare la sensibilità sulla questione, accanto alla percezione che questo tipo di prevenzione è un processo che riguarda la totalità di noi, in particolare genitori, educatori ed amministratori.

Tema della conferenza-spettacolo: E’ difficile recuperare un dialogo tra adulti e adolescenti sul tema delle droghe. Da un lato gli adulti tendono a considerare le droghe nel loro aspetto più distruttivo e pericoloso, mentre dall’altro gli adolescenti ne valorizzano gli aspetti più piacevoli. Piacere e rischio. Le due facce di una stessa medaglia. Possiamo essere più interessati a vedere una sola faccia, ma esiste sempre anche l’altra, ed è importante che ce ne ricordiamo. Sembra complicato accettare il punto di vista dell’altro come un’integrazione indispensabile del proprio, e molto facilmente l’opinione diversa diventa “contraria”. Possiamo accettare che piacere e pericolo siano due aspetti che non si contraddicono a vicenda e che, anzi, il vero pericolo con le sostanze psicoattive sia nella loro capacità di seduzione? E’ molto facile evitare ciò che spaventa, è più difficile evitare ciò che appare come attraente. Il rapporto con le sostanze si colloca a diversi livelli: l’uso (esperienza più frequente) è nettamente diverso dall’abuso e questo è a sua volta diverso dalla dipendenza. Cogliere queste differenze significa lavorare diversamente in termini di prevenzione. Il mondo del cinema, della letteratura, della musica, offrono oggi tutte queste diverse letture di un fenomeno che appare sempre più diffuso. In un gioco di continui rimandi e citazioni da “Matrix” a “Sinbad”, da Stevenson a Ulisse, attraverso le esperienze di Asterix e Corto Maltese si sviluppa un ragionamento che fa emergere, tra spinta al consumo sfrenato e valorizzazione dell’esperienza individuale, lo spazio per “assumersi delle responsabilità” come istituzioni, come adulti, come adolescenti.

Cos’è: La conferenza–spettacolo è un percorso che intende sollecitare chi vi partecipa a riflettere sulle modalità comunicative che gli adulti adottano nei confronti di adolescenti e giovani, e viceversa. A tale scopo, i due conduttori mescolano Sapere e Sapore, ovvero riferimenti culturali, scientifici ed esperienziali con il gusto della ricerca e il piacere di incontri in spazi altri come il teatro. Lo spettacolo (di circa due ore) vuole essere una riflessione “leggera” su temi “pesanti”, a partire dalla considerazione che la complessità attuale non può essere letta sempre in termini di patologia e che la ricerca di equilibri difficili forse può trovare risposta soltanto in equilibri “nuovi”.

Edo Polidori è medico Responsabile del Ser.T. di Faenza (RA) e da anni si occupa di consumi giovanili. Esperto riconosciuto a livello nazionale e internazionale. Collabora con varie realtà italiane ed estere. Organizza annualmente gli incontri “Parole Stupefacenti”.

Roberto Pagliara (laureato in Psicologia delle Arti) è ricercatore nell’ambito delle culture giovanili e lavora come formatore freelance sul territorio nazionale occupandosi, in particolare, di musica e cinema. Da alcuni anni conduce una formazione attraverso l’ascolto musicale intitolata “Musichestupefacenti”, tiene incontri con insegnanti di scuole medie inferiori e superiori, è consulente di varie istituzioni per interventi culturali e di prevenzione.

Riccardo Radaelli

Riccardo Radaelli
Dalla provincia