ART. PREZZI PANE E PASTA: LA POSIZIONE DI CONFARTIGIANATO
"Apprezziamo l'iniziativa del Garante per la sorveglianza dei prezzi e della Guardia di Finanza perché finalmente contribuirà a fare luce sulle reali responsabilità nella formazione dei prezzi dei prodotti alimentari".
E' quanto afferma il Presidente di Confartigianato Alimentazione Giacomo Deon il quale sottolinea: "Abbiamo già evidenziato, con prove documentali, al Garante dei prezzi fenomeni a dir poco singolari nella filiera ed episodi di speculazione che contribuiscono a mantenere elevato il prezzo delle materie prime. Ad esempio, nonostante da marzo 2008 il prezzo del grano sia in diminuzione, i produttori artigiani di pane e pasta sono costretti ad acquistare le materie prime come semola e farina di grano tenero e duro agli stessi prezzi di gennaio 2008, quando erano saliti a causa degli aumenti del prezzo del grano".
Il Presidente Deon, inoltre, fa rilevare che "sul prezzo finale del pane e della pasta applicato dalle imprese artigiane incidono in modo percentualmente diverso varie componenti di costo. Tra queste la materia prima, con il suo 25%, non è certamente la principale. Il costo del lavoro influisce per il 45%, il costo dell'energia incide per il 5%, gli ammortamenti per il 10%, gli oneri fiscali per un altro 10%".
"Mi auguro - sottolinea Deon - che l'azione intrapresa dal Garante dei prezzi insieme alla Guardia di Finanza serva a dimostrare la correttezza delle imprese della trasformazione e a far sì che alla diminuzione dei prezzi del grano si allineino davvero tutte le componenti della filiera, a cominciare da quella agricola".